Originariamente Scritto da
oldbonnie
Al giorno d’oggi basta poco o niente per morire....basta poco o niente per essere presi a calci e a ginocchiate, basta poco o niente per subire una coltellata.
Si sta facendo strada l’idea che i conti vadano regolati subito e di persona, anche a mani nude, e se non bastasse anche con le armi, proprie o improprie che siano.
Orgoglio, prepotenza, vendetta, frustrazione: tutto ci gioca intorno.
E la violenza è accettata come germe annidato nell’organismo stesso della così detta società civile.
Qualcosa che in maniera inquietante consideriamo tutti quasi fisiologico.
Eppure non esiste, neanche in questo contesto turpe, nero e plumbeo da arancia meccanica permanente nel quale viviamo, che un ragazzo, sebbene maleducato, venga giustiziato per strada da un "signore" ferito nell'orgoglio per uno sputo in faccia.
La realtà, ormai superata dalla più incredibile ed inimmaginabile fantasia, come insegna in questi giorni la lucida follia di un fanatico in Norvegia, viene banalizzata con massicce dosi di narcosi virtuale, tramite media e videogioco, ma la la morte resta pur sempre la morte, un evento umanamente insopportabile ed irreversibile.
la vita umana non può svalutarsi tanto miseramente, così come non si può giustificare in alcun modo la reazione spropositata ad un'offesa perchè feriti nel proprio orgoglio personale.
Se cominciamo a considerare tutto questo possibile, se non addirittura normale, sebbene spiacevole, ma tuttavia quasi inevitabile, corriamo il rischiio di perdere tutto.