almeno il casco è per fortuna diventata un'abitudine, però basta vedere quanti oggi viaggiano in magliettina e pantaloncini....
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concordo
ci sono due strade per assumere comportamenti più appropriati ai nostri scopi
quello legislativo che c' impone per obbligo un determinato comportamento ma che è lettera morta in quanto incentiva all'irresponsabilità e alla schiavitù, e la natura consuetudinaria che deriva dalle idee dalla cultura e dalla forza di una società civile libera dal potere politico
SIGNORI STIAMO TRASCURANDO UN ASPETTO FONDAMENTALE. LA LIBERTA' PERSONALE E' SACRA ED INVIOLABILE FINQUANDO NON SI LEDE LA LIBERTA' ALTRUI. dETTO QUESTO L'OBBLIGO DEL CASCO E DELLE CINTURE E' ASSOLUTAMENTE UN SOPRUSO. POI, CHE TUTTI (O QUASI TUTTI) SAPPIAMO CHE SONO INDISPENSABILI è UN'ALTRA COSA.
Queste tre frasi fanno a cazzotti ognuna con tutte le altre.
La prima è vera finchè non mi farai pagare le cure che ti dovranno dare se batti la zucca e non portavi il casco.
L'obbligo è un sopruso finchè qualcuno pensa che lo sia. Tutti col casco, e sia l'obbligo che il sopruso possono pure sparire....
E' evidente dal numero di infortunati che NON tutti sappiamo dell'indispensabilità del vestirsi come si deve. Da qui la necessità del "sopruso", e nemmeno varrebbe la tesi: vai pure senza, se cadi e ti fai male paghi coi tuoi. Un imbecille nullatenente dovrebbe essere lasciato a terra a crepare?
Beh io credo di essere una persona normalissima, come credo tutti insomma, ho vissuto in diverse parti del mondo, e forse questo mi ha insegnato qualcosa, e credo che chiunque, se messo in una condizione ideale, sia in grado di garantire la propria incolumità, preservare l'altrui e non gravare sulle tasche della comunità..
Concordo sull'utilità di aver girato il mondo, ma ti vedo troppo ottimista sul resto dell'umanità....:biggrin3:
Purtroppo i numeri ci dicono che c'è ben più di un pirla in circolazione......e non mi fermo all'ambito motociclistico.