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il raffreddore è incurabile nel senso che i virus che lo determinano (per ragioni legate principalmente alla maniera di replicarsi cambiando aspetto diciamo così) non sono eradicabili...ci si è provato in tutti i modi ma al momento non esiste cura...tutti i farmaci che si utilizzano sono mirati ad attenuarne i sintomi (febbre, mal di testa, rinite etc.)
l'epatite C è determinata anche essa da virus ma fortunatamente recentemente si è riusciti a trovare dei farmaci che riescono ad eradicare la malattia
l'AIDS, similarmente determinato da retrovirus, non è al momento eradicabile ma lo si può "silenziare" in maniera molto soddisfacente grazie anche qui a farmaci specifici
la omeopatia funziona, quando funziona, per sintomatologie lievi/moderate...malattie gravi purtroppo non ne traggono gran beneficio almeno a mia conoscenza essendo anche io un operatore del mondo della ricerca farmacologica, ma non negazionista a priori...l'omeopatia non si basa solo sull'effetto placebo (che pure esiste perchè è insito nell'uomo) ma su meccanismi ligando-recettore molto complicati da dimostrare scientificamente...però su alcuni potrebbe funzionare
infine non confondiamo la omeopatia con le erbe/piante mediche...ci sono tanti farmaci potentissimi di uso comune, alcuni salvavita, che sono estratti da piante...pensate alla morfina che viene dal papavero, alla digossina che si usa per molte aritmie cardiache che viene estratta dalla digitale, ai farmaci antiasmatici come la teofillina, a tanti chemioterapici che vengono estratti da piante etc.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Fermissimo
il raffreddore è incurabile nel senso che i virus che lo determinano (per ragioni legate principalmente alla maniera di replicarsi cambiando aspetto diciamo così) non sono eradicabili...ci si è provato in tutti i modi ma al momento non esiste cura...tutti i farmaci che si utilizzano sono mirati ad attenuarne i sintomi (febbre, mal di testa, rinite etc.)
l'epatite C è determinata anche essa da virus ma fortunatamente recentemente si è riusciti a trovare dei farmaci che riescono ad eradicare la malattia
l'AIDS, similarmente determinato da retrovirus, non è al momento eradicabile ma lo si può "silenziare" in maniera molto soddisfacente grazie anche qui a farmaci specifici
la omeopatia funziona, quando funziona, per sintomatologie lievi/moderate...malattie gravi purtroppo non ne traggono gran beneficio almeno a mia conoscenza essendo anche io un operatore del mondo della ricerca farmacologica, ma non negazionista a priori...l'omeopatia non si basa solo sull'effetto placebo (che pure esiste perchè è insito nell'uomo) ma su meccanismi ligando-recettore molto complicati da dimostrare scientificamente...però su alcuni potrebbe funzionare
infine non confondiamo la omeopatia con le erbe/piante mediche...ci sono tanti farmaci potentissimi di uso comune, alcuni salvavita, che sono estratti da piante...pensate alla morfina che viene dal papavero, alla digossina che si usa per molte aritmie cardiache che viene estratta dalla digitale, ai farmaci antiasmatici come la teofillina, a tanti chemioterapici che vengono estratti da piante etc.
Ok per l'ultimo capoverso, ma per l'omeopatia non si tratta di negazionismo a priori.
I preparati "omeopatici", ovvero quelli diluiti in soluzione CH10 e superiori è impossibile che contengano una qualche minima traccia di principi attivi.
Quindi, o ammettiamo che per "magia" il nostro corpo guarisca da qualcosa bevendo acqua distillata, oppure è come credere per fede ai miracoli di Lourdes, nè più nè meno..
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In effetti c'è tanta confusione sull'argomento.
Se per "farmaci" omeopatici si intendono solo quelli con diluizione estrema, è evidente che non si possono considerare tali.
Comunque male non fanno, se non per il portafoglio, e magari qualche beneficio lo danno pure.
Perchè negarlo?
Sono poco più che acqua fresca, ma magari quel poco di più è sufficiente per migliorare qualche immunodeficienza oppure una lieve avitaminosi.
Poi ci sono i "farmaci" omeopatici preparati dai farmacisti, che hanno una base di principi attivi nettamente più consistente, e sono sicuramente più validi ed efficaci.
