VENETO.... X NON DIMENTICARE!!!!
YouTube - PER NON DIMENTICARE | ALLUVIONE VENETO 2010 | APPELLO ALLO STATO ITALIANO!
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VENETO.... X NON DIMENTICARE!!!!
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Posto i link a questo articolo che vi invito a leggere. Io metto qui in rilievo solo la parte che riguarda direttamente chi in questi territori ci vive e ha visto coi suoi occhi negli anni lo scempio del territorio circostante.
http://www.repubblica.it/rubriche/bu...tml?ref=search)Citazione:
Un territorio verde: urbanizzato senza limiti e senza regole. Caldogno, da quando sono arrivato, negli anni Ottanta, è passato da 4 a oltre diecimila abitanti. Nei prossimi anni dovrebbe superare il 20 mila. È la previsione che orienta le scelte urbanistiche. (Forse si attende l'arrivo degli americani.) Le strade, punteggiate di rotatorie, sempre più numerose. Spesso in punti incomprensibili: in mezzo ai campi - indicano che lì nascerà, presto, una nuova entità immobiliare. Un nuovo non-luogo abitato da stranieri. (Perlopiù "italiani"; ma stranieri perché estranei l'un l'altro.) E poi capannoni, zone artigianali e commerciali. E piscine, centri sportivi. Il territorio scompare, o comunque si nasconde. Non per caso avevo scelto quel torrente per i miei giri in bici. Ormai si tratta dell'unico percorso sicuro e tranquillo. Poche le piste ciclabili e sulle strade normali, anche le più periferiche, andare in bici è da pazzi. Io stesso, quando viaggio in auto, ne ho paura. E li "investo" ... di male parole. Difficile chiedere troppo ai fiumi - e alle loro imitazioni. Difficile chiedere ai torrenti di fare gli straordinari, di affrontare prove e sfide straordinarie. Di domare l'irruzione di piene improvvise e imprevedibili. Gli argini, spesso, non ci sono più. E, comunque, i campi intorno non tengono. Anche perché, in molti casi, "livellati" dai cavatori. Le case sono lì a due passi. Sempre più vicine. L'acqua, uscita dagli argini, arriva in un attimo. E quando scende verso Vicenza, sempre più tumultuosa, non incontra più l'ultimo rifugio, l'ultimo sfogo. Il Dal Molin. È impermeabilizzato, messo in sicurezza. Oggi più che mai. Così l'onda scivola via. Prosegue sempre più grossa. E si abbatte su Vicenza senza ostacoli, senza freni, senza limiti. Gli amici di Vicenza che abitano presso Ponte degli Angeli dicono che tutto è avvenuto in fretta. Troppo in fretta. Quando hanno capito che l'acqua stava davvero uscendo dall'argine, scavalcava il ponte, invadeva piazza Matteotti, Santa Lucia e i dintorni. Era troppo tardi. Troppo tardi. Così come troppo tardi avevano capito quel che stava succedendo. Ora tutti cercano i colpevoli e si rimpallano la responsabilità, ma nessuno poteva immaginare l'inimmaginabile. E nessuno poteva immaginare che l'ambiente era lì, pronto a chiedere il conto di tanti decenni di incuria. In modo tanto clamoroso e violento.
beh che costruire dove non si deve prima o poi si paga pegno è un dato di fatto, così come se non si cura il territorio.
in molti casi è molto più facile a livello politico richiedere poi i fondi, nonchè addossare le colpe ad altri, mentre tutti i condoni, permessi dati con molta leggerezza passano in secondo piano.
ho sentito in radio un intervento che per quanto non lo ritengo corretto dovrebbe far riflettere:
"vogliono la secessione? hanno votato la lega, che si arrangino..." e sto qui era di Mantova....
quando fa comodo il governo centrale è sempre la cassa a cui chiedere aiuto.....
ho sentito anche di un gruppo di alpini che in Friuli ha ripulito dai detriti le sponde di un fiume, ma sono stati multati perchè scaricavano i tronchi dove non avevano accesso.... (no comment)
Tutto ciò che succede dipende solo da noi.Citazione:
l'ambiente è lì, pronto a chiedere il conto di tanti decenni di incuria. In modo tanto clamoroso e violento.
La natura piano piano ci mette di fronte alle nostre responsabilità e nessuno di noi può sottrarsi alla sua vendetta e alle proprie responsabilità.
Invece di cercare responsabili, colpevoli, snocciolare cifre sui soldi spesi per questo o quell'intervento da parte dei soliti noti, sarebbe molto meglio avere una maggiore coscenza del territorio in cui si abita e rispettarlo, viverci in armonia e umiltà.
Ma queste cose non potranno mai succeder in italia e non le potremo mai chiedere ad un italiano medio.
A me dispiace per chi ora ha perso il frutto di anni di sacrifici, ma lamentarsi ora non serve proprio a niente
Quello che entra in gioco qui è il modello tanto esaltato dello sviluppo Veneto, l'elegia del piccolo che fa da solo, dell'operaio che si fa imprenditore.
Beh è un modello che il territorio non regge. Ogni paese e paesello che si fa la sua bella zona industriale anche in zone che avrebbero altra vocazione (il lago di Garda, la montagna). Micro distretti produttivi o anche realtà importanti (penso alla luxottica, enorme incastrata nella valle fra i monti) senza strade adeguate lontanissimi da autostrade e ferrovie. Tir che passano radenti le case. Vecchie case di paese e villette che spuntano accanto ai capannoni. Quando poi si cerca qualche intervento a posteriori per dare qualche servizio ecco i torrenti imbrigliati, le campagne senza campi a riposo, le strade che spianano tutto ai lati delle quali eliminato il verde sorgono quindi nuove abitazioni. La manutenzione poi che non si fa più, altre sono le priorità di sviluppo. Più rondò e meno pulizie di torrenti e canali. Poi bastano due giorni di pioggia intensa, la neve precoce che si scioglie e tutto finisce sotto. Non è che siamo stati investiti da un tifone tropicale, un tornado, una bufera artica eh!
E' vero, ma non solo da te. Ti posso assicurare che anche "qualcun'altro" si rimbocca le maniche duramente e anche un po' più a sud della tua martoriata terra.
Finiamola con questi pregiudizi del cavolo che non portano niente di buono. Né a chi li concepisce, né a chi li subisce.
Detto questo, devo evidenziare che non si sta dando sufficiente rilievo alle devastazioni che state subendo.
E' tutta la settimana che sono a Cresole di Caldogno ad aiutare amici che hanno perso tutto (ai miei genitori è andata un pò meglio) e tutti i volontari (compreso me :biggrin3:)che sono stati d'aiuto mi hanno commosso...non so se da altre parti è lo stesso ma qui la gente ha una forza interiore che non ha paragoni...
Oggi arriva il Berlusca e Bossi e spero si ricordino del Veneto una terra che dà tanto e riceve poco...:cry: