Ho deciso di "pistolare" la Bonnie

Ciao ragazzi,

sono piacevolmente stupito dalla vostra calorosa accoglienza. Vi ringrazio ancora.

Ringrazio anche chi mi ha definito un artista (non mi ritengo tale, anche per rispetto a chi, nella famiglia, in passato un artista lo è stato per davvero) ma non mi sogno neppure di dubitare della sincerità di chi mi rivolge simili apprezzamenti, solo vi pregherei di non esagerare coi complimenti.

La mia Patty infatti dice che già così, che mi considero (senza falsa modestia) bravino, sono nell'ordine : " Pignolo, spaccapalle e- quando sono in fase "creativa"- talmente adrenalinico da risultare intollerante con te stesso e con gli altri"".

E' bello sapere che qualcuno ti vuole bene e quindi ti apprezza come sei, eh?

Scherzi a parte, prima di andare a letto vi racconto cosa abbiamo combinato negli ultimi due giorni ad una povera Bonnie io e quell'altro matto del Marcello (Cello per gli amici).
Nel giro di poche ore, la poveretta è stata smontata fino all'ultimo bullone: ogni parte del telaio, delle sospensioni e sopratutto del motore è stata esaminata, misurata e nella maggior parte dei casi persino pesata,alla
ricerca maniacale di ogni possibile miglioramento prestazionale, meccanico o anche solamente estetico...

Abbiamo preso pagine e pagine di appunti, segnato pezzi e scattato qualche centinaia di foto con la digitale.

Il brainstorming è durato fino a notte inoltrata, poi quando ci siamo salutati, ognuno di noi due è andato a casa, ma evidentemente il cervello di entrambi ha continuato a macinare ...io mi sono coricato alle 03.00 passate e mi sa che lui ha fatto lo stesso, perchè stamattina non erano ancora le otto quando ci siamo trovati davanti al portone dell'officina.

Buttata già una tazza di caffè fumante (c'erano appena 6-7° C ) le prime parole che abbiamo pronunciato sono state: "Io comincerei ad alleggerire e lucidare "tutto quello che c'è dentro".
Tanto per fare un esempio: un pezzo in moto alterno,anche se viene solo lucidato, oltre che bello risulta anche meno incline alla formazione di micro-cricche sotto stress...quindi ognuno si è preso il suo bel pezzo e si è messo al lavoro.

Anche la testata ha ricevuto la sua bella dose di attenzioni: i condotti della fusione originale, per usare un eufemismo sono apparsi discretamente grezzi, come del resto era lecito aspettarsi da un prodotto industriale (curato fin che vuoi ma pur sempre soggetto ad economie inevitabili nella produzione di serie) per cui, una volta completati i rilevamenti dimensionali (e i relativi calcoli) ci prendemo due o tre giorni della prossima settimana per riprofilarli e rifinirli come si conviene ad una vera " special".

Niente di drammatico o di eccessivamente radicale: nel caso della Scrambler il nostro principale obiettivo è di rendere il motore un pochino più vivace , ma sopratutto di migliorare la progressione ai regimi intermedi e la risposta alla rapide aperture del gas quando il motore è sottocoppia (punto dolente di molti propulsori "ecologici").

Ben diverso è invece quello che ci proponiamo di fare col Triton sovralimentato che vogliamo completare durante l'inverno ma in questo caso , oltre alle anticipazioni che ho già fatto poco sopra, ora non posso dirvi di più.

Ora sono piuttosto in coma ma appena possibile mando qualche foto del Bonnie scomposto ai minimi termini a Christian o a Jellyrogers.

Buona notte.
Fabrizio

noi non ti vogliamo bene....





































































NOI TI AMIAMO!
:wub:

Guardate che sono anche io "robustello" come il vecchio Teutul...

e in quanto a caratteraccio, quando mi girano per qualche motivo (serio)...
beh, non mi metto certo a prendere le porte a colpi d'ascia come fa lui (per scena, perchè quella è tutta "fiction") ma vi assicuro che diverse persone hanno visto pezzi anche di una certa consistenza sbagliati da un fornitore o che non volevano venire come dicevo io...volare fuori dalla finestra passando attraverso il vetro!

Poi quando scrivo, se l'argomento mi interessa, mi dilungo troppo.

Al sabato non mi faccio la barba quasi mai e quando uno (meglio una) mi bacia perciò pungo.

Se uno arriva in officina con una sella con le frange, capace che gliele taglio...se non l'ha già fatto Patty (giuro).

Se uno mi sta sulle palle, mi riesce difficile non farglielo capire.

Per me, una stretta di mano vale più di dieci contratti.



Poi, per il resto, non sono poi un "ragazzo" così cattivo come sembro.

(Patty e Cello forse vi diranno cose tremende, ma non dategli retta...)



Un abbraccio.


