ti seguo, amico mio.............e quindi ?
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Crozza n1 come sempre
Hai notato ? Le mie sono solo domande, e queste risposte non le ho.
Gli esseri umani da sempre si interrogano si confrontano sul dilemma della guerra; quando una guerra finisce, tutti sono pieni di buoni propositi, "basta guerra", "questa sarà l'ultima guerra", "guerra alla guerra" ... e dopo pochi anni esplodono nuovi conflitti, di solito più devastanti dei precedenti.
Coloro che la guerra l'hanno vissuta e non ne sono stati vittime, la ricordano ed in genere la odiano; un amico morto ormai da anni, mi aveva parlato dei suoi ricordi di soldato nella seconda guerra mondiale, ed erano legati alla rabbia ed al dolore dell'aver visto morire altri uomini.
Ma chi queste esperienze non le ha, spesso non può comprenderle; le generazioni si susseguono, i ricordi vanno persi e gli errori si ripetono. E così le guerre.
Cosa potremmo fare, allora ? mah ... forse tutti dovremmo avere esperienze dirette con la guerra, odiarla tanto da capire finalmente in quale cazzo di modo evitarla ? Non "eliminarla", ma solo "evitarla": più di questo, non credo possiamo riuscire ad ottenere.
Ho letto anni fa "Il fascino oscuro della guerra". L'autore, un inviato speciale nelle tante "piccole" guerre della seconda metà del secolo scorso, affermava che non era facile "disintossicarsi" dalla forma mentale derivata dall'aver visto, se non adirittura provato, la violenza di un conflitto; e sino a quando tutti non capiremo come liberarcene, il fuoco della guerra non si spegnerà dentro e fuori di noi.
Filosofia da dolcetti cinesi della fortuna, Flag, assolutamente da non prendere sul serio ...
la "vicinanza" sulle domande era espressa dal mio "ti seguo"
il problema e' che mentre si cerca la risposta, bisogna far qualcosa domattina
e in questi casi, purtroppo, e' anche difficile far passare il concetto che la cosa migliore da fare e' un'impresa che potrebbe durare 20 anni........
Fare qualche cosa ... Continuiamo a consumare tempo e denaro cercando di fare quello che evidentemente non siamo in grado ?
Potremmo (anzi, a mio avviso dovremmo), prendere metaforicamente (e non) a "calci nel didietro" quelli che sostengono economicamente chi semina morte in giro per il mondo; in un blog della Annunziata su "Republica" :
Il Belgio è uno stato fallito e alcuni alleati ci stanno tradendo*|*Lucia Annunziata
questi nomi non ci sono, ma lo sappiamo tutti chi sono, Arabia e Turchia, impegnate in complessi giochi di conquista e di restaurazione territoriale, politica e/o religiosa; tra un genocido e l'altro.
Ma li abbiamo creati noi, li abbiamo lasciati fare e ora tutti a piangere perchè nel nostro asilo globale alcuni bimbi sono cattivi e maleducati, e picchiano i bimbi "buoni" ?
Questo, ora cominciamo a dirlo tutti, sino a qualche mese invece non lo dicevamo affatto.
Eravamo occupati a criticare l'orso russo (vecchie definizioni da guerra fredda, però sempre buone) perchè si affacciava su quattro pezzi di deserto e (questo gravissimo !) sul "mare nostrum" che di nostro non ha proprio più un bel niente ...
Ma se poi a queste nazioni (o quelli che loro usano per portare morte e distruzione in giro per il mondo) che sono tecnicamente e culturalmente arretrate, non fornissimo più nulla ? Nulla, men che meno armi... I loro miserabili sogni di conquista si bloccherebbero in pochi giorni o mesi. Volete fare guerre ? Fatele, ma solo con lance, scudi di pelle di pecora, scimitarre e dal dorso di un cammello.
Ecco la voce di una ingenua semplicità (al limite persino della stupidità) ... che dimentica un problema: ed il petrolio, dove lo prendiamo ? prendiamocelo dov'è senza rendere conto a nessuno, altra ingenua castroneria, che potrebbe portare a conflitti ancora più micidiali e catastrofici di quelli in corso.
Soluzioni allora, dopo aver aperto il vaso di Pandora ? Secondo me non ce ne sono. Continueremo allora con le guerre (simmetriche od asimmetriche), tanti morti "nostri" e "loro", e fingeremo sempre di non sapere chi arma chi e perchè lo fa, ed impoveriremo le nostre e le altrui vite.
Finchè non ci comprederemo a vicenda, fino a quando non vorremo farlo, le cose andranno così.
Ed anche peggio.
E domattina, che faremo ? Conteremo i morti.
Se il bullo di turno volesse picchiarmi e i suoi amichetti se ne stessero in disparte a guardare:
Prima spacco il cranio a lui
e poi passo agli amichetti. Non importa che non abbiano fatto niente. non mi interessa. Erano li ed erano complici silenziosi. Vanno puniti. ugualmente.
Per l'italiano medio invece, non andrebbe fatto.
Questo esempio è il motivo per cui... meritiamo di essere quello che siamo.
A noi non ci sbombazzano perchè gli facciamo pena.
Il concetto stesso di guerra asimmetrica o simmetrica mi è di difficile comprensione,figurarsi le certezze su ciò che è simmetrico o asimmetrico.
Personalmente credo che la guerra sia arrivata a noi,ora conta come uscirne....e quando si parla in questi termini è del tutto chiaro che occorre ridurre al minimo comun denominatore del bianco e nero,del buono e del cattivo,del perdente e del vincente....
Insomma, noi o loro. Logica a due valori, che si escludono mutuamente. Secondo me, così nessuno vincerà mai davvero. Ne noi, ne loro.
Ed il più grande conquistò nazione dopo nazione,
e quando fu di fronte al mare si sentì un coglione
perché più in là non si poteva conquistare niente;
e tanta strada per vedere un sole disperato
e sempre uguale e sempre come quando era partito.
https://www.youtube.com/watch?v=8laZjZKhrHA
Quando cadono le bombe e la gente muore la filosofia sul perché ha finito l'acqua dove nuotare. Occorre quel che non abbiamo,la praticità nel quotidiano. Una forma di guerriglia come quella a cui stiamo assistendo si combatte con l'intelligence certamente,ma anche con l'isolamento di interi ceppi di popolazione sino a che non ci sia rimasto nemmeno un combattente avversario.
Vorrei fosse chiaro che il primo a dire che se non vuoi la guerra occorre non farla,che l'integrazione sarà la strada dell'oggi e del futuro,che le operazioni di polizia coloniale sono state delle grandissime cagate che ci han portato a questo,che i bombardamenti giusti o preventivi sono parte essenziale del problema che abbiamo oggi tra le mani,sono io.Possiamo anche credere che noi e loro nel futuro saremo una cosa sola,ma i fatti,oggi,parlano d'altro. Occorre stabilizzare la situazione,occorre,fortemente,guardare negli occhi la realtà dei fatti,ragione o torto che sia.