su questo non posso che quotarti, peggio comunque quando siamo in auto, li è ancora più facile stenderli :coool:
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Comunque, sia ben chiaro, in tutti gli sport impera il doping!
E' più condannabile uno sport come il ciclismo, dove faticano tanto, guadagnando relativamente poco, e saltano fuori i casi di doping oppure uno come il calcio dove fatica ne fanno pochina, al confronto, guadagnano uno sproposito e, al massimo, si parla di cannabis......MAH!
Ridicolo Riccò! :dry: ..speriamo (invano) si siano sbagliati!
che eroe di no altri
se devo superare le mie possibilità fisiche con l'aiuto di farmaci o tecniche dopanti smetterei.
se lo facessi comunque (per assurdo) sarei consapevole di correre dei rischi professionali e fisici,di conseguenza facciano quello che vogliono che tanto non mi fanno ne entusiarmare quando vincono ne pena quando muoiono
Premetto che non seguo gli sport, aborro il calcio ed il ciclismo e preferisco concedermi ogni tanto qualche set a tennis piuttosto che mettermi a tifare Vale quando c'è la motoGP.
Il problema, di qualsivoglia disciplina si tratti, è che ormai di "sport" e di "agonismo" s'è persa ogni traccia.
C'è solo il PROFESSIONISMO, sul cui altare prestazionale si sacrifica tutto... salute, dignità, famiglia... per non dire la libertà, viste le ormai frequentissime conseguenze penali.
Sei bravo, ma non basta per essere monetizzato quindi ti bombi per risultare visibile agli scopritori di talenti.
Lo sei diventato un pò di più ma lo sono diventati anche gli altri, quindi anche se hai la tua bella casacchina sai che basta poco per non beccar più pecunia e devi per forza bombarti se vuoi pagare il mutuo.
Sei un campione e ti strapagano ma a questi livelli devi pagare tutto il tuo entourage, i pubblicitari, la cagnotte al team e naturalmente monetizzare il silenzio del medico che ti "fa il servizietto"... e pertanto devi continuare a bombarti come una bestia.
E' chiaro che in quest'ottica del "rialzo" anche un intossicato DOC come il Pantani passerà sempre nell'inconscio collettivo come quel "povero ragazzo, stritolato da un mondo troppo più grande di lui"...
Non si può correggere questo punto di vista perchè in fondo è reale.
"Loro" non possono evitare di bombarsi, è il prezzo da pagare per fare il salto da "amatori" a "professionisti", da "gregari" a "capitani", da "atleti" a "superuomini", da "uomini coraggiosi" a "macchine da soldi".
Non si tornerà indietro, ed il peggio sarà sempre appena avanti all'ultimo passo appena fatto, però sarebbe bello che nel ciclismo come in tutti gli altri sport di grande presa popolare il profitto tornasse ad essere visto come un frutto del lavoro e della dedizione di cuori e menti, e non più come il fine volgare a cui sacrificare tutto, anche la propria debolezza
Altrimenti, questa lista di ignominosi annunci di "fine carriera" non terminerà mai.
argomento molto delicato...il doping...
la scienza farmaceutica ha compiuto passi da gigante...pur partendo da buoni principi,proprio per aiutare a diminuire i tempi di recupero dagli infortuni,gli stessi prodotti fungono bene da "sovralimentatori" del corpo umano...e alla fine è proprio questo uso che finanzia la ricerca...
purtroppo il professionismo ha come piaga il fatto che per vincere (= soldi) valga tutto...o quasi...anche il barare sulle proprie prestazioni ha oramai un peso rilevante in quasi tutti gli sport,perchè con i contratti di oggi,se non gareggi non guadagni...e se non vinci,guadagni poco...
oramai la cultura dello sport moderno,predilige una rapida ma fruttosa carriera sportiva,rispetto ad una lunga ma onorata performance nel tempo...tant'è che la vita media di uno sportivo si è abbassata parecchio ed inizia molto prima rispetto ad una volta.
il vero dilettante,non esiste più...anche perchè non ha speranza nel confronto con chi si spaccia per tale,ma santifica ogni sua azione (anche illecita) al raggiungimento dello scopo...per vincere...
a questo punto sono anch'io propenso a creare una categoria "open" dove tutto è lecito...con tutti gli annessi e connessi...
tanto,allo stato attuale delle cose,la lotta al doping è impari...e può colpire solo pochi atleti...magari denunciati dai rivali...oppure finire in casi clamorosi come quello di Haga che ha perso un mondiale superbike per essersi curato un raffreddore con un medicinale contenente efredrina...come se ne avesse bisogno per vincere...
non credo che nemmeno uno come Armstrong...dopo quello che ha passato,sia stato in grado di vincere Tour de France a ripetizione senza l'aiuto del doping...