Beh, qua poi entrano in gioco anche le convinzioni personali, parliamo di cannabis, per te l'uso è una "nefandezza", per me no, ma ci sta, ognuno ha le proprie convinzioni personali ed è libero di tenersele ci mancherebbe. Per me è molto più triste leggere ogni week end di ragazzi che si schiantano in macchina al ritorno da serate ad altissimo tasso alcolico che vedere un gruppo di ragazzi che si fanno un paio di canne in spiaggia...
Giusto, infatti non penso (e non ho mai scritto) che basta dire "ok, da oggi si vende erba, andate e fumate che poi le cose si aggiustano da sole" o "guardate cosa fanno gli altri e fate come loro".
Ogni paese ha le sue peculiarità e come giustamente dici ciò che funziona da una parte potrebbe non funzionare da un'altra, l'esperienza degli altri paesi (che sono un po di più dei quattro menzionati) ci è utile per capire che ci sono altri modi per affrontare la questione, poi sta a noi scegliere le metodologie più adatte per creare una legislazione che funzioni al meglio in base alle nostre caratteristiche.
Sul discorso che qui fare certe cose per bene è complicato sono d'accordo con te, però cazzo, sono un tantino stufo di sentire sempre la stessa storia, lo ripeto, mi sembra sempre più una scusa per lasciare tutto come sta (in qualsiasi settore), e non diamo la colpa solo agli amministratori, che sicuramente si impegnano per fare le cose a cazzo, questa scusa è ottima anche per i cittadini che non hanno voglia di far camminare il cervello, basta dire "eh ma in Italia è impossibile" e si torna bellamente a farsi gli affaracci propri...
https://it.wikipedia.org/wiki/Politi...i_stupefacenti
Questo è quello che fanno in Olanda, come vedi le pene ci sono per chi sgarra, e si capisce bene come la depenalizzazione venga usata non come incentivo a far drogare le persone, ma come arma per cercare di risolvere un problema, e a quanto pare qualche risultato lo ottengono.
Chiaramente è vietato guidare sotto effetto o svolgere attività lavorative sotto effetto di cannabinoidi, questo in tutti i posti dove ne è consentito l'uso ricreativo e medico, se vieni beccato, so cazzi... Come ti becco? Io so che ci sono dei test che, tramite l'analisi della saliva (prelevata con un tamponcino) ti dicono se l'assunzione è avvenuta tra le sei e le 12 ore precedenti. Ora, raramente se ti fai una canna stai sballato per dodici ore, neanche se te ne fai dieci probabilmente, ma una regolata ci vuole, per cui, se questi test sono affidabili, che vengano usati, io so che non devo guidare fumato, come del resto so che non devo guidare bevuto, se lo faccio ne pago le conseguenze, punto. Se voglio fumare so che devo rispettare un tempo per smaltire l'effetto prima di mettermi al volante, cosi come se voglio bere, se non lo faccio è giusto che venga punito. Personalmente io metterei il limite a zero, anche con l'alcol, perché c'è chi con una birra 0,2 risulta già oltre il limite, chi si spara tre medie magari rientra nei limiti, ma non vuol dire che sia sobrio. Con i miei amici ci facciamo sempre un sacco di risate quando leggiamo le tabelle sui valori alcolici fuori dai locali, secondo quelle tabelle avrei dovuto passare quasi tutti i sabati sera da quando sono maggiorenne in ospedale in coma etilico, e non dovrei essere qui a scrivere ma sotto tre metri di terra... Quindi io sono favorevole al limite zero, se bevi, non guidi, se fumi, idem, sennò si torna ai metodi di una volta, ovvero a discrezione dell'operatore che ti ferma, si fanno due prove sul posto e valuta se sei in condizione...
Per chi fa lavori che richiedono più attenzione, controlli a campione, con i test più avanzati come sopra, se risulta che hai assunto sostanze nelle, che so, sei-otto-dodici ore prima di andare a lavorare, semplicemente ti sbatto fuori, poi applico le sanzioni previste.
Approfitto del tuo intervento per approfondire il discorso sulla fattibilità della cosa. Qualche tempo mi pare di aver letto un tuo intervento (correggimi se sbaglio) nel quale spiegavi come le armi in Italia siano più diffuse di quanto si pensi, e che quindi se non ci siamo ancora ammazzati tra noi a pistolettate vuol dire che evidentemente ci sono delle regole ben precise per limitare i danni e cosa più importante che vengono fatte rispettare. Probabilmente oltre che le regole (che sono fondamentali) c'è una consapevolezza sulla pericolosità del maneggiare armi molto più diffusa di quel che sospettiamo, quindi chi lo fa è preparato a gestire l'arma che si ritrova in mano o in casa (poi chiaro che la testa di cazzo la trovi in qualsiasi campo, siano le armi che le droghe che l'alcol eccetera). Ma questa consapevolezza a cosa è dovuta? Forse al fatto che chi si avvicina alle armi viene reso consapevole dei rischi e dei pericoli che corre, viene istruito ad un uso corretto delle armi e viene controllato che questo uso sia limitato entro dei confini e dei regolamenti precisi?
Ecco, se riusciamo a fare questo per le armi, perché non pensare di fare lo stesso per altro?
Io non amo le armi, e sarei più contento se non ce ne fossero in giro (a parte chiaramente quelle in dotazione alle forze dell'ordine), ma se chi, come te ad esempio, se ne intende di più mi dimostra che dietro al possesso c'è una EDUCAZIONE e dei regolamenti precisi e sensati verso un uso corretto di queste, sono sicuramente più tranquillo, anche se continuerò a non amarle.