certificattelo ufficialmente
a roma chiamansi ...'na vera pippa ar sugo:sad:
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Nono! Ti sbagli, il CO2 è anidride carbonica, prodotto della combustione, mentre il CO è il gas combustibile.
Il monossido di carbonio è un prodotto di combustione incompleta dei combustibili organici (carbone, olio, legno, carburanti). Il CO è inoltre un combustibile importante perché rilascia una considerevole quantità di calore quando brucia all'aria.
2 CO + O2 → 2 CO2
ΔH0gas = -565,53 kJ/mol
Importanti combustibili industriali a base di monossido di carbonio sono il "gas d'acqua" (una miscela di CO e H2), il "gas d'aria" (una miscela di CO e N2) ed il "gas da carbone" (miscela di CO, H2, CH4 e CO2, prodotto per distillazione del carbone e conservato nei gasometri). Quest'ultimo era il cosiddetto "gas di città", fornito nelle case per cucinare e per il riscaldamento; oggi sostituito dal "gas naturale", ovvero dal metano (CH4).
Jacopo Fo in queste cose è uno scemo qualsiasi, ma quel signore ha creato un giocattolino molto interessante. Penso però che possa essere assai pericoloso in ambienti chiusi.
La conversione a gas povero di un comune motore a benzina prevedeva le seguenti operazioni
Aumento del rapporto di compressione nei cilindri abbassando la testata (tipicamente 1:6)
Leggera modifica alle candele
Modifica del rapporto stechiometrico carburante/aria da 1/2 con la benzina a 1/1
Sostituzione del carburatore con un apposito miscelatore
Aggiunta di un aspiratore per portare il carburante al motore in fase di avviamento
Aggiunta di filtri e condensatori per eliminare ceneri e vapore acqueo
Nonostante questi accorgimenti al motore, il veicolo modificato aveva numerosi punti deboli:
Scarsa potenza. Si calcola che il potere energetico fornito dal gassogeno non superasse le 1600 cal/kg, ben minore del motore a benzina che è di circa 10.500 cal/kg.
Scarsa autonomia con frequenti soste per la ricarica della legna
Pericolosità termica (caldaia) e chimica (l'inalazione di ossido di carbonio è velenosa)
Abbondanti residui della combustione della legna con relativi oneri di pulizia del bruciatore e smaltimento delle ceneri.
Insomma, un gioiellino ma una macchina dallo scarso rendimento. L'idea di produrre gas d'aria con una combustione incompleta di legno per poi mandarlo in postcombustione, produrre vapore e quindi energia con una turbina (tutto ciò il buon Fo lo chiama "collegarlo ad un generatore di elettricità) è assolutamente antieconomico e a basso rendimento. Tanto vale bruciare direttamente il legno, come difatti si usa nella cogenerazione a biomasse. Inoltre si produrrebbero quantità enormi di coke di legna poco utile (quello di carbone veniva utilizzato nell'industria e non veniva sprecato).
La pirolisi, come forse avevo già scritto altrove, si usava negli inceneritori intermittenti ospedalieri come tecnica anti inquinamento, mediante una combustione in camera chiusa e successiva postcombustione dei fumi. Il tutto senza nessun intento energetico.
In parole povere sei del Toro? Beh, almeno in questo ci troviamo concordi! :oook:
ma che e'? i torinisti son tutti iscritti al tcp?
:)
lo sapevo che dovevo fare chimica per stare in 'sto forum! come siete tecnici!:w00t:
mah,magari a volte capita che qualcuno si periti di insegnare delle tecnicalita' a chi, magari, di quelle tecnicalita' e' assai tecnico :senzaundente:
e' capitato anche a me
mi hanno insegnato , a suon di relata di cuggini vari, cose sulle quali campo, .......... succede anche questo sul TCP :)
Hai ragione c'è un 2 di troppo.
Devi considerare che in ambienti chiusi qualsiasi cosa che brucia è pericolosa, questo sistema è uno dei più puliti ed efficenti.
Rispetto ad una caldaia a gas ha bassisime emissioni, come riscaldamento per la casa sarebbe eccezionale, pensa anche poter bruciare i rifiuti.
Non dovrebbe essere difficile progettarne una sul simil funzionamento di una stufa a pellet, io ne ho una da 5 hanni e va una meraviglia, mai fatta una pulizia completa (quest'anno mi metterò in buona e la smonterò da cima a fondo).
Senza considerare che il residuo della comustione si può riutilizzare abbattendo al minimo lo spreco.
Purtroppo non se ne trovano di caldaie commerciali di questo tipo.
Per curiosità dove hai preso lo spezzone che riguarda il motore? anche se non capisco bene la connessione con la stufa pirolitica.
Non ho idea di quali dimensioni possa raggiungere una macchina termica di quel tipo. Tieni conto che la pirolisi in genere si raggiunge immettendo poca aria in una camera a tenuta di gas e dando in una specie di camino ossigeno e una fiamma a gas che accende i fumi.
L'inventore dice che a tenere fuori l'ossigeno è quella corona di fiammelle che stanno tutto intorno al braciere. Ma la combustione dei gas di CO è davvero completa? Se la stufa non è isolata completamente dall'ambiente, come le moderne caldaiette a gas che prendono aria dall'esterno e all'esterno scaricano i fumi, si corrono rischi gravissimi. Le combustioni incomplete sono la principale causa degli avvelenamenti da monossido. Capita con una normale stufa, figurati se lo scopo è proprio produrlo per poi bruciarlo...
La citazione è semplicemente la voce "gasogeno" di Wikipedia, ho lasciato i dati sul motore a gasogeno perché si capisse di cosa si parlava.
La connessione con la stufa sta nel fatto che si tratta né più né meno che di un gasogeno, come appunto quelli che in tempo di guerra venivano applicati alle automobili. Tempo fa in un documentario di Sky fecero vedere due inventori pazzi che costruivano un gasogeno artigianale per alimentare un pickup Toyota. Solo che qui il gas a base di CO viene bruciato immediatamente invece di venire immesso in un motore...