Fabrizio

Ciao Fabrizio,
vedo solo ora questo post!! Ma come sono riuscito a perdermelo??? Sarà l'età, si perchè tu nei miei confronti sei un ragazzino, ne ho 5 di piu' e anche se gli acciacchi fanno di tutto per ricordarmelo, lotto quotidianamente con il bambino che c'è in me e che non vuole saperne di tranquilizzarsi un attimo, la moto è stata la prima e la piu' forte delle mie passioni ed è per questo (torno in topic) che leggere di "gente" con la tua passione non fa che onore ad un settore che ormai si è quasi del tutto spersonalizzato!!! Un sacco di officine buone a cambiarti la lampadina o la leva del freno ( e non sempre), ma nessuno che ci metta un po' del suo per ottenere un po' di soddisfazione dal lavoro che fa!!!!

Sei veramente mitico, mi piacerebbe essere piu' vicino alle tue parti, ma sai io sono un montanaro che vive nella terra dei Salassi!! ( lo so che tutta l'Italia è la terra dei SALASSI, ma non intendevo in quel senso:biggrin3:) alla prima occasione passerò sicuramente a salutarti, se poi cìè sempre quell'ombra di rosso e quella fetta di Salado, meglio ancora!!!:biggrin3::biggrin3:
Quando riesci posta qualche foto delle tue nuove realizzazioni, visto che ho la mia Bonnie in garage che aspetta fiduciosa!!!
Con affetto e ammirazione Walter:biggrin3:

ammirazione totale anche da parte mia, non potrò di certo venire su il 15 novembre, ti seguirò su queste pagine.
complimenti ancora, per tutte le moto, ma a me h colpito soprattutto lo scramblerino kawa 400 (sarò strano...) deve essere veramente ganzo.

quella moto è davvero fantastica.....

Ragazzi, è vero che l'Italia è lunga,
ma dov'è finito lo spirito d'avventura dei vecchi motociclisti? :mad:


I nostri padri - e mi rivolgo in particolare a quelli che hanno la mia età o poco meno- una volta andavano da Milano a Taranto su dei trabiccoli 125 a due o quattro tempi sui quali oggi io non mi fiderei ad andare a prendere il giornale al paese vicino.

E su quali strade?...quando andava bene- e in quegli anni "bene" non è che andasse molto spesso- viaggiavano su strade asfaltate, altrimenti polvere, brecciolino, sterrato e cadute- senza contare i colpi di sonno- erano all'ordine del giorno.

Eppure c'era chi filava a oltre 100 di media da un capo all'altro d'Italia,
correndo giorno e notte con Morini, Ducati, MI-VAL, Rumi e compagnia bella che i cento li superavano di poco e solo dopo un bel lancio, pena la perdita di preziosi giri e-complici i rapporti lunghissimi e la scarsa potenza- la necessità di rischiare frenando il meno possibile per almeno tre o quattro curve per riprendere giri e velocità...

il che voleva dire che quei ragazzi, per non rovinarsi la media, filavano a tutta manetta per ore e ore, sotto la pioggia e col buio appena "bucato" da fanali ridicoli, su strade che oggi verrebbero (giustamente) considerate impercorribili.

E ora voi mi dite che dalla Valle d'Aosta o dalla Toscana, con moto, freni, fari,gomme e telai che i ragazzi di allora neppure potevano immaginarsi, non ve la sentite di venire in moto fino a Brescia?

Ditemi che preferite stare con la fidanzata,:rolleyes: ditemi che dovete accorrere al capezzale della zia malata,:blink: che in ufficio vi hanno messo di mezzo e vi tocca andare a lavorare anche il sabato:sick:...ma non venitemi a dire che un viaggio del genere , anche in novembre non ve la sentite di farlo!

Il nostro amico Jon Hicks , per essere qui il 15 partirà da solo dall' Isola di Man con una BSA Lightning del '71 con-ser-va-ta , che frenava 'na sega già da nuova, il cui impianto elettrico farebbe una figura barbina anche su un MBK Booster e con delle vibrazioni che quando superi i 120 all'ora ti fanno uscire le otturazioni dai denti. v:w00t:

Se il motivo per lasciare a casa la moto è la temperatura , posso capirvi: anche se con certi capi tecnici invernali si possono affrontare climi molto rigidi, il grado di sopportazione del freddoe il feeling con la moto quando le gomme non riescono a raggiungere una temperatura ottimale, variano da persona a persona...

ALLORA VENITE IN MACCHINA! POFFARBACCO

.... il vino e i salumi ve li diamo ugualmente, anche se arrivate belli caldi e riposati! ah ah ah

:laugh2::laugh2::laugh2::laugh2::laugh2::laugh2:


(Per la cronaca, mio padre (anni 76) sta litigando com mia madre e mia sorella perchè vuole che loro si arrangino a venire in macchina così lui arriva su con il suo Laverda...)


ad ogni modo ecco l'invito ufficiale, poi voi fate quello che vi pare:

SABATO 15 NOVEMBRE

A PARTIRE DALLE ORE 10.30/11.00 RITROVO PRESSO L'OFFICINA
CLASSIC FARM A BIENNO-BS IN VIA SERALE N.9.
VERSO LE 12.00 CI SPOSTIAMO ALLO SHOWROOM E DOPO UN'OCCHIATA ALLE MOTO INIZIANO I BAGORDI, A BASE DI VINO, CIBI E DOLCI TIPICI DELLA VALLE CAMONICA.

POI QUANDO SAREMO BELLI CALDI (VINO E GRAPPA DA 90° AIUTANO...):w00t:

SI SCOPRE LA nostra TRIUMPH BONNEVILLE SCRAMBLER SPECIAL !

(modificata da cima a fondo ed esposta in anteprima assoluta)


:wub::wub::wub::wub::wub::wub::wub::wub:


e adesso voglio vedere chi rimane a casa......



Ciao
Fabrizio

Pistone.......................mi hai fatto sentire una MERDA:cry:ma hai detto solo la cruda verita', non potro' venire lo stesso ma la mia stima nei tuoi confronti e' solo triplicata; e ti posso garantire (anche per me una stretta di mano, reale o virtuale vale piu' dei contanti) che verro' a trovarti!!:icon_allah:

Azz, magari fossero i Km o il freddo, Per la barba di mille balene!!! Ma è una simpatica ernia cervicale che da un po' di giorni mi sta a ricordà che i 20 anni se ne sono andati da un pezzo!!!!!!:biggrin3::biggrin3::biggrin3:

Oddio, non volevo far sentire nessuno una merda

Il mio voleva essere solamente un invito un pò più energico del solito, giusto per smuovere i più pigri, davvero.

Del resto pure io, quando le giunture iniziano a risentire della ruggine invernale, o i postumi dei politraumi da incidenti si fanno più insistenti, ammetto di preferire alla sella dura e fredda il caldo abitacolo del furgone,il sedile molleggiato e il lettore CD, e anche la rassicurante presenza del GPS (anche se a volte la signorina che ci sta dentro ti manda nei campi o parla con accento rumeno...)
ma poi capita sempre di tirare su la moto per evitare il traffico.

E allora , come per magia, ti senti l'uomo più felice e fortunato del mondo (o più idiota, dipende dai punti di vista...eh eh ) anche se piove a dirotto.


L'altro giorno, ad esempio, Patty era andata dalla parrucchiera dimenticandosi di avere in tasca la fotocamera digitale in dotazione all'officina

...mannaggia, proprio mentre io e Cello eravamo impegnati in uno smontaggio durante il quale qualche foto ci sarebbe stata molto utile.

Il negozio della sua amica si trovava in una parte del paese dove le strade più che altro sono vicoli angusti nei quali il mio furgone non passerebbe neppure a spingerlo da dietro con una ruspa (n.d.A. : io non possiedo l'auto: o viaggio in moto o col furgone ..con sopra una moto).

A questo punto, confidando in una momentanea schiarita dopo un furioso temporale, mi infilo un giubbino senza maniche e un casco jet ed inforco una delle mie moto che si trovava più vicino all'uscita: il mio lento ma infaticabile Falcone 500 ex Carabinieri.

Nonostante fosse fermo da mesi, il pacioso monocilindrico parte al primo colpo e con un occhio al cielo minaccioso mi avvio in direzione del paese dove si trova il negozio della parrucchiera (ma non poteva aprirlo un pò meno lontano?)

Ovviamente, dopo qualche chilometro inizia a piovere.

Mi fermo? Neppure a parlarne, tanto ormai sono bagnato e poi ho bisogno quella maledetta fotocamera, per cui faccio buon viso a cattivo gioco...

Le gommine strette del Falcone sul bagnato non rischiano certo l'acquaplaning e con 26 cavalli il rischio di far patinare la ruota in accelerazione è davvero remoto.
Anche la frenata, che sull'asciutto è a dir poco "lunghetta", quando l'aderenza è scarsa funziona come un primitivo ma efficace ABS...

Curva dopo curva, tornano a galla quegli automatismi che si perdono evitando di uscire in moto col brutto tempo.
L'azione sui comandi diventa più dolce, le traiettorie più raccordate e alla fine-anche guidando questo "rataplan" con il rapporto peso-potenza di una Fiat 127 "Rustica" -ti accorgi che l'andatura non è neppure di quelle tanto lente.

(Saranno gli anni di gare in salita o la demenza senile che altera la percezione del pericolo?)

Ma guarda quello scemo, che fila in moto sotto la pioggia con un sorriso ebete stampato sulla faccia, e fischietta pure!


Insomma, alla fine quando sono entrato (insieme ad una considerevole quantità d'acqua che colava dai miei indumenti zuppi) nel negozio, ero felice come un bambino, e tornando indietro lo ero ancora di più.


Coff-coff....tosse (ma quello è un prezzo che si paga volentieri)



Un salutone a tutti.

Fabrizio