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Iran:
Citazione:
Pena di morte per quelli che guidano le proteste contro la rielezione di Mahmud Ahmadinejad e maggiori controlli nei confronti della stampa estera. Questo è ciò che ha chiesto l'ayatollah Ahmad Khatami dal pulpito della preghiera del venerdì all'università di Teheran. Khatami (che non ha nessun legame di parentela con l'ex presidente Mohammed Khatami) è un fedele alleato della Guida suprema e di Ahmadinejad.
:sick::sick::sick::cry::cry::cry::cry:
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faccio il rompiballe come al solito. Proviamo a fantasticare e proviamo a chiederci: dato che siamo tutti d'accordo che la situazione da quelle parti è degenerata, che tipo di contributo potremmo dare noi?
Alle volte parlando con altre persone sento la frase "è vergognoso quello che succede, ma cosa possiamo fare"? dopo un attimo di rabbia mi rendo conto che effettivamente è così. Cosa possiamo fare?
Poi ragionando penso che l'individualismo che la società consumista ci ha imposto, che ha distrutto il concetto di Stato come soggetto che assimila e rispecchia la morale collettiva di un popolo, ci porta ad essere impotenti di fronte a quello che ci accade intorno. Non esistono voci comuni, ma miolioni di piccole voci individuali che di fatto non contano nulla. divide et impera dicevano un tempo, ma in senso geopolitico. Oggi si dividono gli individui tra loro per poterli comandare meglio.
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se associazioni quali emergency richiedono fondi io per quel che posso fare dono....
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Emergency non ha voce politica. Chiaro sarebbe utilissimo dare aiuti umanitari ma Emergency potrebbe restare lì per decenni senza che la situazione cambi. Boh.. francamente non ho molto le idee chiare. PEr un verso mi viene da dire che è giusto che la storia faccia il suo corso in quel paese, ma mi pare un modo come un altro per lavarmene le mani.
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io quel che posso fare è dare aiuto a chi allevia le sofferenze dei civili...
il resto dovrebbero farlo i politici invece di farsi i festini....
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Appunto.. quoto. per quello dicevo che lo Stato ormai è morto.. e non solo per la classe dirigente in sè.. ma proprio per il fatto che non rappresenta più una morale o una volontà comune.
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giorgiorox
paragonare i blackbloc a dei manifestanti per la libertà è come paragonare la merda alla cioccolata
QUOTONE IMMENSO
I manifestanti iraniani sono degli eroi dinanzi a un regime corrotto e brutale e la religione è solo un pretesto per raggiungere qlsiasi scopo in qlsiasi maniera... l'Europa come al solito guarda e non fa un cazzo...
strafelice di non essere andato a votare per un qualcosa che non esiste(europa)
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Nicco81
...Poi ragionando penso che l'individualismo che la società consumista ci ha imposto, che ha distrutto il concetto di Stato come soggetto che assimila e rispecchia la morale collettiva di un popolo, ci porta ad essere impotenti di fronte a quello che ci accade intorno. Non esistono voci comuni, ma miolioni di piccole voci individuali che di fatto non contano nulla. divide et impera dicevano un tempo, ma in senso geopolitico. Oggi si dividono gli individui tra loro per poterli comandare meglio.
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Originariamente Scritto da
Nicco81
...PEr un verso mi viene da dire che è giusto che la storia faccia il suo corso in quel paese, ma mi pare un modo come un altro per lavarmene le mani.
Apprezzo il tuo tentativo di dare una spiegazione sociologica a questa sorta di disagio comune, ma personalmente non credo che si tratti di un problema di individualismo, tanto meno coadiuvato dai canoni imposti dalle società consumiste occidentali.
Tant'è che non vi è intenzione di intervento neppure da paesi di impronta socialista, o teocratica che dir si voglia.
Il punto è che, per adesso, è un problema interno iraniano. E se si partisse dal presupposto che si deve, sempre e comunque, imporre la democrazia con le armi, si dovrebbe attaccare mezzo mondo... improponibile, oltre che sommamente ingiusto. :cry:
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paradise-lost
Perchè in Italia la situazione è migliore?