Ma continuo a sostenere che non curano nulla di estremamente serio, ed è facile cadere nelle trappole dei "santoni" della medicina alternativa, che a volte si possono rivelare anche pericolose (perché spessissimo inefficaci e costosissime).
Per cui, come sempre, la verità sta nel mezzo.
:biggrin3:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
macheamico6
i nostri bambini si ammalarono con una frequenza da adulto, ovvero una o due volte all'anno, e solo per brevissimi periodi. E quanto precede, ovviamente, senza mai assumere all'occorrenza i tradizionale farmaci chimici, ma unicamente omeopatici (ovvero di estrazione del tutto naturale).
Nelle rarissime occasioni in cui l'omeopatìa non sembrava risolvere il problema (forse una volta per mia figlia, una o due per il mascio), fu lo stesso omeopata a prescrivere un antibiotico o ad invitarci a rivolgerci al pediatra, a maggior testimonianza del suo comportamento deontoligicamente corretto.
Quindi, riassumendo: i miei figli da 11 anni a questa parte non hanno mai assunto farmaci chimici, fatta eccezione per i casi citati. Si può dire che il pediatra di famiglia non li abbia pressoché mai visti. La crescita è sempre stata sopra la media per entrambi (il maschio non ha ancora 14 anni ed è alto 1.80).
Negli anni ci siamo anche permessi di consigliare il nostro omeopata ad alcuni amici. Quelli che hanno voluto provare sono rimasti tutti soddisfatti, prima tra tutte una mia collega che aveva un bambino che nel primo anno di vita era stato praticamente sempre male per patologie respiratorie, con conseguente crescita insoddisfacente. Ebbene questa mamma ancora benedice il giorno in cui andò al primo appuntamento con l'omeopata: da quel momento il bambino stette quasi sempre bene, e senza dover assumere farmaci chimici, e la crescita evidenziò un %centile nella media.
Anche io e mia moglie talvolta ci curiamo con l'omeopatia con ottimi risultati.
Sono comunque ben consapevole che per tante patologìe non ci sia altra via che quella di curarsi con tradizionali farmaci chimici.
Scusa, ma omeopatia non significa "farmaci naturali" (al massimo questi sono i fitofarmaci, o farmaci di erboristeria), bensì principii attivi talmente diluiti da lasciarne solamente una presunta "memoria" nell'acqua. Tu cosa intendi?
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Originariamente Scritto da
paper
Scusa, ma omeopatia non significa "farmaci naturali" (al massimo questi sono i fitofarmaci, o farmaci di erboristeria), bensì principii attivi talmente diluiti da lasciarne solamente una presunta "memoria" nell'acqua. Tu cosa intendi?
Sicuramente non uso una terminologìa appropriata, a testimonianza del fatto che non sono un addetto ai lavori, non parteggio per l'una o per l'altra sponda, e a differenza dei tanti che sono intervenuti nel 3d la questione non mi interessa più di tanto. Hai perfettamente ragione: non avrei dovuto adoperare il termine "naturali".
Allora provo ad esprimermi in altri termini.
Per me i farmaci tradizionali sono quelli che prescrive il medico di famiglia, quelli nei quali è presente in dose massiccia il principio attivo.
I farmaci omeopatici invece, come hai giustamente evidenziato tu stesso, sono quelli che basandosi principalmente sul concetto di diluizione presentano per l'appunto un principio attivo diluito moltissimo (al contrario dei tanti che qui hanno scritto che ne sono completamente privi).Infatti, una volta individuato il principio attivo che nelle persone sane è in grado di provocare sintomi simili a quelli manifestati dalle persone malate (secondo il principio della similitudine) questo viene diluito moltissimo.
La funzione del farmaco omeopatico, pertanto, è quella di dar vita a sintomi appena percettibili dall’organismo che possano sostituirsi a quelli generati dalla malattia vera e propria e alla fine scomparire in breve tempo determinando la guarigione della persona malata.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
PowerRoss
Ok per l'ultimo capoverso, ma per l'omeopatia non si tratta di negazionismo a priori.
I preparati "omeopatici", ovvero quelli diluiti in soluzione CH10 e superiori è impossibile che contengano una qualche minima traccia di principi attivi.
