Nikoniko è riuscito a lievitare di 15 cm. Per 15 sec. Grazie alla preghiera!!
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http://www.youtube.com/watch?v=4kbyN4PoVfw
scusate l'OT :ph34r:
pace all'animadelimort..... ops....
Alta tensione ai funerali ad Albano Laziale.
Calci e pugni al carro funebre.
Nessuno pietas cristiana per un criminale.
Il Prefetto comunque ha «sbloccato» l’ordinanza del sindaco.
Priebke, le esequie in corso ad Albano Calci e pugni al carro funebre - Corriere.it
Sarebbe bello che le Fdo presenti andassero a spezzare le braccia di quelli che fanno i saluti romani.. fino a che non rimane purè..
I grillini hanno già chiesto la testa del Prefetto.
Priebke:M5S, si dimetta Prefetto di Roma - Top News - ANSA.it
Strano!!
Inviato dal mio LT18i con Tapatalk 2
se avanzano energie ce ne sono altri 600 e rotti da prendere a calci :biggrin3:
ma ancora non l'hanno finita con sta pagliacciata? adesso è arrivato pure cecchevara?
io preferivo che rimaneva vivo ancora dieci anni ma con il mal di denti e con una badante che, oltre che a puzzarli l'alito, le ascelle e i piedi, sganciava quotidianamente dei sonori quanto pestilenziali peti :oook:
La Stampa - Il nazista dove lo metto?
Il nazista dove lo metto?
massimo gramellini
Persone banali avrebbero celebrato i funerali di Priebke di soppiatto, nella cappella dell’ospedale in cui era stata composta la salma della SS centenaria. Avrebbero cremato il cadavere, disperse le ceneri in mare, come gli americani fecero con quelle di Bin Laden, e resa pubblica la notizia a cose fatte. Ma in Italia le persone banali si trovano esiliate in tinello davanti a un bicchiere di analgesico. Le stanze delle decisioni pullulano di creature originali che disprezzano la noiosa legge di causa ed effetto, in base alla quale il modo migliore per disinnescare un barilotto di dinamite non consiste nel bombardarlo. Ecco allora l’avvocato del defunto annunciare urbe et orbi (soprattutto orbi) l’orario e il luogo delle esequie, con sufficiente anticipo per permettere a nazifascisti e partigiani di non mancare all’appuntamento. E appena il sindaco di Albano Laziale, l’unico a essere visitato in tutta la giornata da un attacco di intelligenza, cerca di impedire l’incendiario consesso, viene subito zittito dall’illustre signor prefetto. Si proceda dunque all’arrivo scortato della salma nella chiesa dei padri fascio-lefebvriani riabilitati da Ratzinger, con il contorno inesorabile di risse, minacce, svenimenti, monetine e con il finale surreale di un funerale sospeso per invasione di campo e di una bara che continua a girare per l’Italia in cerca di oblio.
Prima ancora che la decenza, a suggerire di far sparire i resti di Priebke in silenzio era il buonsenso. Ma il buonsenso prevede che qualcuno si prenda la responsabilità di usarlo.
e questo così tanto per fare un po di esercizio della memoria visto che a molti fa comodo dimenticare e lasciare il tutto all'oblio
16 ottobre 1943 − la deportazione degli ebrei di Roma durante l'occupazione nazista
"rispetto per tutti i morti" ... quando una frase non vale nulla... io rispetto di questo morto non lo voglio avere .... perchè lui non ne ha avuto nè per i vivi nè per i morti ... mi spiace non esser di roma, avrei volentieri calciato la bara e sopr. diversi nazisti venuti per il funerale di un uomo tanto immondo ....
complimenti anche ai lefebvriani che hanno puntualizzato che rispetto a Priebke è molto peggio dare la comunione a vladimir luxuria ....
oggi è la giornata della memoria .... oggi.. ieri lo scempio....
"Prima di tutto vennero a prendere gli zingari. E fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei. E stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare. " - Brecht -
Mi dispiace che abbiano preso a calci il mezzo delle pompe funebri. Ammetto le contestazioni ma non danneggiare chi non c'entra.
A parte che l'indifferenza forse sarebbe stata il miglior atto di spregio verso quel relitto del passato.
