ma no, fassino avrà fatto 2 conti e come ai tempi dell'unipol ci vede qualcosa di politicamente vantaggioso.
oppure, la troppa aria rarefatta che respira a quell'altitudine gli ha ridotto la capacità di discernimento
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ma no, fassino avrà fatto 2 conti e come ai tempi dell'unipol ci vede qualcosa di politicamente vantaggioso.
oppure, la troppa aria rarefatta che respira a quell'altitudine gli ha ridotto la capacità di discernimento
Innanzitutto si tratta di Fassina, la zia di Fassino, e poi non si tratta di uscita dall'euro, anche se è stato piuttosto criptico:
..........In realtà, c’è da dire che Fassina parla di euro, e dunque della moneta unica, anche se intende chiedere non il superamento della divisa europea quanto piuttosto della politica di austerità di Eurolandia. «L’attuale rotta di politica economica è insostenibile» spiega a Europa Fassina che dunque mostra di non avercela nè con la moneta unica nè con la politica monetaria espressa dalla Banca centrale europea.
Semmai l’obiettivo delle critiche dell’economista, direttore scientifico di Nens, sono le politiche di austerità imposte dall’Eurogruppo prima e dall’Ecofin poi. Nel mirino dell’esponente democratico dunque non vi sarebbe la moneta, oggetto di attacco di grillini o leghisti, quanto piuttosto le ricette di politica economica dettate da Bruxelles e da Berlino. Politiche che non funzionano e che si scontrano con la realtà. Politiche di cui la legge di stabilità all’esame del parlamento è figlia. Nessuna uscita solitaria dall’euro, quanto piuttosto, un piano cooperativo in Europa, quello proposto da Fassina, che consenta di superare le attuali impostazioni politiche.
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Si giusto, Fassina, quindi non conta un cazzo.
Bella la versione di Europa,molto ben scritta e fantasiosa in realtà Fassina con la a scrive di suo pugno sul Corriere stamattina, chiarendo il concetto e ribadendo che si potrebbe trovare una via comune per il superamento dell'euro.
A volte mi sembrate quei berlusconiani doc, che mentre la crisi falciava aziende e famiglie, continuavano a dimostrare conti alla mano, che in realtà tutto andava per il meglio.
Adesso non lo dicono più.
"Superamento cooperativo non è una litote, come sostiene Polito, per indicare«l’uscita dall’euro». Quest’ultima è un’espressione che non ho mai usato perché la nostra uscita unilaterale equivarrebbe al collasso dell’unione monetaria. Inoltre, non mitizzo l’Italia della lira e delle svalutazioni competitive. Superamento cooperativo è un altro paradigma culturale ep olitico. È il riconoscimento di una discussione in corso, anche in Germania. È il tentativo di salvare, attraverso il negoziato multilaterale, l’Europa possibile e evitare che le destre nazionaliste e xenofobe cavalchino le sofferenze economiche e sociali e le paure delle classi medie impoverite e catturino la domanda di partecipazione democratica effettiva. L’europeismo della sinistra rimane solido, ma esce dall’imbambolamento retorico."
Se si tratta di questo, continua ad essere incomprensibile cosa intenda per "superamento cooperativo" e continua a negare di aver parlato di uscire dall'euro.
Non conta perché il bomba lo ha isolato... ("fassina chi??")...è stato isolato per le sue idee chiaramente in contrasto con l'eurorigore tanto caro alla troika e a tutti i politicanti nominati nei vari stati che si rifugiano sotto la sua ala protettrice...
ti immagini un fassina a colloquio con la merkel?...
Uscire dall'euro in un sistema comunque gestito come oggi da bce fmi e Bruxelles in favore di un'altra moneta equivale a cadere dalla padella alla brace...
una piccola riflessione sulla sinistra.
Se questo è un leader di sinistra - micromega-online - micromega
Tutte belle cose ma solo parole.
Renzi governa, e governare non è una cosa di sinistra. Nemmeno Blair mi è mai sembrato uno di sinistra, soprattutto quando partecipava alle guerre imperialiste americane.
Quindi abbiamo quel Renzi qui efficacemente descritto; un PD perennemente diviso e autolesionista; una FI sfuggita di mano al suo padrone ma che non si muove per paura di affondare con lui il quale si aggrappa a Renzi per restare a galla e non viceversa se non per avere i voti che servono; un M5S perennemente in crisi di identità e tenuto su un mezzo aventino dai suoi padroni che non se lo vogliono far scappare di mano (e anche qui, pur non parlandosi ufficialmente di sinistra, frequentazioni piuttosto vergognose al solo scopo di tenersi sulla cresta dell'onda); partitini insignificanti che fanno di tutto per non perdere i loro posti di lavoro in politica.
Per finire l'unica vecchia novità: una Lega che con Salvini ha deciso che non è più tempo di fingere e torna a solleticare gli istinti più bassi degli italiani. Fa tutto quello che Grillo non osa fare per non perdere la possibilità di sottrarre voti alla sinistra, guadagnandone a vista d'occhio. A spese di chi lo si vedrà. Intanto l'unica cosa che conta, l'economia, va male e la fiscalità continua sulla sua strada perversa.
Ecco, a me tutto ciò fa piuttosto schifo, in blocco. Ma preferisco che ci sia comunque un governo, pur con tutte le sue conseguenze negative, perché l'alternativa sarebbe terribile. Questo Il presidente Napolitano l'ha capito da tempo e penso che dover continuare a fare di tutto per sorreggere una simile baracca gli pesi non poco. Come pesa a me sorreggerla finanziariamente senza averne nulla in cambio se non questo orrore totale.