Che tradotto sarebbe: "e magari hanno pure dei bei curricula" :biggrin3:
Ciauz
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beh allora tocca a me dire la mia visto che non da tanto sono passato sul lato opposto della strada. Ritengo che tutta la situazione sia assurda per vari motivi che qui toccherò con poche parole.
Come prima cosa, l'esame stesso di abilitazione è una cosa assurda per come è strutturato e concepito: tutti gli aspiranti avvocati vengono ammassati in stands fieristici e in 8 ore più un paio di attesa all'inizio per le tracce, devono scrivere per 3 giorni di seguito pareri ed atti. Come può essere valutato in queste condizioni un ragazzo?! è una prova di resistenza non un esame! tra tensione e durata l'esame è una vera prova di forza, oltre che del tutto diversa dalla realtà: infatti nessun avvocato scriverebbe mai un parere di una certa importanza in 8 ore di lavoro continuato senza avvalersi di nessuno degli strumenti di aggiornamento ad approfondimento necessari alla professione. E' come dare ad un medico un solo bisturi ed una sola pinzetta e dirgli: ora opera al cuore quella persona!
Non è da sottovalutare che l'esame di abilitazione si è trasformato in un vero e proprio concorso, non per valutare i candidati ma per coprire la percentuale decisa preliminarmente a tavolino. Invece, avrebbe la funzione di verificare se un futuro avvocato ha le conoscenze e le capacità di svolgere la professione...è evidente che l'intento è quello di contenere il numero di iscritti...ma allora perchè non irrigidire a monte con una seria attività universitaria ed una serissima pratica forense?! se in tanti non passano l'esame vuol dire allora che sia l'università che la pratica è stata fatta male e quindi è un demerito dei professori universitari e dei tanto acclamati avvocati (che hanno solo l'utilità di sfruttare la forza lavoro dei praticanti a costo 0). Per non dire poi che gli stessi esaminatori sono in maggior parte avvocati (con qualche magistrato)...non riscontrate una certa violazione delle norme sulla concorrenza? (di parere conforme è il Garante della Concorrenza in una nota inviata al ministero) è come se i taxisti esaminassero i candidati a cui dare la licenza...
Non so se sono l'unico a pensarla così, ma credo che in quel momento di stress possa essere comprensibile qualche errore ortografico nella ricopiatura dalla brutta alla bella: a chi non è capitato di ricopiare velocemente x assonanza una parola al posto di un'altra molto simile o una lettera in iù o in meno...non credo che sia quello a determinare la capacità di un avvocato. L'ignoranza si evince dal contesto, da come vengono costruite le frasi, da come vengono coniugati i verbi e dal senso dei testi. Basta poco per rendersi conto di chi si ha di fronte leggendo un atto, senza necessariamente prestare attenzione ad un errore su una parola, trovo una grossa differenza tra le frasi "io ho andato" e "io sonno andato".....è chiaro dove vi è un errore semplice distrazione a differenza dall'errore dettato dalla ignoranza. Certo, cosa diversa è la punteggiatura, che è un elemento fondamentale.
Io non credo che siano i giovani e futuri avvocati ad essere ignoranti, credo invece che tutto questo faccia parte del meccanismo sbagliato di questo Paese che non si smentisce mai in nessuna delle sue espressioni.
....e poi meglio se ci sono avvocati disattenti, distratti ed ignoranti....vuol dire che potrò continuare a mantenere il mio target 100% positivo!:biggrin3:
PS: non ho riletto nulla di quello che ho scritto, quindi se ci sono errori NON ME NE FREGA NIENTE!:tongue::biggrin3::laugh2::tongue::biggrin3: