beh se non trovato traccia di ricatti illuminaci tu all'ora, visto che al tempo governo e sindacati si stracciarono le vesti, dato che il sig. Maglionne disse che o calava il costo del lavoro o si sarebbe andato a produrre altrove. Decisione per certi versi logica e inoppugnabile.
Hai una versione più bella che viene dall'interno della fabbrica? Illuminaci tu, visto che i giornalisti cattivi hanno scritto così. Ma se non c'era fondamento di verità, come mai nessun giornalista è stato querelato?
Comunque non c'è problema, visto che in seguito Maglionne ha accelerato la marcia di esportazione delle linee di produzione. Dopo fabbrica Italia fabbrica Serbia.
Maglionne, e come lui venti anni di dirigenti fiat, non hanno capito come hanno fatto gli altri gruppi europei ed i giapponesi non solo a sopravvivere ma a prosperare nonostante l'alto costo della manodopera. Tutti i ragionieri fiat hanno sbandierato per anni il fatto che il costo della manodopera li uccideva, quando in realtà nel costo finale del prodotto automobile la mdo ha un'influenza marginale, se si adottano processi produttivi ad alto livello di automazione e se si usa bene la catena della subfortnitura. Tipo VW che dalle proprie fabbriche della Cina fa venire componenistica ed addirittura organi completi di un certo valore, come CAMBI da montare magari sulle Audi, perculando il cliente sulla superiorità tetesca del prodotto full made in germany (come no).
In Italia secondo gli ultimi pensieri di Marchionne resteranno le "briciole" ovvero quei prodotti a bassi numeri ma ad alta redditività, suv e le berline sportive di Alfa e Maserati.
Unica cosa su cui mi trovo d'accordo con Maglionne, che si era svegliato solo ultimamente, è che occorre iniziare a fare soldi con il segmento premium. Per lunghi anni fiat ha insistito con cocciutaggine a concentrarsi su prodotti economici, da grandi numeri, ma con margini bassi. Solo ultimamente Maglionne ha dato più respiro a Maserati, che adesso con Ghibli e Levante ha un prodotto che fa numeri. E lo stesso per Alfa Romeo, che finalmente ha un mezzo a trazione posteriore, che è quello che la clientela chiedeva da trent'anni.
Poi vabeh non sapremo se la fiat troverà i soldi per fare l'erede della Punto, la Lancia è stata uccisa, ma la strada della sopravvivenza premium è stata aperta, in barba ai ragionieri sabaudi che la vedevano come la peste. D'altronde meglio vendere le panda con 100 euro di margine al pezzo e chiedere lo sconto al sindacato, no?
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un altro articolo dell'epoca, da un giornale di estrema sinistra, La Repubblica:
Fiat Pomigliano, il giorno della verità Il referendum che divide l'Italia - Repubblica.it
Anche qui mi sembra nessuna querela... strano... La Repubblica probabilmente ha le rotative al Cremlino ed è inattaccabile
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Questo invede un giornale di vera sinistra, un pò intellettualoide ma la parola "ricatto" è sbattuta in primo piano.
Accordi Fiat, il sì al ricatto non salverà gli operai italiani - micromega-online - micromega
Nessun arrestato in redazione, sorry
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