Prima di tutto è doveroso chiedere scusa a tutti perchè sto sicuramente andando OT.
Inizio col dire che esistono (e sono sempre esistite dai tempi di Erodoto) sempre due storie, quella dei vincitori e quella dei vinti.
E il nazismo è stato un fenomeno di "globalizzazione del male" talmente vasto (ricordiamoci che aveva come "mission" la conquista del mondo) che ha oscurato le nefandezze di altri regimi, che - fortunatamente - sono emerse dopo, ma con colpevole ritardo storiografico. Altro motivo legato al fatto che il nazismo fosse "il male" per antonomasia era legato al discorso razziale, che invece non c'era in altri regimi che si "limitavano" a sbarazzarsi "solo" dei dissidenti; per cui - di fronte all'opinione pubblica - facevano sicuramente più scalpore i lager dove morivano Ebrei innocenti, mentre si sorvolava troppo velocemente sui gulag stalinisti, dove invece morivano prigionieri politici. Il fatto è che tali prigionieri avevano il più delle volte l'unica colpa di essere contrari al regime. Gente che non aveva sicuramente la forza mediatica che poi ebbero (e hanno ancora) gli Ebrei di fronte al mondo intero.
Di Ernesto Guevara si sa praticamente tutto, anche se è realmente difficile (così come accade per i credo religiosi) convincere chi lo vede esclusivamente come eroe romantico rivoluzionario, uomo di grande cultura e sensibilità sociale. Lui è stato SICURAMENTE questo. Ma è stato ANCHE altro. Oggi ci sono delle moderne ricerche storiografiche chiamate Cuba Archive (Cuba Archive: Verdad y Memoria - A Truth and Memory Project - Home) che stanno risalendo a tutte le vittime della rivoluzione cubana. Secondo testimonianze e ricostruzioni storicamente attendibili, il Che fece fucilare sicuramente quattordici dissidenti, in Sierra Maestra, durante la guerriglia contro le forze di Fulgencio Batista (tra il 1957 e il 1958). Dal 1 al 3 gennaio del 1959, appena conquistata la cittadina di Santa Clara, fece uccidere altre 23 persone. Ma soprattutto il Che viene conosciuto per quello che fece nel periodo in cui fu direttore della Cabaña, la più famosa prigione dell'Havana: tra il 3 gennaio e il 26 novembre del 1959 sono attribuite a Guevara ben 164 esecuzioni. Era talmente temuto che gli venne perfino affibbiato il soprannome di "el Carnicero". E questa è storia, che vogliate crederci o no.
Ma mettiamo che non vogliate credere alle testimonianze (raccolte dagli stessi cubani). Basta leggere i suoi diari, per rendersi conto di che uomo fosse. Un uomo che in TUTTI i suoi scritti ha dichiarato testualmente che non può esistere una rivoluzione se non armata (mi viene da pensare a Gandhi e a un certo Gesù di Nazareth - parlo della figura storica e non divina, ovviamente). E' lui stesso che descrive alcune delle sue "esecuzioni", come quella del suo compagno Eutimio Guerra, sospettato di essere un doppiogiochista: "Ho risolto il problema con una pallottola calibro 32 nella tempia destra..." dice il Che. Oppure quando descrive l'esecuzione di un altro commilitone di appena 20 anni, reo di aver rubato del pane.
Oltre a tutte le testimonianze raccolte durante la sua vita e nell'immediato post mortem, si parla anche del "vero" Ernesto Guevara anche negli scritti di Humberto Fontova e Alvaro Vargas Llosa, che attualmente sono due istituzioni per la letteratura sudamericana.
Perfino l'attore cubano Andy Garcia ha avuto modo di dare il suo contributo, anche in una famosa intervista rilasciata a Repubblica (Andy Garcia regista con rabbia "Un film contro Castro e il Che" - Persone - Repubblica.it).
Quindi non è tutto oro ciò che luccica. Ritorno a dire - e ne sono convinto - che non distinguo gli assassini. Anche se dietro gli uni (i nazisti) c'è un'ideologia del tutto sbagliata e dietro gli altri, invece, c'è un'ideologia che posso anche condividere. Ma sono i MODI che fanno la differenza, o le DEGENERAZIONI. Sarebbe come dire che le Brigate Rosse sono degli eroi, perchè (teoricamente) lottano per l'uguaglianza sociale. Io non ci sto.
Adesso si scatenerà il putiferio... Pensa a quanti dovranno buttare le magliette! bahuahuahuhauhauhuahua:laugh2:
Comunque ti quoto! :oook:
ps: siamo a quota 216 morti, però la cifra è incerta.
http://www.cubaarchive.org/downloads/CA08.pdf
non proprio
Olocausto - certamente il genocidio più noto, fu metodicamente condotto dal Regime Nazista tedesco in buona parte dell'Europa prima e durante la seconda guerra mondiale, e portò all'annientamento di 6 milioni di ebrei (oltre la metà degli ebrei in Europa), colpendo anche gruppi etnici Rom e Sinti (i cosiddetti zingari), comunisti, omosessuali, prigionieri di guerra, malati di mente, Testimoni di Geova, Russi, Polacchi e altri Slavi, per un totale di vittime stimabile tra 13 e 20 milioni. Le forze armate della Germania nazista compirono sistematicamente massacri di civili in Polonia ed in Russia volti alla eliminazione delle classi intellettuali degli slavi e alla riduzione del loro numero complessivo nei territori orientali che dovevano divenire terreno di colonizzazione germanica. La cifra delle vittime solo nei territori occupati in Unione Sovietica ammonta a circa 27 milioni. In Italia, i nazisti, appoggiati dalle milizie fasciste italiane, deportarono e uccisero circa 7.000 ebrei italiani.
Secondo genocidio armeno - negli anni 1915-1916, il governo turco, guidato dai Giovani Turchi, condusse deportazioni ed eliminazioni sistematiche della minoranza armena. Il numero di morti è molto incerto e valutato da 200.000 a oltre 2 milioni; la cifra più accettata è di 1.500.000. È possibile identificare una prima fase del genocidio nei massacri hamidiani, che negli anni 1896-1897 fecero da 80.000 a 300.000 vittime.
Vittime del massacro riesumate dai tedeschi nel 1943
Unione Sovietica - durante il regime bolscevico e lo stalinismo, furono compiuti gravi massacri.
Holodomor - nel 1932, il popolo ucraino fu sterminato per carestia indotta; il numero di vittime è molto incerto e varia da 1,5 a 10 milioni. Diverse parti (fra cui l'Ucraina, l'Italia e gli USA) riconoscono l'Holodomor come genocidio a causa dell'aggressione specifica del popolo ucraino volta a spezzarne le aspirazioni indipendentiste.
I Kulaki furono deportati a milioni in Siberia e nei gulag e si stima che circa 600.000 (un terzo)[10] morì o fu ucciso. Nonostante esistano diversi elementi a favore (eliminazione dei Kulak in quanto tali, azione unilaterale e pianificata burocraticamente), lo sterminio dei kulaki non può essere definito genocidio a causa dell'incertezza e della variabilità con cui le vittime venivano classificate come Kulaki, e a causa del fatto che l'eliminazione non era considerata un fine ma un mezzo. Per motivi analoghi (non un fine ma un mezzo), anche la deportazione di milioni di persone appartenenti a diversi gruppi etnici (soprattutto ai confini dell'URSS), che ha prodotto centinaia di migliaia di vittime, non può essere definita genocidio. Analogamente, le "purghe" del partito e le deportazioni nei gulag degli anni trenta, che videro la morte di centinaia di migliaia di prigionieri politici, non possono essere definite genocidio in quanto colpirono un gruppo politico.
Massacro di Katyń - il 22 marzo 2005, il Camera dei deputati della Polonia (parlamento) polacco ha approvato all'unanimità un atto con il quale si richiede alla Russia di classificare il massacro di Katyn come genocidio. Il massacro, infatti, era volto a indebolire la Polonia, in quanto venne eliminata una parte importante dell'intellighentsja polacca, poiché il sistema di coscrizione prevedeva che ogni laureato divenisse un ufficiale della riserva.
Una pulizia etnica era stata tentata anche dalle autorità militari italiane durante la seconda guerra mondiale ai danni degli sloveni nelle zone conquistate in Jugoslavia dall’esercito italiano. L’attuazione di tale progetto portò alla deportazione di circa 35.000 civili sloveni, di cui circa 3.500 persero la vita nei campi di concentramento allestiti a tale scopo dall’esercito italiano[11]. Le istruzioni di attuazione della bonifica etnica venivano impartite, su istruzioni di Benito Mussolini[12], direttamente dal comandante dell’esercito italiano nella provincia di Lubiana generale Mario Roatta[13] e dal comandante dell’XI Corpo d’Armata, generale Mario Robotti[14].
Italia - Il massacro delle foibe ad opera dei partigiani di Tito contro gli italiani in Istria, Venezia Giulia e Dalmazia nel 1943 e nel 1945 viene da taluni considerato genocidio in quanto il fine era quello di far scomparire[senza fonte] la componente italiana da queste due regioni. Il numero delle vittime varia da diecimila a ventimila.
Pulizia etnica ai danni dei serbi durante la seconda guerra mondiale - Durante la seconda guerra mondiale il regime fascista croato organizzò il massacro sistematico delle minoranze etniche (soprattutto serbi, ebrei e zingari) provocando circa mezzo milione di vittime.
Romania - Nicolae Ceauşescu e la moglie furono condannati a morte il 25 dicembre 1989, dopo tre giorni di prigionia, da un "tribunale volante" militare con l'accusa principale di genocidio per la strage di Timişoara[15][16][17] e con l'aggravante di aver condotto la popolazione rumena alla povertà. Successive ricerche giornalistiche mostrarono come il numero dei morti riportato inizialmente dai media (decine di migliaia in Romania di cui diverse migliaia solo a Timisoara), oltre che alcune immagini riprese dalla televisione, fossero in realtà dei falsi, costringendo anche alcuni quotidiani (tra cui Liberation) a scusarsi con i lettori per l'acriticità con cui erano state riportate le notizie.[18][19][20] Al termine della rivoluzione, secondo i dati del ministero della Salute rumeno, i morti saranno 1104 (di cui solo 93 a Timisoara, 20 dei quali avvenuti dopo il giorno della cattura di Ceauşescu) e 3321 i feriti. Complessivamente la maggior parte delle vittime si avranno comunque a Bucarest[21] con 564 morti (di cui 515 dopo il 22 dicembre, data in cui Ceauşescu fu catturato).
Bosnia - la guerra in Jugoslavia, successiva alla proclamazione di indipendenza della Slovenia e della Croazia, provoca 250.000 vittime, due terzi delle quali civili. Nonostante le atrocità caratterizzino tutte le parti belligeanti, solo i dirigenti comunisti serbi si rendono aggressori e colpevoli di pulizia etnica ed alcuni di loro: Ratko Mladic, Radovan Karadzic, Radislav Krstic, Slobodan Milosevic e Momcilo Krajisnik) vengono incriminati di genocidio nei confronti dei musulmani bosniaci. Il 18 dicembre 1992, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite parla di una "politica esecrabile di pulizia etnica che è una forma di genocidio".
Massacro di Srebrenica - nel corso della guerra in Bosnia (1992-1995), la città di Srebrenica venne occupata l'11 luglio 1995 e le truppe serbo-bosniache deportarono e massacrarono la popolazione. Morirono circa 8.000 uomini e ragazzi bosniaci. Il massacro è stato definito come genocidio dal Tribunale Penale Internazionale per l'ex-Jugoslavia il 19 aprile 2004.
Georgiani in Abkhazia - Alcuni[senza fonte] usano il termine genocidio per descrivere i massacri e le espulsioni forzate di migliaia di abitanti di etnia georgiana dell'Abkhazia durante la guerra abkhazo-georgiana (1991-1993). Tra i 10.000 e i 30.000 georgiani furono uccisi dai separatisti abkhazi, dai mercenari stranieri e dalle forze della Federazione russa. Tra le vittime si ebbero anche alcuni greci, estoni, russi e abkhazi moderati.
