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Allegati: 1
Citazione:
Originariamente Scritto da
_sabba_
Il bicilindrico tirava, non solo come prestazioni!
Un vecchio appassionato che frequentavo da ragazzino la definì "Un gran pezzo di ignoranza duetempistica" :laugh2: (in senso buono)
Io ero pazzo di questa, era esposta in un concessionario vicino casa e quando facevo le medie all'uscita andavo spesso a vederla con un amico!
Finché non ci hanno intimato di non tornare più :biggrin3:
Allegato 285067
Con ruote, freni e ammortizzatori più in linea con i tempi, mi piacerebbe anche adesso! Esteticamente intendo
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Uguale a quella di mio cognato.
:biggrin3:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
XFer
Un vecchio appassionato che frequentavo da ragazzino la definì "Un gran pezzo di ignoranza duetempistica" :laugh2: (in senso buono)
Io ero pazzo di questa, era esposta in un concessionario vicino casa e quando facevo le medie all'uscita andavo spesso a vederla con un amico!
Finché non ci hanno intimato di non tornare più :biggrin3:
Allegato 285067
Con ruote, freni e ammortizzatori più in linea con i tempi, mi piacerebbe anche adesso! Esteticamente intendo
Vero. Era considerata la più prestazionale, anche se giravano più Laverda. Un sogno, inizio '80.
Citazione:
Originariamente Scritto da
_sabba_
Il bicilindrico tirava, non solo come prestazioni!
Con quel sound (ogni tanto mi scappa un remember) avevo spesso la sella posteriore occupata da una bella passeggera con i capelli lunghi e gli occhi azzurri.
Io avevo il modello 125 2Ce, il primo con accensione elettronica e il cambio con la prima in giù.
Due belle marmitte Lafranconi più lunghe (quelle di serie sgocciolavano l’olio sulla schiena del passeggero/passeggera …… no buono), due carburatori Dell’Orto del 22 al posto dei 19 (installati dai miei amici carburatoristi nella sede Malossi di via Zanardi), fanale posteriore del MotoGuzzi (che fu poi adottato nel modello successivo), impianto elettrico a 6V modificato con regolatore self-made (dal sottoscritto) e luci sotto batteria, ammortizzatori posteriori Marzocchi (migliori dei Ceriani di serie), ferodi anteriori con mescola più morbida (aveva il tamburo) e ruota posteriore con pneumatico maggiorato.
Una figata pazzesca.
:biggrin3:
Beati voi! Quanto ho sofferto. Ho dovuto aspettare di farmi la mia prima moto da solo, a 26 anni... una Suzuki GS550E vecchia di più di 10 anni... però poi non ho più smesso e qualche soddisfazione me la sono tolta. :oook:
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Il mio benelli 125 2c era la versione standard di colore blu metallizzato, a cui avevo sostituito il manubrio mettendo quello basso. A 16 anni un viaggio all’isola d’Elba tutto sulle statali da Milano a Piombino , ovviamente , e sotto un’acqua pazzesca da Genova fino all’imbarco del traghetto con la borsa legata con elastici alla sella e inserita in un sacco della spazzatura nera per non bagnarla. Quanti ricordi e che emozione quel primo viaggio. Poi una settimana di sole all’Elba da sogno. Ogni volta che ripercorro il Bracco sorrido nel casco ricordandomi della pioggia , di quel viaggio avventuroso e del mio Benelli 125 2c di quasi 50 anni fa.
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Anche il mio era blu metallizzato con la striscie nere, ed ora che mi ricordo, gli avevo fatto montare anch’io il manubrio basso (quello del Tornado 650).
Piccola chicca….
La ragazza con i capelli lunghi e gli occhi azzurri a volte lo guidava (anche piuttosto bene)
Potete ben immaginare come è andata a finire (tra me e la ragazza)..
:laugh2:
P.S. Certi mezzi dovrebbero essere distribuiti per legge a tutti gli appassionati.
State attenti, che se aprite un altro post ancora sui 2T, mi cerco un Benelli 125 2c e una Kawasaki 500 Mach III da restaurare….
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Io avevo la Laverda LZ ed un mio amico la Benelli, ma per me non c'era paragone, oltre alle migliori prestazioni e ciclistica, la Laverda era anche più affidabile! La Benelli del mio amico era sempre in officina e fumava "Come un Turco!!!"
