Originariamente Scritto da
Warsteiner
E' normale, chi ha poca esperienza di guida con motociclette potenti e ruvide, chi ha sempre comprato giapponesi superaffabili anche quando hanno 280 cv si ritroverà a casa su questa moto, ma gli altri, già solo a vedere le finiture e la linea che sembra quella di un bidet della Ideal Standard (il colore bianco poi aiuto in tal senso) hanno la nausea, guidandola poi smentiscono ogni loro dubbio.
Non tutti hanno le conoscenze per valutare appieno la differenza, prestazionale ed economica, fra due modi diversi di realizzare un particolare come una piastra di sterzo, un forcellone, una pedana poggiapiedi, una boccola del telaio, ma anche una semplice vite, quindi è normale che ci siano persone che comprano le moto giapponesi pensando di avere mezzi con ottime rifiniture solo per via delle carenature lucenti, dei fari a led e delle strumentazioni fotoniche, mentre altre gente guardandole si mette a ridere.
Non tutti hanno il pelo e la tecnica per guidare (o derivante dall'aver guidato per anni) moto difficili, ruvide ed esigenti come le varie sportivone e supernaked italiane, quindi è ovvio che c'è chi sale su una Morini Corsaro e dopo un chilometro scende perché non riesce ad aprire metà gas né fare una curva senza essere in balia della moto, così come altri salgono su tale CB1000 e dopo un chilometro scendono perché sembra loro di guidare uno scooter elettrico.
Alla fine è normale quindi avere pareri opposti su una motocicletta simile.
E' come per le sportive, io guardo una Suzuki GSX-R 600 ed al confronto con la mia Daytona 675 mi sembra realizzata in un cantiere edile, la guido e per quanto sia veloce non mi trasmette nulla, mentre altri vedono la mia Daytona poco rifinita perché non ha lo scarico basso e le frecce integrate nel codone e dopo averla guidata scendono insoddisfatti perché è dura, legnosa, poco comunicativa.