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Originariamente Scritto da
nikonikko
forse il termine più indicato sarebbe padronanza.
Che è quello che sostengo io. Ripeto, non escludo a priori il corso stradale, ma continuo a ritenere preferibile quello pista proprio perchè rimango dell'idea che l'attenzione, l'abitudine alla velocità e la padronanza che sono proprie della pratica in pista siano comunque più utili. Fermo restando che da tutto e tutti si può imparare, se se ne ha la voglia, in teoria dei pericoli della strada dovremmo essere tutti ben coscienti, ormai, visto che siamo tutti automobilisti.
IMHO, naturalmente.
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Il fatto di essere tutti automobilisti non credo sia un grande aiuto, i pericolo in moto sono diversi e più gravi.
Secondo me corsi del genere dovrebbero davvero essere obbligatori.
Non comprendi quanto siano necessari finché non lo hai fatto.
E non sono uno che si galvanizza e fa convincere facilmente...
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Originariamente Scritto da
Osva75
Il fatto di essere tutti automobilisti non credo sia un grande aiuto, i pericolo in moto sono diversi e più gravi.
Secondo me corsi del genere dovrebbero davvero essere obbligatori.
Non comprendi quanto siano necessari finché non lo hai fatto.
E non sono uno che si galvanizza e fa convincere facilmente...
CApisco il tuo punto di vista, Osva. E' che a me da più l'idea di essere sicurezza passiva. Ovvio, serve anche quella, ma personalmente ritengo superiore quella attiva dovuta alla pratica della pista: forse vi sembrerà strano, ma a me solo l'idea di rimanere impantanato in un sorpasso - con la moto o l'auto - mettendoci un istante più del necessario mi fa venire l'orticaria. E, guarda caso, appena presa la tiger proprio per non aver fatto un sorpasso ad un vecchio un po rinco mi sono trovato quasi per terra e mi sono scampato una causa verso l'assicurazione per un pelo. Perchè ovviament eun conto è riconoscere il pericolo - e forse a quello ci arrivo - ma resta differente, credo, il modo di affrontarlo. Per adesso, fin quando ho sufficiente reattività e riflessi, preferisco anticipare i pericoli e nel caso bypassarli il più rapidamente possibile. Non parlo di guidare in strada come in pista, mi è capitato alla fine del 203 ed è stato il motivo principale per cui ho venduto la gsx - ma in ogni caso mi andavo a cercare strade vuote e nonmi sono mai ingarellato con nessuno per scelta precisa - e sono passato a roba meno performante. Però ritengo tuttora che bisogna guarda "avanti" e non a due mt dalla ruota, visualizzare la strada da fare ed i veicoli già presenti, e reagire con rapidità e decisione: tutto quello che possiamo fare per evitar eun pericolo in maniera attiva, insomma. Ciò non toglie, come ho già detto, che sicuramente certi concetti potrebbero essere validissimi anche per me, avendo la disponibilità economica non avrei certo problemi a fare un corso simile, insomma! :oook:
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Credo che sia corsi in pista che in strada siano utili entrambi, ovviamente. Puntano su elementi differenti: in pista si da maggior risalto al comportamento da tenere, alle traiettorie, ed al setting della moto, ed il cronometro comunque ha la sua importanza. Credo sia importante per capire come regolare e sfruttare meglio il proprio mezzo cercando dei "limiti", cercando di alzare la propria "asticella" in ragionevole sicurezza. Poi, se una persona gira regolarmente in pista, avrà obiettivi ed ambizioni diverse e più elevate, molto probabilmente.
In strada, premesso che di corsi ne ho fatto solo uno in pista ma guido moto da 25 anni, si deve essere più concentrati sulla gestione della imprevedibilità, secondo me. Nella mia esperienza, fatta anche di incidenti, ho imparato quanto sia fondamentale essere nella testa degli altri che sono intorno a te. Posto che si debba mantenere una guida sicura per se stessi e per gli altri, personalmente cerco sempre di incrociare lo sguardo dei guidatori delle auto per capire se mi hanno visto e cosa intendono fare, se hanno capito che io e la mia moto siamo lì in quel dato momento. Cerco di pensare all'auto che può spuntare dall'incrocio senza dare precedenza, alla moto che può giungere dal senso opposto invadendo la mia corsia, al ghiaietto presente fuori dalla traiettoria, alle tracce di acqua sul manto stradale. Insomma, la strada presenta vari elementi di rischio, e cerco di fare in modo di poter star lontano più che posso dall'elemento non prevedibile. Poi l'inconveniente, anche per colpa nostra, può capitare. La moto porta in dote una variabile di rischio non eliminabile. Questo mi pare scontato. Quando non mi divertirò più a guidare una moto, allora dirò basta. Per ora, nonostante due incidenti nella mia vita da motociclista, mi diverto ancora parecchio e mi piace andare in moto..... ;)
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io ho fatto un corso con @SpeeDino, lo consiglio a tutti.
è un corso speciale, stradapista :oook: unisce il meglio dei due :smoke_:
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Tanto per stare in argomento mi sono iscritto al corso di 3 giorni organizzato da Safe Ride Experience (ovvero con @dadeejaydade) in Francia, Verdon e dintorni, a settembre :oook:
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Fatto corso a vallelunga aci (non nel circuito, ma nell'apposita area per guida in sicurezza). Il corso è sicuramente utile, sostanzialmente ti trasmette delle nozioni che poi spetta a te, nella quotidianità, applicare. Una cosa su tutte, per me: ogni tanto, su spazio idoneo, provare la frenata d'emergenza (con la bonnie è molto... d'emergenza...!)
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Originariamente Scritto da
Osva75
Tanto per stare in argomento mi sono iscritto al corso di 3 giorni organizzato da Safe Ride Experience (ovvero con @
dadeejaydade) in Francia, Verdon e dintorni, a settembre :oook:
Invidia, tanta invidia.
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Originariamente Scritto da
Osva75
Tanto per stare in argomento mi sono iscritto al corso di 3 giorni organizzato da Safe Ride Experience (ovvero con @
dadeejaydade) in Francia, Verdon e dintorni, a settembre :oook:
non conosco dade ma conosco andrea ed è sempre stato un bel manico anche se lui è un pò pirla ti divertirai :lingua:
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Originariamente Scritto da
F@bio
non conosco dade ma conosco andrea ed è sempre stato un bel manico anche se lui è un pò pirla ti divertirai :lingua:
Io al contrario conosco Dade e mi da grande fiducia. Ho sentito Andrea per telefono e così, a pelle, mi è già stato molto simpatico.
Bene.
Speriamo nel bel tempo!