Ehhh... :blink::wacko::blink:... ?
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Notturno
Come ho linkato ieri in un altro 3D, la violenza nelle piazze non è neppure il rischio più grosso che corrono coloro che manifestano per la libertà, c'è di peggio nell'ombra...:cry:
Hrw, magistrato torturatore interroga gli arrestati
ROMA - In Iran il procuratore capo Said Mortazavi, "implicato in gravi violazioni dei diritti umani", é stato messo a capo delle indagini nei confronti dei leader riformisti arrestati nelle repressioni seguite alle contestate elezioni presidenziali del 12 giugno: è quanto afferma oggi in un comunicato l'organizzazione internazionale per i diritti umani Human Rights Watch (Hrw). "Precedenti ricerche condotte da Human Rights Watch - si legge - vedono Mortazavi implicato in gravi violazioni dei diritti umani, che comprendono la tortura, la detenzione illegale e l'estorsione di false confessioni". Mortazavi, dice Hrw, sarebbe fra l'altro responsabile della morte in carcere nel 2003 della giornalista irano-canadese Zahra Kazemi. "L'Iran - scrive Hrw, citando Sarah Leah Whitson, direttrice dell'organizzazione per il Medio Oriente e il l'Africa del nord - è nel mezzo di una repressione violenta e arbitraria nei confronti dei riformisti manifestanti che ha già provocato diverse morti e migliaia di arresti" e "il ruolo di Mortazavi nella repressione fa presagire che le autorità stiano preparando accuse false contro gli oppositori". Hrw afferma che nell'aprile del 2000 Mortazavi, allora giudice della sezione 1410 del tribunale, diresse la repressione contro il "crescente dissenso in Iran", ordinando la chiusura di oltre 100 giornali; che nel giugno 2003 la fotogiornalista irano-canadese Kazemi morì mentre si trovava in custodia di uomini della sicurezza da lui coordinati. "Legali della sua famiglia - scrive Hrw - hanno affermato che il suo corpo presentava segni di torture, fra cui percosse alla testa, e che Mortazavi partecipò direttamente al suo interrogatorio". Secondo l'associazione umanitaria, inoltre, Mortazavi nel 2004 organizzò l'arresto arbitrario di oltre 20 fra blogger e giornalisti che furono detenuti in prigioni segrete e fu coinvolto in abusi perpetrati nei loro confronti. Hrw afferma inoltre, sulla base della testimonianza di parenti, che "diversi detenuti vengono tenuti in isolamento, senza accesso ai loro legali o familiari, senza accuse formali". Oltre a 457 manifestanti, secondo Hrw, le autorità iraniane hanno continuato ad arrestare "eminenti politici e religiosi riformatori, leader degli studenti, giornalisti e blogger locali, dirigenti di partiti riformisti, avvocati dei diritti umani e attivisti". Molte delle persone detenute, aggiunge, sono "importanti strateghi e promotori della campagna elettorale dei candidati presidenziali riformisti". "Il ruolo preminente di Said Mortazavi nella repressione a Teheran dovrebbe far scattare il campanello d'allarme in chiunque conosca i suoi precedenti", conclude Whitson nella nota.
ANSA.it - Hrw, magistrato torturatore interroga gli arrestati
Ha imparato il mestiere dagli statunitensi, loro sì che ci sanno fare!
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Originariamente Scritto da
D74
per fortuna il web c'è.....mai come in questi casi i canali alternativi riescono a far filtrare notizie, senza sarebbe calato il silenzio del regime!
Mi dispiace aggiungere che purtroppo La Repubblica non sia il massimo dell'oggettività per alcune situazioni mondiali, quindi spero che il racconto non venga né influenzato né rimaneggiato
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il silenzio imposto dal reggime inizia a tappare la bocca al web..... in Iran sono bloccati youtube e molti blog ect....