Quindi, o ammettiamo che per "magia" il nostro corpo guarisca da qualcosa bevendo acqua distillata, oppure è come credere per fede ai miracoli di Lourdes, nè più nè meno..
in realtà i preparati omeopatici non sono farmaci diluiti ma pretendono di curare malattie utilizzando quelle stesse sostanze che le causano e si basano su un principio del genere (faccio un esempio che vale per tutti)
prendiamo la allergia al polline del geranio...allora si prende il polline di geranio e lo si diluisce in maniera enorme con l'assunto che, e qui vado un po' sul tecnico,
A) a grandi dosi il polline si comporta da agonista per i recettori della istamina (quella che fa starnutire, lacrimare etc. etc.) nel senso che si lega al recettore in maniera attiva scatenando una catena di reazioni a valle fino alla liberazione massiva della istamina...
B) a dosi infinitesimali il polline si legherebbe al recettore in maniera passiva con proprietà antagoniste cioè con risposta opposta ossia, si legherebbe in maniera tale da silenziarlo, inattivarlo; questo impedirebbe a dosi più grandi di polline di geranio di scatenare la catena del punto A
Le mie tesi di laurea e tesi di dottorato erano incentrate sul legame ligando-recettore anche se si trattava di neurotrasmettitori per cui sui principi sono informato essendo identici o molto simili...
la teoria non ha robuste argomentazioni scientifiche ovviamente (per esempio è difficile credere che la esposizione a dosaggi alti non spiazzi i dosaggi bassi della sostanza omeopatica) ed io non mi curo con la omeopatia, ma non posso negare che in soggetti predisposti potrebbe anche funzionare...andrebbe fatto uno studio clinico enorme, lungo, costosissimo, ma con le variabili soggettive in gioco credo fallirebbe...
Citazione:
Originariamente Scritto da
macheamico6
Sicuramente non uso una terminologìa appropriata, a testimonianza del fatto che non sono un addetto ai lavori, non parteggio per l'una o per l'altra sponda, e a differenza dei tanti che sono intervenuti nel 3d la questione non mi interessa più di tanto. Hai perfettamente ragione: non avrei dovuto adoperare il termine "naturali".
Allora provo ad esprimermi in altri termini.
Per me i farmaci tradizionali sono quelli che prescrive il medico di famiglia, quelli nei quali è presente in dose massiccia il principio attivo.
I farmaci omeopatici invece, come hai giustamente evidenziato tu stesso, sono quelli che basandosi principalmente sul concetto di diluizione presentano per l'appunto un principio attivo diluito moltissimo (al contrario dei tanti che qui hanno scritto che ne sono completamente privi).Infatti, una volta individuato il principio attivo che nelle persone sane è in grado di provocare sintomi simili a quelli manifestati dalle persone malate (secondo il principio della similitudine) questo viene diluito moltissimo.
La funzione del farmaco omeopatico, pertanto, è quella di dar vita a sintomi appena percettibili dall’organismo che possano sostituirsi a quelli generati dalla malattia vera e propria e alla fine scomparire in breve tempo determinando la guarigione della persona malata.
Albe'...mi sei amico...approfitta ed abbéverati alla mia sapienza:w00t:
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Originariamente Scritto da
Fermissimo
in realtà i preparati omeopatici non sono farmaci diluiti ma pretendono di curare malattie utilizzando quelle stesse sostanze che le causano e si basano su un principio del genere (faccio un esempio che vale per tutti)
prendiamo la allergia al polline del geranio...allora si prende il polline di geranio e lo si diluisce in maniera enorme con l'assunto che, e qui vado un po' sul tecnico,
A) a grandi dosi il polline si comporta da agonista per i recettori della istamina (quella che fa starnutire, lacrimare etc. etc.) nel senso che si lega al recettore in maniera attiva scatenando una catena di reazioni a valle fino alla liberazione massiva della istamina...
B) a dosi infinitesimali il polline si legherebbe al recettore in maniera passiva con proprietà antagoniste cioè con risposta opposta ossia, si legherebbe in maniera tale da silenziarlo, inattivarlo; questo impedirebbe a dosi più grandi di polline di geranio di scatenare la catena del punto A
Le mie tesi di laurea e tesi di dottorato erano incentrate sul legame ligando-recettore anche se si trattava di neurotrasmettitori per cui sui principi sono informato essendo identici o molto simili...
la teoria non ha robuste argomentazioni scientifiche ovviamente (per esempio è difficile credere che la esposizione a dosaggi alti non spiazzi i dosaggi bassi della sostanza omeopatica) ed io non mi curo con la omeopatia, ma non posso negare che in soggetti predisposti potrebbe anche funzionare...andrebbe fatto uno studio clinico enorme, lungo, costosissimo, ma con le variabili soggettive in gioco credo fallirebbe...
