e oltretutto passata la crisi economica e finanziaria ci vorrà ancora del tempo perché il mercato del lavoro riprenda....
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Mi sento di dire la mia....
sono un commerciale per una ditta metalmeccanica e fornisco uno dei più grandi gruppi di impianti frenanti al mondo...
Da settembre 2008 la crisi è arrivata nel nostro settore come un fulmine, parlo coi numeri per avere un paragone più "capibile" da settembre a dicembre 2008 abbiamo registrato un -65% / -70% della produzione (la mia azienda conta + di 250 persone) con delle previsioni a gennaio febbraio 2009 che lasciavano buone speranze... parlavo con amici-colleghi e pure concorrenti chiedendo anche a loro se veramente vedevano questi crolli e loro... ma noooooo siamo si più bassi ma un -10/-15% su base mensile... e io che mi allarmavo... ora dopo un lunghissimo anno di tribolazioni la cosa sta DECISAMENTE migliorando, da luglio abbiamo una crescita mensile quasi standardizzata e supponiamo che entro febbraio-marzo dovremmo tornare ai regimi del pre-crisi.
Gli amici invece che sentivo prima (anche loro con aziende metalmeccaniche o che fornivano le stesse) ora stanno sentendo quello che noi abbiamo sentito a inizio settembre 2008, anzi forse meno ma la reale crisi economica dal mio modesto punto di vista è già passata, o meglio, sono passati i periodi più bui.
Nel complesso sono fiducioso e guardo avanti, ci rialzeremo in fretta e poi ci lamenteremo che il lavoro sarà troppo! :D
purtroppo i dati continuano a non essere incoraggianti
Ocse: i disoccupati in Europa sono 57 milioni e "in Italia, il peggio deve ancora arrivare"Nonostante ci siano segnali di ripresa economica "la disoccupazione verosimilmente continuerà a crescere nel 2010", è quanto prevede l'Ocse nell' Employment Outlook 2009 diffuso oggi. "Crescono segnali che il peggio sia ormai alle spalle - scrive l'organizzazione di Parigi - e che la ripresa possa essere vicina ma per l'occupazione nel breve termine le prospettive sono ancora fosche".I dati peggiori dal dopoguerra - L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico prevede così che nella seconda metà del 2010 il tasso di disoccupazione nell'area si avvicinerà ad un nuovo massimo dal dopoguerra (10%, con 57 milioni di disoccupati) dopo l'8,3% di giugno di quest'anno, già il più alto sempre dal dopoguerra.Rischio disoccupazione lungo periodo - "Il maggior rischio - sottolinea l'Ocse - è che una gran parte di questa disoccupazione divenga strutturale e che molti dei disoccupati entrino in una condizione di mancanza di lavoro per un lungo periodo o che addirittura escano dalla forza lavoro". Questo, ricorda l'organizzazione di Parigi, è già accaduto in alcuni Paesi nel corso di passate crisi economiche, quando anche dopo la ripresa dell'economia, i livelli di disoccupazione restarono più alti rispetto ai livelli pre-crisi. Questo è dovuto al fatto che i disoccupati di lungo periodo sono più difficili da assumere sia perché si verifica una diminuzione del capitale umano sia perché essi stessi ad un certo punto smettono di cercare lavoro. "L'alta e persistente disoccupazione porta con sé i costi economici e sociali maggiori: da una minore salute all'abbassarsi degli standard di vita, dall'aumento della criminalità al calo del potenziale di crescita per la società", scrive l'Ocse nell' 'Employment Outlook 2009'.In Italia il peggio deve ancora arrivare - Se in alcuni Paesi come Irlanda, Giappone, Spagna e Stati Uniti, già nel 2009 si è registrato un forte aumento di disoccupati a causa della crisi economica, "in altri Paesi, inclusi Francia, Germania e Italia la gran parte della crescita della disoccupazione deve ancora arrivare".La classifica Ue - È la Spagna, con un tasso di disoccupazione al 18,1% a giugno, secondo i dati Ocse, il Paese che finora ha pagato il tributo più grande alla crisi in termini di lavoro. In Francia il tasso è al 9,4% a metà di quest'anno, mentre in Germania è al 7,7%. Nella tabella Ocse i dati italiani sono invece disponibili fino al primo trimestre 2009 quando la disoccupazione era al 7,4%, leggermente inferiore rispetto al 7,5% registrato nell'area sempre nei primi tre mesi di quest'anno.I dati nazionali - L'Italia avrà, alla fine del 2010, 1,1 milioni di disoccupati in più rispetto alla fine del 2007. Per il Belpaese l'organizzazione di Parigi prevede un tasso di disoccupazione nell'ultimo trimestre del prossimo anno al 10,5%, superiore al 9,9% della media Ocse.
I salari italiani sono cresciuti tra il 2006 e il 2007 dello 0,1%, meno rispetto allo 0,9% della media Ocse, dello 0,8 della Ue-15 e dello 0,9% della Ue-19.
il peggio non è passato a livello di disoccupazione sicuramente ma ci sono pure gli ammortizzatori sociali... quindi... alla fine la passeremo quasi indenni... siate fiduciosi ;)
Ma come!
Mago Merlino dice che tutto va bene e che la crisi sta passando!
Siete proprio pessimisti però!
in Italia l'ocse dice che a livello di disoccupazione il peggio deve ancora arrivare.....
che sono diventato veggente???
solo che gli ammortizzatori sociali non sono x tutti,i dipendenti delle imprese con meno di 15 dipendenti non ne usufruiscono,e l'italia è cistituita principalmente da queste imprese,quindi se fai 2+2 capisci che siamo nella merda
queste persone perdono il lavoro x colpa della chiusura e non hanno nessuna protezione:cry: