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Originariamente Scritto da
357magnum
No, non so se nel fatto specifico sia stato fatto quanto era giusto fare. Il mio commento era generico rifirito a generici commenti sulla scorrettezza del provvedimento in genere. Come io non so se sia stato giusto anche gli altri non sanno, ma tutti parlano dell'ingiustizia in sè del provvedimenti di cui all'art.100.
Se hai letto gli altri mei interventi in materia di giustizia e in particolare di giustizia penale ti sarai certamente accorto di come sia piuttosto critico nei confronti della magistratura , Pensare che sia di default a favore delle Procure è assolutamente sbagliato. Ma nello stesso tempo mi infastidisce sentir parlare con toni solenni di cose che non si conoscono neppure di striscio.
no, non riesco a leggerli poichè scrivi troppo lungo :biggrin3:
per quanto riguarda il sottolineato e per quanto mi riguarda nel corso del 3d ho corretto il tiro, esprimendo il mio disappunto rispetto a quello che ho letto e sentito: le dichiarazioni di Tosi. :wink_:
però se leggi la prima pagina, più che una critica in se, anche per chi mi ha preceduto (se escludiamo le battute), sono stati interventi di solidarietà verso il barista (il suo lavoro) poichè appare che, il provvedimento non è riferibile direttamente all'atteggiamento tenuto dal barista, come scritto prima, ha scatenato una sorta di solidarietà.
le giornate seguenti saranno decisive per la vita lavorativa del barista, dove probabilmente ha investito tutti i suoi averi e mi auguro, se è come penso, possa venirne fuori, inoltre mi auguro che i cittadini del quartiere, siano tutelati.
vorrei aggiungere un contributo al dibattito.
perchè ho pensato che sia stata una mossa per attirare consenso di tosi?
la chiusura del bar..... sono intervenute le tv e giornali. non mi pare una cosa normale.
ma senza criticare il partito politico in se. mi fa specie che, per farsi bello alla cittadinanza... debba andar di mezzo un lavoratore.
non è la prima volta che fa interventi fuori luogo e dove, come scritto in precedenza, il TAR l'ha rispedito al mittente.
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Originariamente Scritto da
357magnum
No, non so se nel fatto specifico sia stato fatto quanto era giusto fare. Il mio commento era generico rifirito a generici commenti sulla scorrettezza del provvedimento in genere. Come io non so se sia stato giusto anche gli altri non sanno, ma tutti parlano dell'ingiustizia in sè del provvedimenti di cui all'art.100.
Se hai letto gli altri mei interventi in materia di giustizia e in particolare di giustizia penale ti sarai certamente accorto di come sia piuttosto critico nei confronti della magistratura , Pensare che sia di default a favore delle Procure è assolutamente sbagliato. Ma nello stesso tempo mi infastidisce sentir parlare con toni solenni di cose che non si conoscono neppure di striscio.
Ascolta.. La mia ragazza abitava proprio sopra quel bar..
Io ero la molto spesso per lei e mi ero reso conto subito che la zona era parecchio malfamata..
Ogni tanto passava la polizia, si fermava, prendevano qualcosa da bere chiedevano documenti e andavano via..
Non ho mai visto che si portassero via qualcuno di quei balordi...
Ho parlato con quel barista solo quella volta che ho fatto la ricarica e beh.. Ho avuto l'impressione di una persona distrutta che si vede la propria attività danneggiata da questa gente e si trova da solo a lottare senza nemmeno l'appoggio dei tutori della legge..
Mi disse che ormai i vecchi clienti li aveva persi tutti a causa di quella gente che girava.
Ma ragazzi.. Mi ha fatto una gran pena il povero signore..
A quella età adesso che cazzo si mette a fare??????:cry:
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di solito questi provvedimenti hanno un periodo di chiusura limitato a pochi giorni, per arrivare alla chiusura definitiva penso che ce ne voglia...
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Citazione:
Originariamente Scritto da
maurotrevi
di solito questi provvedimenti hanno un periodo di chiusura limitato a pochi giorni, per arrivare alla chiusura definitiva penso che ce ne voglia...
Penso anch'io.. Ma ammetto la mia ignoranza in materia.. Sentiamo magnum che ne sa più di me sicuramente
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da me succede spesso così e solitamente funziona anche...
nel senso che se gli chiudi un bar 20gg iniziano a frequentarne altri, spesso si dividono e la pericolosità cala.
il bar torna alla sua vita normale e sono tutti contenti. (una chiusura a luglio e agosto poi non è nemmeno gravissima)
la cosa invece non funziona per i bar rionali, ovviamente se sotto al palazzone malfamato c'è un bar sarà sempre frequentato da gente discutibile e la chiusura non serve a niente.
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ha fatto bene,pensaci un giorno se quel bar lo frequentano i tuoi figli...
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Allora sono io che non ci arrivo...
Sono ancora sicuro che sarebbe meglio arrestare gli spacciatori, ma probabilmente non è la soluzione ideale..
Poi sacrificare una persona per il bene di una comunità, credo sia ok... Eticamente discutibile, ma ok
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Citazione:
Originariamente Scritto da
andrellino
mi ero reso conto subito che la zona era parecchio malfamata..
Il bar in quanto locale pubblico è soggetto ad una serie di autorizzazioni di PS. Autorizzazioni che sono discrezionali,possono cioè essere rilasciate o non rilasciate a seconda dei requisiti e del parere dell'Autorità di Pubblica Sicurezza. (Il questore, appunto)
Aprire un bar (o gestirlo, la cosa non cambia) in una zona malfamata è un rischio. Rischio d'impresa cui l'esercente va incontro in modo consapevole, sapendo che se il suo locale diventa ricettacolo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituiscano un pericolo per l'ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini, l'Autorità potrebbe adottare dei provvedimenti che vanno dalla chiusura temporanea alla revoca definitiva della licenza.Lo ribadisco, lo scopo non è quello di colpire il barista (che raramente è del tutto inconsapevole ed estraneo) ma quello si sottrarre spazi di ritrovo ad ambienti ritenuti poco sicuri e confacenti alla sicurezza di tutti.
D'altro canto non è neppure pensabile di dislocare in modo permanente delle forze di polizia per sorvegliare uno specifico locale pubblico.
Per arrestare gli spacciatori occorrono delle prove, occorre magari la flagranza mentre lo scopo di quel provvedimento è diverso .
E'un provvedimento repressivo che ha uno scopo preventivo: impedire che i delinquenti si possano facilmente radunare e organizzare e gestire i loro affari criminali. Evidentemente in quel luogo un bar non ci può stare, proprio perchè (lo ammetti tu stesso ) la zona è malfamata.
L'esercente sa che questi sono i rischi del mestiere.
Quel che sembra strano a me è che sia il sindaco a prendere questi provvedimenti che invece cadono sotto la sfera d'azione del Questore.
Quanto al ricorso è perfettamente inutile che l'esercente tenti di dimostrare che ha fatto di tutto per impedire che il suo bar diventasse un covo di delinquenti, a poco rileva. Il magistrato amministrativo per andare contro il potere discrezionale del questore deve trovare delle oggettive mancanze da parte della questura che deve aver arbitrariamente esercitato il suo potere.
Se sussistono invece(come sembrerebbe) i motivi che hanno determinato la decisione..la vedo dura che si ribalti il tutto al TAR. Naturalmente c'è sempre il discorso del vizio di forma sull'operato del sindaco che starebbe esondando le sue attribuzioni....
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Citazione:
Originariamente Scritto da
357magnum
Il bar in quanto locale pubblico è soggetto ad una serie di autorizzazioni di PS. Autorizzazioni che sono discrezionali,possono cioè essere rilasciate o non rilasciate a seconda dei requisiti e del parere dell'Autorità di Pubblica Sicurezza. (Il questore, appunto)
Aprire un bar (o gestirlo, la cosa non cambia) in una zona malfamata è un rischio. Rischio d'impresa cui l'esercente va incontro in modo consapevole, sapendo che se il suo locale diventa ricettacolo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituiscano un pericolo per l'ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini, l'Autorità potrebbe adottare dei provvedimenti che vanno dalla chiusura temporanea alla revoca definitiva della licenza.Lo ribadisco, lo scopo non è quello di colpire il barista (che raramente è del tutto inconsapevole ed estraneo) ma quello si sottrarre spazi di ritrovo ad ambienti ritenuti poco sicuri e confacenti alla sicurezza di tutti.
D'altro canto non è neppure pensabile di dislocare in modo permanente delle forze di polizia per sorvegliare uno specifico locale pubblico.
Per arrestare gli spacciatori occorrono delle prove, occorre magari la flagranza mentre lo scopo di quel provvedimento è diverso .
E'un provvedimento repressivo che ha uno scopo preventivo: impedire che i delinquenti si possano facilmente radunare e organizzare e gestire i loro affari criminali. Evidentemente in quel luogo un bar non ci può stare, proprio perchè (lo ammetti tu stesso ) la zona è malfamata.
L'esercente sa che questi sono i rischi del mestiere.
Quel che sembra strano a me è che sia il sindaco a prendere questi provvedimenti che invece cadono sotto la sfera d'azione del Questore.
Quanto al ricorso è perfettamente inutile che l'esercente tenti di dimostrare che ha fatto di tutto per impedire che il suo bar diventasse un covo di delinquenti, a poco rileva. Il magistrato amministrativo per andare contro il potere discrezionale del questore deve trovare delle oggettive mancanze da parte della questura che deve aver arbitrariamente esercitato il suo potere.
Se sussistono invece(come sembrerebbe) i motivi che hanno determinato la decisione..la vedo dura che si ribalti il tutto al TAR. Naturalmente c'è sempre il discorso del vizio di forma sull'operato del sindaco che starebbe esondando le sue attribuzioni....
Per completezza di informazione sarebbe il caso di dire, per chi non lo sa, che il Testo Unico Leggi P.S. (TULPS) è del 1931 (R.D. 773) e il relativo regolamento d'attuazione è del 1940 (Regio Decreto 635), quindi in piena epoca di repressione fascista.
Forse nel 2011 è un po' anacronistico sperare di debellare i ritrovi di malavitosi chiudendo il bar ad un povero disgraziato che si alza tutte le mattine alle cinque per tirare a campare onestamente...
ma è successo più di una volta, forti con i deboli, e deboli con i forti.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Shining
Per completezza di informazione sarebbe il caso di dire, per chi non lo sa, che il Testo Unico Leggi P.S. (TULPS) è del 1931 (R.D. 773) e il relativo regolamento d'attuazione è del 1940 (Regio Decreto 635), quindi in piena epoca di repressione fascista.
Forse nel 2011 è un po' anacronistico sperare di debellare i ritrovi di malavitosi chiudendo il bar ad un povero disgraziato che si alza tutte le mattine alle cinque per tirare a campare onestamente...
ma è successo più di una volta, forti con i deboli, e deboli con i forti.
...effettivamente ...
Comunque concordo sul fatto che, ad esempio, si potrebbe partire con un'indagine volta a colpire questa gentaglia ... La chiusura in se' non e' che sia la soluzione migliore .
Come diceva qualcuno: prendono atto della chiusura e se ne vanno.
E comunque Magnum, da quanti anni c'e' il BAR ? Potrebbe anche essere che la zona sia diventata piano piano malfamata e il titolare si e' trovato, come dice andrellino, alla merce' di questa gente.
Cosa puo' fare lui da solo? Al massimo chiedere un po' piu' di attenzione ... che l'abbia fatto o no, e' sempre un bel casino.
Sarei curioso di sentire la voce di questo signore a riguardo .