Albe'...mi sei amico...approfitta ed abbèverati alla mia sapienza:w00t:
Guarda, posso anche credere che ci possa essere una risposta del corpo come la descrivi, ma solo somministrando una qualche "sostanza".
Le dosi "infinitesimali" quanto sarebbero?
La chimica di base dice che in diluendo per migliaia di volte un qualsiasi preparato, nella soluzione finale non si avranno più molecole della sostanza di partenza.
Quindi ripeto.. Pretendiamo di voler trovare un qualche effetto biologico somministrando acqua fresca o zucchero?
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Originariamente Scritto da
Fermissimo
Albe'...mi sei amico...approfitta ed abbèverati alla mia sapienza:w00t:
Tanto per iniziare la "e" di "abbeverati" richiede l'accento acuto (che sarebbe questo: é) e non il grave (che è quello che erroneamente hai messo tu) :madoo::linguaccia:
Tanto pre proseguire io mi abbévererei anche alla tua sapienza, ma mi viene in mente un pezzo di Dalla che mi inquieta alquanto...... :blink::laugh2:
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Originariamente Scritto da
PowerRoss
Guarda, posso anche credere che ci possa essere una risposta del corpo come la descrivi, ma solo somministrando una qualche "sostanza".
Le dosi "infinitesimali" quanto sarebbero?
La chimica di base dice che in diluendo per migliaia di volte un qualsiasi preparato, nella soluzione finale non si avranno più molecole della sostanza di partenza.
Quindi ripeto.. Pretendiamo di voler trovare un qualche effetto biologico somministrando acqua fresca o zucchero?
io ti capisco bene...però siccome non mi piace la sicumera degli ignoranti, e tanto più lo sono ignoranti tanto più esibiscono sicumera, mi riservo di non essere negazionista a priori...non voglio cadere, insomma, negli stessi comportamenti che non apprezzo
uno scienziato dovrebbe sempre approfondire e sempre considerare tesi opposte alla sua...non innamorandosi delle proprie convinzioni :biggrin3:
Citazione:
Originariamente Scritto da
macheamico6
Tanto per iniziare la "e" di "abbeverati" richiede l'accento acuto (che sarebbe questo: é) e non il grave (che è quello che erroneamente hai messo tu) :madoo::linguaccia:
Tanto pre proseguire io mi abbévererei anche alla tua sapienza, ma mi viene in mente un pezzo di Dalla che mi inquieta alquanto...... :blink::laugh2:
vado a correggere Dante:w00t:
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Originariamente Scritto da
Fermissimo
io ti capisco bene...però siccome non mi piace la sicumera degli ignoranti, e tanto più lo sono ignoranti tanto più esibiscono sicumera, mi riservo di non essere negazionista a priori...non voglio cadere, insomma, negli stessi comportamenti che non apprezzo
uno scienziato dovrebbe sempre approfondire e sempre considerare tesi opposte alla sua...non innamorandosi delle proprie convinzioni :biggrin3:
Giusto, però attenzione..
Non è riferito al tuo caso, però da che mondo è mondo uno "scienziato" se ha una tesi la deve dimostrare.
La tesi alla base dell'omeopatia ha circa 150 anni.. In tutto questo tempo nessun scienziato è riuscito a dimostrare non solo l'efficacia ma addirittura l'esistenza di questi meccanismi.
La medicina è una materia sensibile perché impatta notevolmente sulla vita di tutti.
Affermare che esisterebbe un certo "meccanismo" senza dimostrarlo porta ad "equivoci" molto pericolosi per la salute delle persone e sarebbe il caso di bloccare le voci infondate che spesso vengono spacciate non solo per possibili, ma addirittura come certezze, pure migliori dei rimedi certificati.
Moltissimi hanno provato, in buona fede e non, a dimostrare la "memoria dell'acqua".. Per il momento resta un mito quanto l'esistenza di Atlantide, che può esistere ma finora nisba.