Originariamente Scritto da
kitesvara74
@Nox & D74
Sostenere che yamaha l'abbia resuscitata Rossi e che prima fosse un cancello non è esatto, ho letto le comparazioni dell'ultimo anno di Biaggi in Yamaha e del successivo di Rossi che comunque ricordavo di mio per averle viste quelle stagioni all'epoca, vidi quella e le precedenti e lo stato in cui versava la Yamaha prima che si decidesse a reinvestire assumendo Biaggi e farlo in seguito, ancora più massicciamente , quando arrivò Rossi.
A mio parere Rossi è un gran talento ma le leggende che circolano sul suo conto sono superiori a quello ed alla sua ambizione:senzaundente:.
Li ho conosciuti entrambi, di sfuggita, o sarebbe meglio dire incrociati, il Rossi ed il Biaggi e di quest'ultimo posso dire che le leggende che circolano sulla sua eccessiva lamentosità tali sono, non dico non lo sia ma non più di quanto faccia un qualsiasi altro pilota che punti a vincere. Ricordatevi di Gibernau, finché era un comprimario non usciva un lamento, dopo, quando fu in lotta per il titolo, anche lui iniziò il mantra del "dobbiamo cercare di migliorare qui e là..".
Se ricorderete Gibernau fate uno sforzo ed andate fino agli albori della carriera del 46 e ricorderete che ad ogni gara ce ne era una (quando vinse il titolo in 125 da non ufficiale al 100%) una volta il cerchio di ricambio era arrivato giusto 5 min prima dello start, un'altra per un cilindro il Grazia aveva dovuto ammanettarsi all'hospitality Aprilia etc. etc., personalmente ne ho memoria ma conservo le annate di motosprint dell'epoca per chi volesse approfondire.
Tutto questo per dire che Rossi è sempre salito su moto che venivano da una striscia vincente o che si capivano fossero nel "solco buono" (vedi Yamaha), approdato in Ducati, portandosi dietro i suoi tecnici abituati ad altri telai e motori ed anche lui a moto di altra guidabilità ed erogazione, era normale e lecito attendersi forse giusto quel guizzo fortunato che il lungo con tamponamento a Stoner gli tolse ma per il resto non mi ha sorpreso in negativo come a quanti favoleggiavano di un titolo a portata di mano, anche fosse stato un marziano insidiare lo Stoner su Honda nel 2011 era fantascienza.
Questo 2012 è l'anno dei risultati concreti, non dico grassi ma almeno sostanziosi, una buona dose di podi e qualche lotta per la vittoria, le carte del resto parlano di una soluzione telaistica che lo mette al pari degli altri e di un motre, quello Ducati, certo non troppo inferiore ai jappo, staremo a vedere.
Se questo non avvenisse per intervenuto diverso limite dell'istinto di autoconservazione di un campione plurititolato (cosa che ci starebbe anche) o per manifesta incapacità della squadra di mettere a punto una moto, non dico vincente ma almeno moderatamente competitiva, si aprirebbero spunti di riflessione sia per la casa che per il pilota che comunque a mio parere non hanno troppe strade da percorrere se non quella di puntare il tutto per tutto l'uno sull'altra per un eventuale riscatto di entrambi.