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Hai fatto bene.
Non tollero chi fa politica a scuola, ove si dovrebbe insegnare a pensare con la propria testa, e non plagiare gli altri con le proprie idee.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
macheamico6
Eddai su, il primo istinto è stato quello di andare ad aspettarlo a scuola, ma poi non lo ha mica fatto e comunque non credo che avesse paventato al figlio un intendimento del genere (o almeno non dice di averlo fatto). Che poi, qualora ci fosse davvero andato, magari ne sarebbe sortito un incontro assolutamente civile e costruttivo: di minacce e di violenza ne parlate voi, jap non ha mica detto che l'intento sarebbe stato quello (che poi avesse davvero avuto voglia di picchiarlo è tutto un altro film: io avrei voglia di farmi MonicaBellucci un giorno sì e l'altro pure, per dire).
Al figlio aveva invece detto che avrebbe scritto una mail al dirigente scolastico, e credo che la disapprovazione del ragazzo derivasse principalmente dal fatto che temeva un sacco di cose che gli saranno passate per la testa: dall'essere etichettato come "spia" -tra cento virgolette, intendiamoci-, all'inimicarsi l'insegnante, dall'essere additato come quello che va a raccontare tutto a papà, al trovarsi contro quei suoi compagni sui quali il discorsetto del professore ha fatto fortemente breccia.
Mi pare però che da come jap ha saputo gestire la faccenda, leggasi i toni assolutamente civili della mail, nonché la raccomandazione sul suo riserbo, il ragazzo possa sentirsi del tutto tutelato nel caso jap gli avesse fatto presente di averla spedita (il che non è per nulla scontato).
La parte del mio post che hai quotato non era riferito all'autore del thread ma più generalmente alle risposte lette sino ad ora.
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Condivido in pieno la tua linea di condotta, e anche la rispsota del preside mi appare corretta.
Il professore è affetto da sindrome di potere, diffusissima sindrome che colpisce colro i quali si sentono o sono investiti da qualsiasi parvenza di autorità.
Essa colpisce indistintamente dal barone universitario al più umile usciere del più dimenticato ufficio pubblico.
Inoltre è inversamente proporzionale alla piccolezza morale del soggetto colpito.
Tutti abbiamo avuto professori schierati che non facevano mistero delle loro convinzioni, ma si notava che più insignificanti erano come persone e più roboanti e opinabili le loro argomentazioni a difesa delle loro idee, e più profonde erano le loro personalità e più il dibattito era stimolante e formativo.
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Beh comunque il preside sembra aver capito e anche la risposta mi sembra centrata :oook:
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per restare in tema io chiederei un confronto all'americana con professore e preside