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D74
no medoro il provarle tutte è normale......
quando ogni tentativo non porta a risultati allora si può decidere di smettere.....in quel caso e solo in questo continuare quando si sa che non vi sono risultati è accanimento terapeutico
Provarle tutte a volte significa passare da pazienti a cavie, i decorsi di certe malattie si conoscono già in anticipo :mad:
Quindi inutile voler far credere che ci sono speranze quando l'unico scopo e quello di sperimentare. Poi posso anche sbagliare, ma purtroppo l'ho provato di persona cosa significa provarle tutte !
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Originariamente Scritto da
D74
del tutto fuori luogo.......
Non vedo perchè.
Dal momento che ammetti che si possa sopprimere qualcuno perchè affetto da una malattia le conseguenze possono essere molte.
Si inizia sempre con principi che sembrano condivisibili...poi il tempo (e gli uomini) s'incarica di trasformarli in qualcos'altro.
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357magnum
Non vedo perchè.
Dal momento che ammetti che si possa sopprimere qualcuno perchè affetto da una malattia le conseguenze possono essere molte.
Si inizia sempre con principi che sembrano condivisibili...poi il tempo (e gli uomini) s'incarica di trasformarli in qualcos'altro.
sarai un pò esageratino?
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Originariamente Scritto da
Segy
sarai un pò esageratino?
Direi di no. E in ogni caso il principio di prudenza in queste cose informa il mio pensiero.
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Originariamente Scritto da
357magnum
Direi di no. E in ogni caso il principio di prudenza in queste cose informa il mio pensiero.
la prudenza, per definizione è quando un soggetto ha più alternative. l' oggetto del post esprime una strada senza alternative al malato terminale.
pertanto non capisco il nesso tra ciò che esprimi e lo svlilupparsi dell' argomento.
se non sbaglio esiste un paese o due in europa dove è legalizzata lì eutanasia.. e non mi pare che si applicano omicidi di massa nei loro ospedali. almeno questo i giornali non ne riferiscono
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Segy
la prudenza, per definizione è quando un soggetto ha più alternative. l' oggetto del post esprime una strada senza alternative al malato terminale.
pertanto non capisco il nesso tra ciò che esprimi e lo svlilupparsi dell' argomento.
se non sbaglio esiste un paese o due in europa dove è legalizzata lì eutanasia.. e non mi pare che si applicano omicidi di massa nei loro ospedali. almeno questo i giornali non ne riferiscono
Sono contrario all'eutanasia che sia verso bambini o verso adulti.
Sui bambini mi fa ancora più impressione, perchè un adulto almeno potrebbe chiederla lui avendo esperienza e cognizione di cosa è la vita.
Sono contrario all'eutanasia perchè apre al concetto che sia lecito togliere la vita umana (guarda un pò sono contrario anche alla pena di morte).
Il fatto che in alcuni paesi la si pratichi non può far altro che dispiacermi, mi conforta che non si applichino omicidi di massa (ma io parlavo di omicidi ben mirati..non di stermini di massa ..almeno all'inizio)
Il principio però è il medesimo. Se inizi a mettere in dubbio la sacralità della vita, se inizi ad accettare che per una malattia si può togliere la vita...basta poi cambiare il concetto di malattia, quello di sopportabilità della condizione oltre la quale scatta la soppressione della vita e il gioco è fatto.
Ed è molto ma molto più facile cambiare questi parametri che non variare il concetto che la vita non si tocca.
ecco perchè ho parlato di passo successivo. Non è detto che ci sia e neppure che sia immediato, ma potenzialmente è verso quella direzione.
e la prudenza (la scelta ce l'ho: uccidere o no) mi porta a non voler andare in quella direzione.
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Originariamente Scritto da
357magnum
Sono contrario all'eutanasia che sia verso bambini o verso adulti.
Sui bambini mi fa ancora più impressione, perchè un adulto almeno potrebbe chiederla lui avendo esperienza e cognizione di cosa è la vita.
Sono contrario all'eutanasia perchè apre al concetto che sia lecito togliere la vita umana (guarda un pò sono contrario anche alla pena di morte).
Il fatto che in alcuni paesi la si pratichi non può far altro che dispiacermi, mi conforta che non si applichino omicidi di massa (ma io parlavo di omicidi ben mirati..non di stermini di massa ..almeno all'inizio)
Il principio però è il medesimo. Se inizi a mettere in dubbio la sacralità della vita, se inizi ad accettare che per una malattia si può togliere la vita...basta poi cambiare il concetto di malattia, quello di sopportabilità della condizione oltre la quale scatta la soppressione della vita e il gioco è fatto.
