Visualizzazione Stampabile
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Sfigatto
Ecco, ti mancava giusto questa...adesso puoi anche fare il papa...:dry:
:tongue::tongue::tongue:
parlavo di numeri primi, non di fini ultimi :dry:
:tongue:
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
streettissimo
Fai paura quando sei così maligno :cry:
:laugh2:
http://th05.deviantart.net/images/30..._Devil_Cat.jpg
:ph34r::biggrin3:
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
alessandro2804
non è vero che l’acqua viene privatizzata: è scritto chiaro e semplice nella vecchia legge Galli che dice :
"Tutte le acque superficiali e sotterranee, ancorché non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa che è salvaguardata ed utilizzata secondo criteri di solidarietà."
Ciò che i privati potranno fare è occuparsi della gestione del servizio, avvalendosi delle reti pubbliche. E soprattutto si crea un incentivo ad investire mettendoci capitali propri o degli azionisti , grazie al profitto che deriva dalle tariffe legate al consumo dell'utilizzatore finale. Utili che oltretutto hanno un tetto del 7%
Se un Comune vuole gestire con una propria società il servizio, può continuare a farlo. Deve, però, vincere la gara: potrà quindi continuare a farlo, purché la sua società emerga dalla gara come la migliore.
Se voti si ,voti per la casta che senza una gara pubblica trasparente potrà remunerare l'amministratore-imprenditore cugino, parente, amico...in modo implicito e occulto e con appalti gonfiati cosa che accade adesso
Se voti NOelimini tutti questi comportamenti occulti in quanto s'introduce l’obbligo di gare ad evidenza pubblica
Poi bisogna distinguere la gestione del servizio idrico che è un problema di natura aziendale ed economica, e l'accesso universale al bene acqua che è invece un problema di welfare .
Un problemino da poco!
Corretto il tuo concetto per quanto riguarda la "getione" delle reti, ma questo referendum ho paura che potrebbe portare ad una privatizzazione dell'acqua stessa in futuro!
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
flag
parlavo di numeri primi, non di fini ultimi :dry:
:tongue:
Allora perché non in perfetta solitudine? :w00t::biggrin3::biggrin3::biggrin3::tongue:
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Sfigatto
Allora perché non in perfetta solitudine? :w00t::biggrin3::biggrin3::biggrin3::tongue:
http://img2.libreriauniversitaria.it...804577027g.jpg
:dry:
-
un po di fatti (e non opinioni):
Enti locali in rivolta contro la So.Ri.Cal, società partecipata dalla regione e dalla multinazionale francese Veolia. Ogni anno si sono visti aumentare del 5 per cento le tariffe e alle amministrazioni morose è stata bloccata l'erogazione del servizio.
Attraverso la milanese Siba, So.Ri.Cal gestisce – con concessione trentennale – il 46,5 per cento dell’intero patrimonio idrico regionale. Serve 385 comuni. Di questi ben 300 sono morosi, non hanno cioè fondi sufficienti per coprire le tariffe che – denunciano i sindaci – sono state aumentate arbitrariamente del 5 per cento l’anno dal 2007 in poi.
Frascineto, Cinquefrondi, San Lorenzo del Vallo, Motta San Giovanni. Sette anni fa, queste cittadine, alcune ricche di acque proprie, si sono viste piombare in casa i privati con i quali hanno dovuto sottoscrivere un contratto voluto dalla Regione.
Acqua privatizzata, in Calabria trecento comuni non riescono a pagare la bolletta | Redazione Il Fatto Quotidiano | Il Fatto Quotidiano
e anche:
Ad Agrigento l’acqua è stata privatizzata da un pezzo. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Bollette tra le più costose d’Italia e rifornimenti erogati con le turnazioni. I tetti della città sono ricoperti di vasche di plastica per l’accumulo di una risorsa che ormai vale oro. Per “tirare a campare”, gli abitanti si sono ingegnati collocando serbatoi sui balconi, nei sottotetti e addirittura scavando una voragine nella piazza principale a pochi passi dal Municipio. Molti cittadini si lamentano per le modalità di gestione dell’acqua, pagano la depurazione anche se non avviene, ma qualcuno non conosce nemmeno i quesiti del referendum.
ed ancora:
112 comuni della provincia di Roma firmano un accordo nel 2006 con la società per azioni Acea. Un accordo che doveva far scendere subito le tariffe. Ma a distanza di anni, le tariffe solo ora cominciano a calare e il servizio resta carente. Come a Velletri, dove i rubinetti in molte zone sono prosciugati.
