Purtroppo, piaccia o non piaccia, la domanda di lavoro c'è ma concentrata in alcune zone d'Italia. Fenomeno noto come mismatching. Se ci sta che i nostri migliori giovani emigrino all'estero (e TUTTI con contratti a termine), se ci sta che i genitori della mia generazione (la mia generazione stessa, io compreso) si siano spostati per trovare lavoro, azioni di supporto a chi è disposto a spostarsi sono forse fuori dalla logica? Agevolazioni per acquisto di casa, riduzione del cuneo fiscale per le assunzioni di queste persone, supporto economico per chi affronta, spostandosi, corsi di formazione....è politica del lavoro attiva, operativa in tempi rapidissimi. Ma se l'obiettivo è portare a casa il reddito di cittadinanza come se fosse una medaglia elettorale da appuntarsi al petto, chiaro che tutte queste cose non interessano. E speriamo che il miliardo stanziato per la riforma dei CPI (NB spesa corrente, non inevstimento) venga ben utilizzato.
Lavori socialmente utili, non mi si metta in bocca ciò che non ho detto: gli aspetti di garanzia, tutela e sicurezza per i lavori sociali esistono e vanno tenuti presenti. Non basta dire fai 8 ore di lavoro sociale alla settimana, la faccenda va normata secondo lo schema LSU che è già operativo da anni
Lavoratori Socialmente Utili (LSU)
estendendolo a tutte le Regioni. Ma non è intenzione di questo Governo potenziare lo strumento esistente, IMHO perchè non si vuole ammettere che anche in passato qualcosa di buono si è fatto e, come sopra, perchè l'obiettivo è il reddito di cittadinanza a qualunque costo.
I CPI attualmente semplicemente non funzionano, riescono a malapena a dare risposta al 3% delle richieste. Ormai ci sono iscritti pluriennali, sembra la faccenda dei sindacati dei disoccupati di qualche decennio fa. La regione dove vivo e lavoro, il Veneto, è assieme a Emilia e Lombardia quella dove il sistema ha almeno un minimo di efficienza, ma le aziende semplicemente non vi si rivolgono se non per personale non qualificato. Vanno totalmente ricostruiti, ci vogliono anni, rischiamo che si paghi il RDC senza essere in grado di offrire lavoro attraverso i CPI. Abbiamo nel contempo già altre forme di aiuto a chi perde il lavoro, NASpI, indennità di disoccupazione...e per la povertà assoluta il reddito di inclusione. Questo Governo potrebbe anche pensare a potenziare e migliorare quanto già esiste, invece di buttare tutto all'aria per vincere le prossime elezioni?
Una volta di più facciamocene una ragione: si, in giro per il mondo il posto fisso non esiste più, neppure nella PA. Io non sfrutto i miei dipendenti con contratti a termine (ne ho qualcuno), nè li sottopago. Alla mia azienda un dipendente (a termine o a tempo indeterminato non conta) costa quanto e più del mio collega tedesco o francese, ma il dipendente si ritrova in busta paga meno del suo collega di quelle nazioni. Il termine cuneo fiscale, dice niente? Lo si valuti alla luce del Decreto Dignità e poi mi si dica se non era meglio proseguire sulla line a di un Jobs Act con tutele crescenti migliorandolo. E gli 80 euro, si ricordi, non sono una mancia, ma una riduzione del cuneo fiscale.