Però bella e affascinante col bicilindrico 2T! :oook:
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Allegati: 1
Buongiorno , ho 53 anni e possiedo una SPEED TRIPLE 1050 RS del 2020 Allegato 285072
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Allegati: 1
e beh...:dubbio:
Allegato 285075
La mia prima targata a 16 anni made in Tartarini, aspirazione lamellare, successivamente montate 2 espansioni artigianali fatte fare su misura da un certo meccanico che ora non esiste più la cui officina era all'inizio di via Azzurra (qualche bolognese vintage come me ricorda il nome? Una vera istituzione al tempo), morale 160 km orari effettivi, asfaltate le altre 125 stradali coeve Morini/ Benelli/ Zundapp, un sibilo da accapponare la pelle ancora oggi se ci penso, mi è mancata molto nonostante la sua delicatezza come messa a punto.
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Anche mio fratello aveva il Buccaneer 125 costruito dal buon Leopoldo a San Lazzaro zona Cicogna (su base motore Yamaha).
Il meccanico di via Azzurra si chiama Guglielmo Bentivogli, e suo figlio Paolo è stato pilota di SBK (ora è istruttore di guida).
Lo conosco molto bene.
In quella stessa officina l’Oscar College di mia moglie raddoppiò le prestazioni.
Per il Buccaneer andavamo dallo zio di Pierfrancesco Chili (Aldrovandi) nelle campagne di San Lazzaro, per il Benelli da Pierino Cava in via Cavedone (una laterale di via degli Ortolani).
Pierino Cava è stato per due volte campione mondiale di accelerazione in sella all’Italjet Vampiro 50 motorizzato Minarelli (le sue moto sono conservate al museo Poggi a Villanova di Castenaso).
Mentre scrivo queste note sto ridendo come un matto, perché Pierino ha fatto una delle più grandi figure di merda della storia davanti a me.
Ero in officina da lui a fare due chiacchiere, e davanti passano in bicicletta la mia morosa (quella con i capelli lunghi e gli occhi azzurri) e una sua amica gnocca che più gnocca non si poteva, e lui si è lanciato a commenti sconcissimi che coprivano il 100% del corpo femminile.
Per un po’ sono stato zitto, poi ho detto che quella di sinistra era la mia morosa.
Diventò così piccolo che stava nella fuga tra due mattonelle….
:laugh2:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
_sabba_
Anche mio fratello aveva il Buccaneer 125 costruito dal buon Leopoldo a San Lazzaro zona Cicogna (su base motore Yamaha).
Il meccanico di via Azzurra si chiama Guglielmo Bentivogli, e suo figlio Paolo è stato pilota di SBK (ora è istruttore di guida).
Lo conosco molto bene.
In quella stessa officina l’Oscar College di mia moglie raddoppiò le prestazioni.
Per il Buccaneer andavamo dallo zio di Pierfrancesco Chili (Aldrovandi) nelle campagne di San Lazzaro, per il Benelli da Pierino Cava in via Cavedone (una laterale di via degli Ortolani).
Pierino Cava è stato per due volte campione mondiale di accelerazione in sella all’Italjet Vampiro 50 motorizzato Minarelli (le sue moto sono conservate al museo Poggi a Villanova di Castenaso).
Mentre scrivo queste note sto ridendo come un matto, perché Pierino ha fatto una delle più grandi figure di merda della storia davanti a me.
Ero in officina da lui a fare due chiacchiere, e davanti passano in bicicletta la mia morosa (quella con i capelli lunghi e gli occhi azzurri) e una sua amica gnocca che più gnocca non si poteva, e lui si è lanciato a commenti sconcissimi che coprivano il 100% del corpo femminile.
Per un po’ sono stato zitto, poi ho detto che quella di sinistra era la mia morosa.
Diventò così piccolo che stava nella fuga tra due mattonelle….
:laugh2:
Grande vero era il mitico Guglielmo!!!:oook: Avevo conosciuto anche il figlio pilota...Grazie compaesano!
Per i 50ini per me c'era solo Romano in via D'Azeglio, ricordo ancora l'odore della sua piccola officina sempre piena stipata.