“Io non posso scaricare il water, ho i panni che sono ‘muffi’, mio figlio deve uscire con la propria ragazza e non si può lavare, ma è normale questo? Qui stiamo tutti impazzendo“. La signora Ciriaci abita da più di trent’anni a Velletri, cittadina di 50mila abitanti, a due passi dalla Capitale. Scrive a ilfattoquotidiano.it perché chiede come è possibile che nel 2011, nonostante la regolarità delle bollette pagate, l’acqua a casa sua arrivi anche solo un quarto d’ora al giorno? Una famiglia di cinque persone, dove marito e moglie sono rimasti senza lavoro da mesi, dove a lavorare è solo uno dei tre figli. Dove la situazione, insostenibile, della mancanza di acqua dura da anni.
ed uno sguardo all'estero:
(del resto ci vuole ben poco per capire che un privato guadi piu' ai guadagni che all'efficenza)
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
flag
una cosa non mi e' chiara, ma si parla di servizio di distribuzione dell'acqua potabile o della gestione di tutti i tipi di acque (anche fogne, per intenderci)?
Si parla di distribuzione dell' acqua potabile, delle fognature e degli impianti di depurazione (ove presenti).
ma ti dirò di più, si parla comunque della legge che si occupa di tutti i tipi di servizi pubblici: acqua, trasporti pubblici, rifiuti...
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Apox
Si parla di distribuzione dell' acqua potabile, delle fognature e degli impianti di depurazione (ove presenti).
ma ti dirò di più, si parla comunque della legge che si occupa di tutti i tipi di servizi pubblici: acqua, trasporti pubblici, rifiuti...
strano: di fogne, trasporti pubblici e rifiuti (e altro) non ho mai sentito parlare, finora
Citazione:
Originariamente Scritto da
HAL9000
un po di fatti (e non opinioni):
Enti locali in rivolta contro la So.Ri.Cal, società partecipata dalla regione e dalla multinazionale francese Veolia. Ogni anno si sono visti aumentare del 5 per cento le tariffe e alle amministrazioni morose è stata bloccata l'erogazione del servizio.
Attraverso la milanese Siba, So.Ri.Cal gestisce – con concessione trentennale – il 46,5 per cento dell’intero patrimonio idrico regionale. Serve 385 comuni. Di questi ben 300 sono morosi, non hanno cioè fondi sufficienti per coprire le tariffe che – denunciano i sindaci – sono state aumentate arbitrariamente del 5 per cento l’anno dal 2007 in poi.
Frascineto, Cinquefrondi, San Lorenzo del Vallo, Motta San Giovanni. Sette anni fa, queste cittadine, alcune ricche di acque proprie, si sono viste piombare in casa i privati con i quali hanno dovuto sottoscrivere un contratto voluto dalla Regione.
Acqua privatizzata, in Calabria trecento comuni non riescono a pagare la bolletta | Redazione Il Fatto Quotidiano | Il Fatto Quotidiano
e anche:
Ad Agrigento l’acqua è stata privatizzata da un pezzo. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Bollette tra le più costose d’Italia e rifornimenti erogati con le turnazioni. I tetti della città sono ricoperti di vasche di plastica per l’accumulo di una risorsa che ormai vale oro. Per “tirare a campare”, gli abitanti si sono ingegnati collocando serbatoi sui balconi, nei sottotetti e addirittura scavando una voragine nella piazza principale a pochi passi dal Municipio. Molti cittadini si lamentano per le modalità di gestione dell’acqua, pagano la depurazione anche se non avviene, ma qualcuno non conosce nemmeno i quesiti del referendum.
ed ancora:
112 comuni della provincia di Roma firmano un accordo nel 2006 con la società per azioni Acea. Un accordo che doveva far scendere subito le tariffe. Ma a distanza di anni, le tariffe solo ora cominciano a calare e il servizio resta carente. Come a Velletri, dove i rubinetti in molte zone sono prosciugati.
“Io non posso scaricare il water, ho i panni che sono ‘muffi’, mio figlio deve uscire con la propria ragazza e non si può lavare, ma è normale questo? Qui stiamo tutti impazzendo“. La signora Ciriaci abita da più di trent’anni a Velletri, cittadina di 50mila abitanti, a due passi dalla Capitale. Scrive a ilfattoquotidiano.it perché chiede come è possibile che nel 2011, nonostante la regolarità delle bollette pagate, l’acqua a casa sua arrivi anche solo un quarto d’ora al giorno? Una famiglia di cinque persone, dove marito e moglie sono rimasti senza lavoro da mesi, dove a lavorare è solo uno dei tre figli. Dove la situazione, insostenibile, della mancanza di acqua dura da anni.
ed uno sguardo all'estero:
(del resto ci vuole ben poco per capire che un privato guadi piu' ai guadagni che all'efficenza)
scusa, ma non credo che votare si impedisca ai privati di entrare in societa' con il pubblico, anche senza i limiti di quote imposti dalla legge che si vuole abrogare, oltretutto.
quello che resta da vedere e' come funzionerebbe l'obbligo di reinvestire gli utili (cosa che a livello di bilancio si puo' "discutere"), oggetto del secondo quesito.
in sostanza, non credo (cosi' ho capito) che il si al referendum escluderebbe i privati....................escluderebbe, questo si , l'OBBLIGO, oltretutto ENTRO UNA DATA PREFISSATA di cedere una quota ai privati (che mi sembra una caxxata )
-
facciamo un caso non certo impossibile:
-l'acqua è pubblica
-la rete la gestistico anche io (privato) partecipante a municipalizzata
-dai rubinetti, un giorno, esce acqua sporca, non conforme
DI CHI E' LA RESPONSABILITA'?
