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beh l'incidente di bologna ha bloccato la via commerciale piu' importante d'italia. il fatto che si sia sistemato tutto in poco tempo vuol dire solo che non siamo l'uganda (ancora).
sul terremoto in emilia... ah pero', cioe' avete gia' sistemato pure la'? cioe'avete ricomprato tutti i piatti e le tazzine che si sono rotti?*
*e' una battuta. specifico prima che mi arrivi un'ammonizione. per dire, che la velocita' nel sistemare dipende dall'importanza economica del luogo e in infinitesima parte dal piglio della popolazione
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Certo, si capisce.
In realtà con il terremoto le cose sono andate più spedite semplicemente per un motivo tecnico, e cioè che i titolari delle aziende o i proprietari delle case non hanno aspettato che arrivassero gli aiuti dallo Stato per iniziare a ricostruire, ma hanno iniziato a farlo a proprie spese.
Ebbene si, e lo dico da protagonista, nel senso che dal nostro conto corrente sono partire svariate migliaia di Euro per mettere in sicurezza il capannone della azienda di mia moglie.
Forse ci rimborseranno nel 3000 DC, ma il capannone è in piedi e l’attivitá procede.
Lo so che dovrebbero essere gli organi competenti dello Stato a gestire il tutto, ma la burocrazia politica italiana, specie a fronte di eventi di grande portata, è lenta come la puzza.
Se aspetti loro le cose non si fanno mai.
:cry:
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giusto.
se fosse crollato il vostro ristorante di cucina tipica del paese o casa vostra, avreste aspettato lo Stato, ma visto che producete per il Paese e non per il paese, avete fatto cosi' :oook::oook:
speriamo si concluda in breve questa faccenda coi giusti rimborsi
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Dennis
Be...bisogna pure dire che rispetto al caso Genova hanno dovuto fare un lavoro "meno gravoso"...
Durante il weekend dovrebbero essere terminati i collaudi, in modo da permettere la riapertura lunedì, in anticipo rispetto ai due mesi previsti. D'altra parte, non si trattava di lavori particolarmente complessi
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Citazione:
Originariamente Scritto da
_sabba_
Le aziende che hanno lavorato qui sono meno politicodipendenti, e non c’entra nulla il bolognese, il genovese, il serbo o l’albanese (gli operai non sono bolognesi di nascita, se non in minima parte, e nemmeno i dirigenti delle società di gestione).
dubito fortemente che l'iter per la definizione e la messa in atto delle operazioni necessarie per il ripristino delle infrastrutture siano differenti da Bologna a Genova.
molto più plausibile è che sia una cosa diversa sistemare pochi metri di strada a Bologna e 200 metri di ponte alto 45 metri in una realtà come quella del capoluogo ligure.
questo senza giustificare (l'ennesima) assenza dello Stato nel ripristino del ponte Morandi.
non metto in dubbio che differenze di approccio dei cittadini ai disastri vi siano nello stivale, ma non è certo il caso di Genova, né mai lo sarà.
se fosse possibile, con l'amore che hanno i genovesi per la loro città, quel ponte l'avrebbero già sistemato da loro.
invece si trovano a vivere un incubo, ogni giorno, in una città che già di per sé non gli rende la quotidianità facile.
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Ovvio.
Se i cittadini genovesi potessero iniziare a ricostruire si metterebbero subito dietro, ma (per ragioni di sicurezza) gli impediscono persino di rientrare nelle case ancora in piedi per prendere ciò che gli serve.
Figuriamoci prendere un badile in mano....
Il guaio è che, davanti a un colpevole certo ma di elevata “importanza” (Società Autostrade), la burocrazia italiana si arena dietro a micidiali ritardi.
A Bologna il colpevole era un camionista rincitrullito (la vera causa del tamponamento non si scoprirà mai, ma poteva essere a scelta ubriaco, stanco, drogato, distratto dall’uso del CB o del telefonino, eccetera eccetera), situazione più facilmente bypassabile dal punto di vista politico.
Oltretutti i costi della ricostruzione del ponte Morandi dovrebbero essere sostenuti da Società Autostrade, e il progetto del nuovo ponte è già stato presentato dal nientepopodimeno architetto/senatore a vita Renzo Piano, per cui a mio avviso dovevano già esserci centinaia di aziende edili in opera da giorni e giorni (più migliaia e migliaia di volontari).
:cry:
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Sessanta giorni (ancora non è riaperta) per ricollocare quattro (se no saranno otto non di più) travi in precompresso sui plinti d'appoggio rifare il piano e pavimentazione non mi sembra esattamente un tempo record , direi più normale e accettabile.
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Anche volendo nessuno potrebbe iniziate a ricostruire il ponte...é tutto sotto sequestro da parte della procura e ci sono indagini in corso.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
navigator
Anche volendo nessuno potrebbe iniziate a ricostruire il ponte...é tutto sotto sequestro da parte della procura e ci sono indagini in corso.
Si , le classiche , tipiche , indagini nostrane , magnamagna.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Stinit
Be...bisogna pure dire che rispetto al caso Genova hanno dovuto fare un lavoro "meno gravoso"...
Durante il weekend dovrebbero essere terminati i collaudi, in modo da permettere la riapertura lunedì, in anticipo rispetto ai due mesi previsti. D'altra parte, non si trattava di lavori particolarmente complessi
No, è che a Bologna ognuno ha fatto il suo lavoro, mentre a Genova un governo nazionale di patetici incapaci ha inchiodato la situazione per le sue stronzate propagandiste, fin dal primo giorno.