Originariamente Scritto da
nikonikko
Ti racconto, purtroppo, una piccola storiella : Un sabato pomeriggio assolato di Luglio, mi distendo per fare un piccolo riposino, ben sapendo, che intorno alle 18:00 devo accompagnare mia figlia, insieme a delle sue amiche, sulla costa ionica per un musical organizzato dalla scuola. Dormo pesantemente a tal punto che faccio un sogno le cui gelanti sensazioni mi accompagnano fino a dopo il risveglio avvenuto in una pozza di sudore freddo nonostante in casa ci siano più di 32 gradi. Le sensazioni/emozioni sono quelle che si avvertono quando succede qualcosa di grave e inaspettato, del sogno ricordo solo mia sorella, paramedico in ospedale, che mi dice queste parole " è morto ".
Ovviamente non dò peso alla cosa, premesso che in passato è già successo di avvertire una situazione del genere, ma questo è un altro discorso, anche perchè si sà è solo un sogno. Faccio una doccia mi preparo per accompagnare mia figlia, sono sereno a tal punto che, decido di portare la mia attrezzatura fotografica così nel frattempo scatto qualche bella foto al tramonto che da quelle parti è spettacolare. Ignaro che, da lì a poco, il mio sarebbe stato un incontro a tre con la morte. Prendiamo l' auto e ci avviamo verso casa di una sua amica distante pochi km, che deve venire con noi, a metà strada mia figlia riceve una telefonata: Un altra sua amica, di un paese limitrofo, si aggiunge al gruppo.Il padre non ce la fà ad accompagnarla quindi siamo costretti a tornare indietro a prenderla, il tempo passa, ma non abbiamo nessun problema siamo partiti con un ora di anticipo e per raggiungere la destinazione ci bastano solo 20 minuti. Prelevata la seconda amica, ci dirigiamo con assoluta calma e tranquillità, a destinazione. Da casa della sua amica prendo una scorciatoia di campagna che mi porta sulla provinciale, arrivati all'incrocio con la provinciale ho 2 possibilità, posso prendere sia la strada a destra che quella sinistra, entrambe portano a destinazione con la differenza che quella a sinistra mi fà passare nel centro di un paese, quella a destra sulla sua circonvallazione, mi soffermo un attimo, faccio mente locale, scelgo a dx per la circonvallazione, faccio 2 km di strada e arrivo ad un incrocio a tre vie, davanti a mè una strada con salita a sinistra la svolta che porta,dopo qualche km, alla circonvallazione. Sono accodato ad una macchina che mi precede, anche lei deve svoltare, ci fermiamo sulla linea di mezzeria, guardiamo non ce nessuno...la macchina svolta e subito dopo pure io, imbocchiamo la strada a sx, ad un certo punto, quando ormai tre quarti di macchina hanno già disimpegnato la corsia opposta avverto un urlo di mia figlia e dopo una frazione di secondo un gran tonfo mi ritrovo immerso in una nuvola di piccoli pezzi, si apre l'airbag laterale lato passeggero, non riesco a capire cosa sia successo, scendo dalla macchina, ogni frazione di secondo è un eternità, incomincio ad avvertire le stesse sensazioni del pomeriggio, senza vedere già sò di aver ucciso qualcuno o di esserne stato la causa, giro intorno alla macchina vedo un grosso scooter che dopo essere sbattuto tra la ruota anteriore dx e il motore e rimbalzato sullo sportello lato passeggero per poi fermare la sua corsa a 50 metri dall' auto. Non vedo il conducente...è finito dietro la macchina, fermo, immobile, è ancora vivo, cerco di soccorrerlo in qualche modo, ma i sangue gli stà gia uscendo dalle orecchie, allora imploro il mio Maestro che prenda mè al suo posto.
Arriva L'ambulanza lo portano in ospedale, avverto tutta la mia famiglia, la quale si reca in ospedale, io non ce la faccio, sono ridotto ad uno straccio, vado a casa a pregare per quel povero ragazzo...anche se so ormai qual'è il suo destino....da lì a poco arriva mia sorella la stessa del sogno a comunicarmi che il ragazzo non ce la fatta.
Per tre giorni non riuscivo a mangiare, a dormire, non potevo pensare di essere, anche se indirettamente e inconsapevolmente, la causa della morte di qualcuno, mi rifiutavo di pensare che in un futuro io potevo gioire con le persone a mè care mentre quel ragazzo non poteva più farlo. Ne ho sostenute di prove nella mia vita, di qualsiasi genere, ma sempre a spese della mia persona mai a spese degl'altri. Poi il terzo giorno è successo qualcosa di meraviglioso che mi ha ridato la forza di continuare e andare avanti, ma questa non ve la racconto è personale.
Molto tempo dopo, sul posto ho ricostruito la dinamica dell' incidente: Il ragazzo è arrivato da un lungo rettilineo, con una certa velocità, l'incrocio non puoi vederlo perchè si trova subito sotto la fine della discesa, come ha imboccato la discesa si è trovato a 100 metri la mia macchina che svoltava a sx, nonostante avessi quasi già disimpegnato la sua corsia, ha commesso un piccolo errore: con una manovra veloce, si è allargato verso la mezzeria, pinzando con decisione sul freno, a tal punto che si è chiuso lo sterzo è caduto ed è partito per la tangente andando poi a sbattere sulla ruota anteriore.
Come vedi G79 gli incidenti non succedono necessariamente agli ubriachi o agli sboroni, succedono e basta.
Capisco che l'incoscienza o sbadataggine può portare a dei veri drammi ma ricordati che nessuno, tranne i delinguenti, vuole la morte di un altra persona. Chi è senza scrupoli questi non conoscono il senso di colpa.
Scusate lo sfogo, Ragazzi.