L'acqua resta "bene pubblico" per sottrarre responsabilità!
In fondo, scusate, il ciclo dell'acqua nel segmento "da-falda-a-rubinetto" attraversa territori diversi ed autorità a decine: che ne posso io, povero gestore misto-privato che ha speso fior di quattrini a tappare i buchi dell'acquedotto, se il liquido è imbevibile?
Chiedete a chi ha inquinato le falde, 3 regioni più su! tanto per incominciare, poi ai controlli di laboratorio, che restano dell'ASL, anzi delle asl. ecc ecc.
Non sostengo certo che chi investe non abbia diritto a far fruttare i propri denari, anzi è un piacere vedere innovatori e spettacolari creazioni commerciali.
Sostengo sia desolante però tanto accanimento di tanti cervelloni e riccastri misti tutti tesi a fregare qualche euro a me, qualche centesimo a te, nel tentativo di allargare il più possibile la platea di coloro che non possono sottrarsi. (e chi può sottrarsi dall'acquistare ACQUA? ...geniale)
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
flag
letto...molto bello :wink_:
Citazione:
Originariamente Scritto da
HAL9000
un po di fatti (e non opinioni):
Enti locali in rivolta contro la So.Ri.Cal, società partecipata dalla regione e dalla multinazionale francese Veolia. Ogni anno si sono visti aumentare del 5 per cento le tariffe e alle amministrazioni morose è stata bloccata l'erogazione del servizio.
Attraverso la milanese Siba, So.Ri.Cal gestisce – con concessione trentennale – il 46,5 per cento dell’intero patrimonio idrico regionale. Serve 385 comuni. Di questi ben 300 sono morosi, non hanno cioè fondi sufficienti per coprire le tariffe che – denunciano i sindaci – sono state aumentate arbitrariamente del 5 per cento l’anno dal 2007 in poi.
Frascineto, Cinquefrondi, San Lorenzo del Vallo, Motta San Giovanni. Sette anni fa, queste cittadine, alcune ricche di acque proprie, si sono viste piombare in casa i privati con i quali hanno dovuto sottoscrivere un contratto voluto dalla Regione.
Acqua privatizzata, in Calabria trecento comuni non riescono a pagare la bolletta | Redazione Il Fatto Quotidiano | Il Fatto Quotidiano
e anche:
Ad Agrigento l’acqua è stata privatizzata da un pezzo. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Bollette tra le più costose d’Italia e rifornimenti erogati con le turnazioni. I tetti della città sono ricoperti di vasche di plastica per l’accumulo di una risorsa che ormai vale oro. Per “tirare a campare”, gli abitanti si sono ingegnati collocando serbatoi sui balconi, nei sottotetti e addirittura scavando una voragine nella piazza principale a pochi passi dal Municipio. Molti cittadini si lamentano per le modalità di gestione dell’acqua, pagano la depurazione anche se non avviene, ma qualcuno non conosce nemmeno i quesiti del referendum.
ed ancora:
112 comuni della provincia di Roma firmano un accordo nel 2006 con la società per azioni Acea. Un accordo che doveva far scendere subito le tariffe. Ma a distanza di anni, le tariffe solo ora cominciano a calare e il servizio resta carente. Come a Velletri, dove i rubinetti in molte zone sono prosciugati.
“Io non posso scaricare il water, ho i panni che sono ‘muffi’, mio figlio deve uscire con la propria ragazza e non si può lavare, ma è normale questo? Qui stiamo tutti impazzendo“. La signora Ciriaci abita da più di trent’anni a Velletri, cittadina di 50mila abitanti, a due passi dalla Capitale. Scrive a ilfattoquotidiano.it perché chiede come è possibile che nel 2011, nonostante la regolarità delle bollette pagate, l’acqua a casa sua arrivi anche solo un quarto d’ora al giorno? Una famiglia di cinque persone, dove marito e moglie sono rimasti senza lavoro da mesi, dove a lavorare è solo uno dei tre figli. Dove la situazione, insostenibile, della mancanza di acqua dura da anni.
ed uno sguardo all'estero:
(del resto ci vuole ben poco per capire che un privato guadi piu' ai guadagni che all'efficenza)
in sicilia la mafia quando arriva la bella stagione inizia a chiudere i rubinetti..e i turisti comprano montagne di bottiglie di acqua dai negozi (gestiti dagli stessi che hanno chiuso i rubinetti) ...idea quasi geniale :cry: