Originariamente Scritto da
Warsteiner
Scusate, ma come si può paragonare il prezzo della Daytona 675 (ed in genere di ogni moto europea) a quello delle altre supersport giapponesi?
Loro con la politica del rinnovamento continuo sviluppano nuovi modelli in continuazione, aggiornano, modificano e cambiano anche radicalmente una motocicletta dopo due anni perché in questo modo vendono un prodotto sempre nuovo, sempre appetibile sul mercato e non pagano affatto gli oneri che comporta studiare e industrializzare una nuova motocicletta.
Triumph, così come ogni casa motociclistica europea, non può fare questo, perché non ha le risorse economiche necessarie per avviare un ciclo di vita di questo tipo e poi autosostenersi, non può farlo perché non ha nemmeno i mezzi tecnici necessari per costruire migliaia di motociclette al giorno, quindi deve proporre motociclette che siano longeve sul mercato ed ogni aggiornamento comporta un grande onere, perché frutto di nuovi studi e non di uno sviluppo continuo avviato un decennio fa.
Anche Ducati, fra l'altro, le nuove 1198 le fa pagare 1000 euro in più rispetto alle 1098, proprio come Triumph fa pagare 1000 euro in più la sua nuova Daytona 675, e queste due case hanno una cosa in comune che forse le persone che tengono vivo il mercato comprando le Z750 o le CBR non arrivano a comprendere fino in fondo: Ducati e Triumph sognano, progettano, inventano e realizzano motociclette E BASTA, fanno questo e tengono fede a questo voto proponendo agli appassionati dei rispettivi marchi tutto un mondo che ruota attorno all'icona storica e contemporanea del blasone che li contraddistingue.
Sapete cosa fanno le case giapponesi? Costruiscono in paesi economicamente sottosviluppati milioni e milioni di ciclomotori e motorette scassate per poi rivenderle in questi stessi paesi come mezzi principali di trasporto, e poi nel tempo libero mettono su nuovi impianti e gruppi di studio con le rendite di tale mercato povero per vendere le belle motorone supertecnologiche superlucidate supercolorate nei paesi più ricchi, dove la motocicletta è una passione e non una necessità utilitaria.
Questo giochino comunque inizia pian piano a far pagare il conto, ed infatti sia Honda che Yamaha stanno introducendo motociclette fatte per durare più di due anni, e ben più costose di quelle che le hanno precedute (nuova R1, ad esempio).
Voi fate come vi pare, io ho comprato una moto (e me la terrò ben stretta) fatta da motociclisti per dei motociclisti, e non abdicherò a questa mia passione perché il mercante straniero mi vende la sua plasticaccia ad un paio di migliaia di euro in meno: parlassi della macchina che devo usare tutti i giorni ok, bado al sodo e poco mi frega di quello che è, ma su una motocicletta sportiva che compro e guido spinto dalla mia più grande passione col cazzo, voglio una moto fatta da motociclisti che fanno solo moto e non un bel prodotto ottimamente industrializzato che è nato per più della sua metà da studi pubblicitari e per l'altra parte da una sottile arte del risparmio nascosto.
Ognuno è libero di comprare quello che vuole, se tu Dave90 non cogli l'evidente differenza che c'è fra una Daytona 675 e qualsiasi altra sportiva giapponese beh, sono contento per te che risparmierai dei soldi.