Kosovo - Negli anni compresi tra 1996 e 1999, gli atti di violenza (inclusi massacri, rapimenti, stupri altro) sono considerati un genocidio, che nell'anno dell'intervento internazionale causò la deportazione forzata di oltre 800.000 civili kosovari. Il numero di vittime del genocidio appoggiato da Miloŝeviĉ si stima intorno alle 10.000 persone.[senza fonte]
sul fatto che la storia la facciano i vincitori, concordo
il mio post "vae victis" precedente, significava quello
a scanso di equivoci, ribadisco che stiamo parlando di un criminale bastardo ed efferato
e che non ho nessun intento anche vagamente riabilitatorio
Visto che è stata una merda, etc etc , io pongo la questione dal punto di vista economico: quanto ci è costata 'sta farsa?
Quanto ci è costato 'sto criminale in tutti gli anni che è stato in Italia?
La Germania quanto ha pagato?
Credo che come patria d'origine del nazista abbia, da questo punto di vista, delle responsabilità !!!!!!
Che se lo riprendano una volta x tutte !!!!!
festeggiamo è già stato detto?
E' chiaro che non è tutto oro ciò che luccica.
Le rivoluzioni come tutte le cose hanno pregi e difetti.
Il pregio è che portano ad un cambiamento in tempi rapidi.
Il difetto è che proprio questa rapidità porta a giudizi sommari, violenze e morti e che spesso il cambiamento, quando la rivoluzione riesce, si cristallizza, diventa statico e quindi conservatore.
E' doveroso non tacere sugli eccidi che provoca qualsiasi rivoluzione, da quella francese a quelle discutibili della cosiddetta primavera araba, tuttavia vanno contestualizzate.
Sul fatto che debbano per forza di cose essere violente io sono parzialmente d'accordo, perché le non violente funzionano quando il regime che si vuole cambiare tiene molto all'immagine internazionale, e sono i media amplificando e mostrando le immagini di quella rivolta non violenta a provocare pressione nell'opinione pubblica mondiale ed il regime spesso cede.
Gandhi potè avere successo perché l'interlocutore era l'Inghilterra, ma un ipotetico rivoluzionario nord coreano senza organizzare una guerriglia contro il regime comunista non avrebbe nessuna possibilità.
Su Guevara ci sono delle ombre, come ci sono su tutti i rivoluzionari, a cominciare da Garibaldi, tuttavia nel complesso fu un uomo che si battè per l'emancipazione dei popoli sudamericani, in condizioni difficili.
Era un uomo d'azione, poco incline alla mediazione, tanto è vero che fu fatto ministro da Castro ma durò pochissimo, preferendo la guerriglia in altri paesi.
Anche sulla sua morte ci sono dubbi, e probabilmente castro non ne è estraneo, preferendo farne un santino da morto, piuttosto che saperlo vivo.
Io sono revisionista,la storia raccontata dai vincitori è talmente piena di nefandezze d'essermi indigeribile. A puro titolo esemplificativo ma non esaustivo,avrei dato la sedia elettrica a tutti quelli coinvolti nel progetto manhattan,e Stalin avrebbe dovuto far la stessa fine di Hitler di cui era degno compagno.
Del Che invero(per restare rigorosamente OT) avevo lacuna storica(la rivoluzione Cubana è collocata in un periodo storico che non gradisco più di tanto) ,e non del tutto retoriche erano le mie domande,pertanto ti ringrazio della tua risposta e farò buon uso delle tue fonti.
Tornando al ns....avrei sinceramente sperato che la folla inferocita avesse dato fuoco al carro funebre con dentro la bara,per quanto barbara e mediorientale soluzione.
Non sempre è possibile esser intelligenti,degni,corretti.
assolutamente d'accordo con te, io però stavo rimarcando più che altro le differenze percepite (oggi si direbbe "mediatiche") tra nazismo e gli altri regimi, almeno dopo l'immediata scoperta dei gulag. Poi - per fortuna - pian piano tutti i nodi vengono al pettine... E' che il popolo ebraico aveva dalla sua cultura, potere economico e gli USA in costante aiuto, 3 fattori che sicuramente hanno contribuito a porre un accento storico che ha colpevolmente oscurato tutto il resto.
disamina PERFETTA.
Giustificare il carnefice nazista è l'ultima cosa che voglio anch'io.