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FraVet
Questo è quanto dicevo quando parlavo di necessario cambio di mentalità, un lavoratore è un lavoratore a prescindere dal tipo di opera che presta, di base ha diritto a tot giorni di riposo settimanale, questo tipo di diritto è lentamente scemato a "favore" della flessibilità.
non è vero, non è scemato alcun diritto.
i giorni di riposo ci sono, ci mancherebbe.
la questione non è sui diritti, non ne vengono toccati a causa delle aperture.
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FraVet
allora se ne hanno diritto tutti, anche i lavoratori degli stadi (ecc ecc) ne dovrebbero aver diritto, a discapito dell'eccezionalità del mestiere.
no, non è possibile.
è una questione strutturale, come non si può prendere come esempio sanità e ordine pubblico per ragioni altrettanto fisiologiche.
da che mondo è mondo, le attività di intrattenimento/ludiche si svolgono al weekend.
calcio, motogp, f1 e via dicendo quando si svolgono?
i ristoranti quando fanno i maggiori introiti?
è così da sempre e così sempre sarà, è normale.
è chiaro che c'è un'eccezionalità e andarne a discapito significherebbe andare a discapito del mestiere stesso.
non si può mettere tutto sullo stesso piano con un ragionamento "o tutti o nessuno", altrimenti non si finisce più (una tassazione unica ti garberebbe?).
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FraVet
non ho mai visto aziende che lavorano con personale in esubero, ma tutte sotto organico. Tutte, indistintamente. Se sotto organico copri turni per 40 ore (sparo cifre a caso) con lo stesso organico non puoi farne 48.
ne sei sicuro?
perché invece è proprio ciò che è successo.
tu ragioni dicendo che se eserciti 80 ore invece che 40 lavori il doppio, invece non è così perché la domanda non raddoppia, il carico è il medesimo.
si è spalmato il personale perché si è spalmato il carico.
inoltre esistono gli straordinari.
le varie irregolarità (paghe fuori busta e via dicendo) esistevano pure prima, qualcosa meno per via delle coperture dei turni ora necessarie, ma sono discorsi diversi.
ripeto, a mio avviso si sta ragionando in modo inverso.
la domanda è: perché sono state fatte le aperture domenicali? per aumentare il lavoro e le vendite.
ha funzionato? no.
sono aumentate le uscite? sì.
a questo punto la domanda è: perché non fare un passo indietro?
questo, a mio avviso, è il nocciolo della questione.
i diritti sul lavoro e il costo dello stesso (esagerato) sono un'altra cosa (doverosa) ma vanno trattati in ogni caso, che le aperture vengano abolite o meno.
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Citazione:
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streetTux
non è vero, non è scemato alcun diritto.
i giorni di riposo ci sono, ci mancherebbe.
la questione non è sui diritti, non ne vengono toccati a causa delle aperture.
no, non è possibile.
è una questione strutturale, come non si può prendere come esempio sanità e ordine pubblico per ragioni altrettanto fisiologiche.
da che mondo è mondo, le attività di intrattenimento/ludiche si svolgono al weekend.
calcio, motogp, f1 e via dicendo quando si svolgono?
i ristoranti quando fanno i maggiori introiti?
è così da sempre e così sempre sarà, è normale.
è chiaro che c'è un'eccezionalità e andarne a discapito significherebbe andare a discapito del mestiere stesso.
non si può mettere tutto sullo stesso piano con un ragionamento "o tutti o nessuno", altrimenti non si finisce più (una tassazione unica ti garberebbe?).
ne sei sicuro?
perché invece è proprio ciò che è successo.
tu ragioni dicendo che se eserciti 80 ore invece che 40 lavori il doppio, invece non è così perché la domanda non raddoppia, il carico è il medesimo.
si è spalmato il personale perché si è spalmato il carico.
inoltre esistono gli straordinari.
le varie irregolarità (paghe fuori busta e via dicendo) esistevano pure prima, qualcosa meno per via delle coperture dei turni ora necessarie, ma sono discorsi diversi.
ripeto, a mio avviso si sta ragionando in modo inverso.
la domanda è: perché sono state fatte le aperture domenicali? per aumentare il lavoro e le vendite.
ha funzionato? no.
sono aumentate le uscite? sì.
a questo punto la domanda è: perché non fare un passo indietro?
questo, a mio avviso, è il nocciolo della questione.
i diritti sul lavoro e il costo dello stesso (esagerato) sono un'altra cosa (doverosa) ma vanno trattati in ogni caso, che le aperture vengano abolite o meno.
Aggiungo che all'epoca in cui è stato deciso tale cambiamento nessuno (tra chi lo ha effettivamente messo in piedi) si è domandato o ha domandato a qualcuno:
siamo sicuri di voler dare un prezzo anche al tempo libero/dedicato alla famiglia?
...non ricordo di nessun dibattito in tal senso...
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edotto
Errato, chi lavora nel commercio spesso fa 7/7, magari non a giornata piena ma comunque presente in azienda.
In un mondo perfetto le aziende sarebbero tutte organizzate con orari decenti e forza lavoro produttiva.
Purtroppo, non è così.
guardate che il mondo perfetto esiste
basta scavalcare le alpi in direzione nord-nord est e non parlo solo di grandi gruppi ma anche di piccole e medie realta'
cazzarola pure il fish and chips a conduzione familiare ha gente a turni,va in una patatineria da roma scender giu e vedi che 7 su 7 ci stanno sempre le solite facce a farsi il culo
mo dimmi tu il problema dove risiede
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costo del lavoro esagerato, economia a rotoli, mentalità media italiana.
ma tutto questo è indipendente dalle aperture domenicali, sono discorsi differenti.
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navigator
Mia moglie lavora la domenica...nel mio caso specifico familiare non é sicuramente una cosa comoda, ci impedisce la godibilitá del fine settimana. Molti colleghi di mia moglie però lavorano volentieri quei giorni. Ogni caso é a se, chi preferisce la mattina chi la sera chi i giorni festivi anche perchè vengono pagati meglio. Posso assicurare che in questi grossi centri é praticamente impossibile che non vengano rispettati i contratti, festivitá, permessi o quant'altro. Se rispetto a 15 anni i grossi centri commerciali rimangono aperti piú giorni non é garantito dalla forza lavoro interna redistribuita all'interno del supermercato o con un aumento delle ore, gli ipermercati hanno tutti aumentato i giorni lavorativi con i festivi e tutti diminuito il personale dipendente assunto... come? semplicemente con gli iterinali pagati molto meno senza i diritti del contratto C.N. che chiamano per coprire le fasce mancanti come e quanto vogliono. Incredibile ma molti di questi centri hanno personale in mobilitá e interinali per coprire le ore dei turni lasciate dal personale in mobilitá...non assumono più nessuno da tempo.
Che poi girovagare mangiando pizzette per un centro commerciale tutta la domenica sia una abitudine non proprio edificante rispetto ad altre attivitá é un discorso discusso e ridiscusso... peró ognuno é libero di fare quello che vuole.
Lo vedi per primo tu che è una stortura tutta a discapito dei dipendenti, mobilità e interinali... non va bene. E questo è dovuto (a mio avviso) a leggi che si accavallano fra loro, si sovrappongono e fanno si che si possano "interpretare" a piacimento di chi ha il coltello dalla parte del manico.
Come hai detto i grossi centri difficilmente non rispetta il CCN, ma per farlo attuano tutti gli escamotage possibili. Non credo che ci sia qualcuno fra noi che lo potrebbe trovare giusto e/o sensato. Ma davvero la cosa si risolverebbe con le chiusure Domenicali?
Ripeto e chiarifico: fosse per me i centri commerciali non avrebbero molta ragione d'esistere, è anche appurato che normalmente ammazzano le economie locali, nel raggio di parecchi Km dalla loro sede. Ma sono per tanti aspetti oggettivamente comodi.
Citazione:
Originariamente Scritto da
streetTux
non è vero, non è scemato alcun diritto.
i giorni di riposo ci sono, ci mancherebbe.
la questione non è sui diritti, non ne vengono toccati a causa delle aperture.
no, non è possibile.
è una questione strutturale, come non si può prendere come esempio sanità e ordine pubblico per ragioni altrettanto fisiologiche.
da che mondo è mondo, le attività di intrattenimento/ludiche si svolgono al weekend.
calcio, motogp, f1 e via dicendo quando si svolgono?
i ristoranti quando fanno i maggiori introiti?
è così da sempre e così sempre sarà, è normale.
è chiaro che c'è un'eccezionalità e andarne a discapito significherebbe andare a discapito del mestiere stesso.
non si può mettere tutto sullo stesso piano con un ragionamento "o tutti o nessuno", altrimenti non si finisce più (una tassazione unica ti garberebbe?).
ne sei sicuro?
perché invece è proprio ciò che è successo.
tu ragioni dicendo che se eserciti 80 ore invece che 40 lavori il doppio, invece non è così perché la domanda non raddoppia, il carico è il medesimo.
si è spalmato il personale perché si è spalmato il carico.
inoltre esistono gli straordinari.
le varie irregolarità (paghe fuori busta e via dicendo) esistevano pure prima, qualcosa meno per via delle coperture dei turni ora necessarie, ma sono discorsi diversi.
ripeto, a mio avviso si sta ragionando in modo inverso.
la domanda è: perché sono state fatte le aperture domenicali? per aumentare il lavoro e le vendite.
ha funzionato? no.
sono aumentate le uscite? sì.
a questo punto la domanda è: perché non fare un passo indietro?
questo, a mio avviso, è il nocciolo della questione.
i diritti sul lavoro e il costo dello stesso (esagerato) sono un'altra cosa (doverosa) ma vanno trattati in ogni caso, che le aperture vengano abolite o meno.
Spé... ti contraddici indirettamente nel tuo stesso post, prima dici che i diritti non son scemati, poi più sotto consideri il carico di lavoro e non l'orario di lavoro, quindi è come se considerassi il lavoratore a cottimo. Mi dispiace anche constatare che "non sleghi il cane dalla colonna", ovvero il tuo pensiero descritto in questo post, rimane legato al come è sempre stato è normale che continui ad essere, mentre invece non è esattamente così. Oltre all'evoluzione obbligata dall'avanzamento tecnologico che fa si che i mestieri cambino anche abbastanza velocemente, c'è anche l'evoluzione culturale (direi involuzione in questi ultimi anni).
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non lo considero a cottimo, ne giustifico l'esistenza.
vediamo di capirci con un esempio pratico:
se il negozio MediaTux è aperto per 60 ore a settimana, vende 100 e ha 8 dipendenti, non è che se apre per 120 ore a settimana vende 200, quindi i dipendenti saranno sempre 8.
cerchiamo di focalizzarci sul tema: sono state create le aperture domenicali per aumentare posti di lavoro e introiti? è stato così? no.
non vedo granché di "evoluzione culturale" in tutto questo, qualsiasi sia la direzione.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
streetTux
non lo considero a cottimo, ne giustifico l'esistenza.
vediamo di capirci con un esempio pratico:
se il negozio MediaTux è aperto per 60 ore a settimana, vende 100 e ha 8 dipendenti, non è che se apre per 120 ore a settimana vende 200, quindi i dipendenti saranno sempre 8.
cerchiamo di focalizzarci sul tema: sono state create le aperture domenicali per aumentare posti di lavoro e introiti? è stato così? no.
non vedo granché di "evoluzione culturale" in tutto questo, qualsiasi sia la direzione.
In tutto questo mettici un potere di acquisto che in Italia è quello che è...
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Infatti io per primo ho detto involuzione.
Comunque mi ripeto, hai una concezione del sistema lavoro abbastanza sballata, tu vieni pagato a ore che fai o a quantità di oggetti che produci/compiti che svolgi/prodotti che vendi? Perché nel primo caso è il tipo di conteggio che generalmente è previsto nei contratti di lavoro attuali, nel secondo caso è lavoro a cottimo, cosa che mi pare dovremmo aver superato svariati anni fa.
Se ti servono 4 persone a turno per tenere aperto il negozio, una al banco dei salumi, una alla cassa, una al magazzino e una al servizio clienti, e queste persone lavorano otto ore al giorno, 6 giorni alla settimana perché almeno 1 giorno di riposo lo dovranno fare, il giorno in più alle settimana chi li copre i turni pincopanco? O fai fare più ore ai tuoi dipendenti esistenti o assumi altro personale. Ma se una legge ben fatta e sensata ti obbligasse a non toccare i contratti in essere se vuoi aumentare le ore di apertura, devi assumere altro personale o nel negozio a lavorare ci stai te che sei il titolare vita natural durante...
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Citazione:
Originariamente Scritto da
FraVet
Lo vedi per primo tu che è una stortura tutta a discapito dei dipendenti, mobilità e interinali... non va bene. E questo è dovuto (a mio avviso) a leggi che si accavallano fra loro, si sovrappongono e fanno si che si possano "interpretare" a piacimento di chi ha il coltello dalla parte del manico.
Come hai detto i grossi centri difficilmente non rispetta il CCN, ma per farlo attuano tutti gli escamotage possibili. Non credo che ci sia qualcuno fra noi che lo potrebbe trovare giusto e/o sensato. Ma davvero la cosa si risolverebbe con le chiusure Domenicali?
Ripeto e chiarifico: fosse per me i centri commerciali non avrebbero molta ragione d'esistere, è anche appurato che normalmente ammazzano le economie locali, nel raggio di parecchi Km dalla loro sede. Ma sono per tanti aspetti oggettivamente comodi.
se parliami di storture di questi grossi centri commerciali sicuramente non finiscono con i dipendenti... se uno sa come funziona la gestione fornitori e il mondo che gli sta dietro ci sono situazioni veramente inverosimili. Con l'azzeramento poi dei piccoli suprmercati oramai fanno tutto quello che vogliono.
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i turni vengono coperti dalla distribuzione delle ore.
una realtà piccola come quella usata da te come esempio, se non è una struttura familiare, ha (o meglio ha già avuto) un esito: muore.
perché non può coprire il settimo giorno, dato che forza lavoro in più non può permettersela (gli introiti sono i medesimi), e quindi perde la clientela della domenica (e relative entrate) che va nei punti vendita aperti.
comunque mettiamo che non sia così.
dove sono tutti i nuovi assunti derivati dall'apertura del settimo giorno?