Ed è molto ma molto più facile cambiare questi parametri che non variare il concetto che la vita non si tocca.
ecco perchè ho parlato di passo successivo. Non è detto che ci sia e neppure che sia immediato, ma potenzialmente è verso quella direzione.
e la prudenza (la scelta ce l'ho: uccidere o no) mi porta a non voler andare in quella direzione.
fatico a seguire la tua logica ... parli dell'eutanasia come di una legge che prevede, in caso di malattia, la possibilità di decidere sulla vita di altri esseri umani, al di la del loro consenso o meno. La sacralità della vita é tale che nessuno dovrebbe permettersi di moralizzarla e tanto meno di deciderne la sorte quando questa non é la propria. La morte fa parte di essa, é parte integrante e non si può avere l'una senza l'altra ... vita e morte é un tutt'uno ... la seconda é la conseguenza della prima e, per taluni, anche il contrario. Chi può arrogarsi il diritto di decidere per me cosa può essere sacrale? Chi pensa che la vita ci é stata donata, e solo chi l'ha donata può toglierla, é un suo diritto crederci (anche se poi, e non parlo di te, molti di quelli che la pensano così poi sono per la pena di morte :sick:) ... questo non deve comunque essere una limitazione per chi la propria fede la determina in altro modo ... atei compresi. Il pericolo di cui parli é proprio dato dal totalitarismo ...
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Originariamente Scritto da
natan
fatico a seguire la tua logica ... parli dell'eutanasia come di una legge che prevede, in caso di malattia, la possibilità di decidere sulla vita di altri esseri umani, al di la del loro consenso o meno. La sacralità della vita é tale che nessuno dovrebbe permettersi di moralizzarla e tanto meno di deciderne la sorte quando questa non é la propria. La morte fa parte di essa, é parte integrante e non si può avere l'una senza l'altra ... vita e morte é un tutt'uno ... la seconda la conseguenza della prima e, per taluni, anche il contrario. Chi può arrogarsi il diritto di decidere per me cosa può essere sacrale per me? Chi pensa che la vita ci é stata donata, e solo chi l'ha donata può toglierla, é un suo diritto di crederci (anche se poi, e non parlo di te, molti di quelli che la pensano così poi sono per la pena di morte :sick:) ... questo non deve comunque essere una limitazione per chi la propria fede la determina in altro modo ... atei compresi. Il pericolo di cui parli é proprio dato dal totalitarismo ...
Q8
quando i pregiudizi e le costrizioni sono palesi tutto si riduce ad una chiusura totale.....
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Originariamente Scritto da
Segy
Praticare l'eutanasia sui bambini malati incurabili di cancro? L'ipotesi è emersa in seguito alla pubblicazione, sull'ultima edizione degli Archivi di medicina pediatrica e adolescenziale degli Stati Uniti, di una ricerca. Lo studio, secondo il quale il 13% dei genitori avrebbe detto sì alla dolce morte per i figli morti per tumore, ha comprensibilmente fatto nascere molte polemiche e discussioni sull'argomento.
Eutanasia su bimbi malati: polemica. Usa,uno studio divide medici e genitori - mondo -Tgcom - pagina 1
Io sarei daccordo, perchè dover far conoscere questa crudele sofferenza a piccoli che, dalla vita dovrebbero solo gioire? :cry:
Non credo che un genitore sceglierebbe l'eutanasia per porre fine alla vita di un bambino colpito da un tumore , no nn lo credo affatto..nonostante la sofferenza del bambino..nonostante la sofferenza dei genitori è innaturale poter scegliere di porre fine alla sua vita. Quel 13% è stato d'accordo dopo che il loro figlio è morto..dopo aver visto le loro speranze morire..Ma prima , prima che il loro figlio abbandonasse la vita sarebbero stati d'accordo?
Non importa se si è consapevoli che non ci sarà più, ciò che so, è che ogni momento in più trascorso è qualcosa che nessuno mai potrà portargli via.
Oggi la sofferenza dei bambini viene alleviata con potenti farmaci ed essi non soffrono così come può sembrare..ogni momento in più che regalano ai loro genitori è qualcosa di impagabile. Ho visto bambini la cui morte camminava con loro..finchè non se li è portati via ,ma nonostante tutto ..sorridevono.. scherzavano..avevano una voglia infinita di vivere..hanno regalato attimi e momenti magici a tuti coloro che con amore gli sono stati vicino.
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argomento moooolto complesso.... da un lato una cosa del genere mi sa tanto di "rupe tarpea".... dall' altro perchè far soffrire chi è condannato al dolore.....
francamente la mia coscienza non sa darmi una risposta convinta... forse è bello pensare che comunque, fin quando un individuo è in grado di assaporare la vita ( anche nel male), è giusto che continui a farlo...