e a Stoner chi gliela preparò la Desmo ? sentiamo quello che non spara minkiate :coool:
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Tempi qatar 2010 gara (stoner caduto)
1 Valentino Rossi Yamaha Factory 42:50.099
2 Jorge Lorenzo Yamaha Factory +01.022
3 Andrea Dovizioso Honda HRC +01.865
4 Nicky Hayden Ducati MotoGP +01.876
5 Ben Spies Yamaha Tech 3 +03.903
6 Randy de Puniet Honda LCR +09.322
7 Dani Pedrosa Honda HRC +16.508
Tempi Qatar 2011
1 Casey Stoner Repsol Honda Team 42:38.569
2 Jorge Lorenzo Yamaha Factory Racing +3.440
3 Dani Pedrosa Repsol Honda Team +5.051
4 Andrea Dovizioso Repsol Honda Team +5.942
5 Marco Simoncelli San Carlo Honda Gresini +7.358
6 Ben Spies Yamaha Factory Racing +10.468
7 Valentino Rossi Ducati Team +16.431
Mi pare che Rossi sia forse il miglior pilota di sempre anche considerata la sua bravura (in passato) di scegliersi condizioni tecniche ed ambientali ideali.
Certo la yamaha ha rappresentato una bella sfida quando l'ha presa da poco più che accettabile e l'ha portata ai risultati a tutti ben noti.
Lo stesso dovrà fare con la ducati tenuto conto delle sue condizioni fisiche forse l'emeneto più imprevisto e fastidioso rispetto alle condizioni tecniche del mezzo.
Temo che la spalla non vada bene (come può capitare per ogni intervento di quel tipo) e ciò si riverbera anche sulla reale possibilità di supplire con la guida ai difetti/caratteristiche della moto nuova.
In questo contesto non posso che dare ragione a vale quando ha chiesto una seconda guida non "pressante" proprio per potersi dedicare meglio allo sviluppo moto e riacquisire la forma fisica.
mi metto comodo :D
http://www.iouppo.com/life/1103/8967...5b3b559cc3.gif
mi pare mauro aveva inserito il raffronto tra i tempi della passata stagione e quella attuale.
la ducati era quella che aveva avuto margini di miglioramento minimi.....
L'ha trovata già pronta, non l'avrà mica fatta lui? :rolleyes: Fino all'anno prima sapeva solo cadere con la RC211v di Cecchinello... :biggrin3:
Quell'anno è stato irripetibile fino a oggi, credo non ci sia nulla di oscuro in questo. Ha il maggior numero di vittorie con le GP800 (ma Rossi ne ha solo 3 in meno...) ma dal 2007 ha fatto il gambero passando da 10 a 6, poi a 4 e a 3l'anno scorso, quindi, anche ammettendo la sua mano nella definizione della D16 (cosa che non è, perchè la moto era già pronta) perlomeno non è stato in grado di mantenere lo status acquisito. La differenza di campionati vinti l'hanno fatta i 7 secondi posti (che a scanso di equivoci sono 140 punti) che Rossi ha in più del canguromannaro.
Lo sviluppo della ducati è stato portato avanti da capirossi fino a quanto è stato la seconda guida a fianco di stoner.....poi stoner qualcosa ha fatto per adattarla al suo stile di guida e il progetto è stato portato avanti secondo le sue esigenze........cmq tanto per gradire....
Casey Stoner
“Ero abituato a fare un sacco di cambiamenti, mentre adesso con la Honda devo toccare pochissime cose. Guidare una Ducati è un qualcosa di unico e di diverso da tutto: per entrare in curva dovevo sempre forzare, perché la moto non chiudeva mai la traiettoria. Qui, nei primi giri con la RC212V ero così aggressivo che nel cambio di direzione tra la prima e la seconda curva quasi mi mettevo la moto per “cappello”: qui è tutto più dolce. L’anno passato, quando seguivo i piloti Honda e Yamaha mi chiedevo come facessero a fare certe linee, adesso l’ho capito! Con la Ducati devi essere aggressivo, ritardare la frenata, prendere dei rischi”.
Loris Capirossi, 14esimo a tre decimi da Rossi, ammette le difficoltà.
“In questo momento – confida Loris – questa moto non è facile per niente: non c’è una base standard di funzionamento e ogni pilota si inventa qualcosa, segue una strada differente. Sono partito da un assetto simile a quello di Valencia, poi abbiamo fatto modifiche anche radicali, senza grossi benefici: fatico a rallentare e a farla girare nell’ultima parte della curva. E’ una moto con un potenziale enorme, ma ancora non si è trovato il giusto bilanciamento: adesso capisco perché Stoner, a volte, andava dritto…”.
Alla fine, il più tranquillo sembra proprio Valentino Rossi.
“Capirossi ha ragione quando dice che manca una buona messa a punto di base. Ma la moto l’ho trovata molto meglio di Valencia: sono stati fatti degli interventi per avere un migliore feeling davanti e che sia efficace in accelerazione. Nei primi test mi si impennava moltissimo e non ce la facevo ad aprire il gas, invece adesso abbiamo migliorato tanto. Nel pomeriggio abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti e adesso sono contento della GP11. Questa è una moto diversa dalle giapponesi, con i suoi vantaggi e i suoi svantaggi: questa è molto rigida e stabile, ma nella parte posteriore si comporta in un altro moto. Secondo me non deve cambiare tanto: dobbiamo sfruttare gli aspetti positivi e cercare di migliorare quelli negativi. Ma il DNA della Ducati è questo e rimarrà tale. Poi bisogna fare un lavoro di adattamento al mio stile di guida, io mi devo adattare a lei perché si guida diversa, ma ce la possiamo fare”.