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Originariamente Scritto da
leo2
quando mio figlio ha finito la scola e ha iniziato a fare il suo primo lavoretto, la classica stagione della vendemmia, è riusito ad entrare solo perchè mio suocero ha lavorato anni per il propietario dei teereni, lui aveva gia pronta la sua squdra di romeni esperti, mio figlo era l' unico italiano
Originariamente Scritto da Desmonio
I giovani di oggi non hanno voglia di fare un belino.. cercano il posto di lavoro da 6 ore al giorno 3 delle quali le vorrebbero passare cazzeggiando in internet.
questo meriterebbe una discussione a parte con due figli di 25 e 27 anni un' idea di come funziona il lavoro per i giovani l' ho. Non so se hai sentito la notizia dell' ingegnere che vinto un concorso da spazzino ha dichiarato di non aver mai guadagnato così tanto 1200 euro al mese più ferie e malattia
il mio per un paio di anni è andato a cambiare contatori del gas alzandosi alle 5,30 del mattino, anche se pioveva, anche se i contatori da cambiare erano dei rottami installati da 30 anni, che dovevi smadonnare con la cagnetta per tirarli giù e poi convincere la casalinga che lo scaldabagno era spento perché bisognava girare la chiavetta del gas e che no, non glielo aveva rotto lui cambiando il contatore...
al terzo anno è stato prima chiamato per chiedere se era ancora disponibile salvo poi non farsi più sentire altrimenti dovevano assumerlo :oook:
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dico questa poi finisco mia figlia lavora da anni part time come instruttrice in una palestra, contratto di collaboratrice, niente contributi, ferie, o malattiata. Trovato un altro lavoro anche quello part time ma almeno con condizioni normali, appena la titolare ha saputo che il prossimo anno si deve sposare gli ha subito cominicato che la lascerà a casa perchè non può permettersi le spese di un' eventuale maternità.
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W l'Italia delle tasse e dei tartassati
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Poi vengono a farci la morale: in itaglia non si formano più famiglie, in itaglia diminuiscono le nascite, i ragazzi rimangono in casa fino a 40 anni. In itaglia.
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[QUOTE=Giordano1;7588875]
Citazione:
Originariamente Scritto da
Desmonio
Mi consenta di dissentire. Ho lavorato nell'edilizia dall'85 fino al 2002, ho fatto la trafila apprendista, manovale, muratore. Ho vissuto il citato passaggio, presunti scansa fatiche, grandi lavoratori. Gli stranieri hanno preso piede come squadre di cottimisti, ovvero un tot al metro e non a ore. È scontato che all'impresario nel lungo termine convenisse questo piuttosto che avere in carico i propri dipendenti. Tiri il collo sul prezzo ai cottimisti, che comunque avranno sempre qualcuno a capo il quale, prende il lavoro a prezzo stracciato, di conseguenza sarà stracciato il compenso che girerà ai suoi operai. Non so lei che impiego abbia, ma se nel suo campo verrebbe rimpiazzato dal rumeno di turno perché si accontenta, lei sarebbe contento? Mio fratello è ancora nel campo edile come assistente di cantiere, in pratica deve gestire tutte queste squadre di cottimisti, anche questi con il tempo hanno imparato ad imbrogliare sulla manifattura dei lavori e, non tutti ovviamente ma parecchi hanno imparato a fare gli scansa fatiche. Ovviamente l'impresario rescindera' il contratto della squadra che non ottempera agli impegni pattuito chiamandone un'altra, la squadra squadra liquidata andrà al trove a continuare ad ammazzare il mercato. E così per l'idraulico, l'elettricista, ecc.
Guarda, ho 41 anni e ho iniziato a lavorare a 19, subito dopo il servizio militare.
Sono titolare di due aziende, ho quasi 20 dipendenti (10 anni fa ne avevo 30).
La vita è dura per tutti, le regole del gioco sono cambiate e ti assicuro che se non mi fossi adeguato alle nuove regole avrei già chiuso.
Ho concorrenza da tutte le parti : Nord Africa, Oriente, Est Europa…. ma continuo. Vado avanti e il poter scrivere MADE IN ITALY mi salva ancora.
Quando non funzionerà più? Magari tra 20 anni magari tra 1... Qui da me cottimisti o rumeni o roba del genere non ce n'è. E se scrivo quello che ho scritto è perché negli ultimi 4/5 anni ho fatto parecchi colloqui con questa nuova generazione di fenomeni, e appena nomini 1 ora di straordinario o dici che si lavora il sabato… scappano a gambe levate, senza contare che manco sanno cosa dovranno fare e la loro prima domanda è : quanto mi dai?
Citazione:
Originariamente Scritto da
LucaT
che è quello che faccio io con grande soddisfazione :w00t:. però io ho una laurea di quelle considerate serie in soffitta e ho girato abbastanza prima di soddisfare la mia vocazione di non fare un cazzo e vivere senza stress e senza sveglia.
il consiglio ai giovani che mi sento di dare è: non vi deprimete se non trovate lavoro in questo paese di merda, ma se ve lo potete permettere fate esperienze, che valgono sicuro più sul cv di un lavoro nel call center o nel fast food.
vi siete laureati e non trovate lavoro? ok. andate all'estero, fatevi campare dai vostri genitori all'inizio (che se stiamo come stiamo è colpa loro, ricordiamolo, quindi sfruttateli senza pietà :demon:), trovate un lavoretto e imparate una lingua straniera.
ah, e sia chiaro: fare il lavapiatti a londra è molto diverso dal farlo a casa propria.
ma ancora meglio è fare il lavapiatti online. che farlo dal vivo è fatica
E fai bene, io tra qualche anno vendo tutto e me ne vado godermi la vita da qualche altra parte al caldo. Alla faccia dei miei dipendenti che me ne frega hanno la disoccupazione!
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Io lavoro da 34 anni 9 ore al giorno e 4 al sabato fino a qualche anno fa, poi c'è stata la crisi, e al sabato non si lavorava più, poi mi è stato richiesto di lavorare al sabato, ma ho capito che le 200€ in più al mese per 16 ore di lavoro straordinario sono semplicemente sfruttamento e quindi ora il sabato me lo godo a casa, facile dire che la gente non vuole lavorare, la gente vuole vivere oltre che lavorare, io passavo i finie settimana sul divano con la schiena a pezzi, voltaren muscoril, e il lunedi da capo.
Senza contare che gli imprenditori (non tutti fortunatamente) ti vengono a raccontare che la sera mangiano la pastina, perchè hanno fatto investimenti per te! per garantirti un futuro! e poi hanno case ovunque, 2 porsche. 3 mercedes, soldi in svizzera, nero...
Perchè non si assume una persona in più? in modo da coprire le ore di straordinario che dovrebbe fare un altro? ci sarebbe meno disoccupazione e più benessere, costa di più? ogniuno di noi ha le proprie spese, e io il porsche non ce l'ho.
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[QUOTE=Desmonio;7588962][QUOTE=Giordano1;7588875]
Guarda, ho 41 anni e ho iniziato a lavorare a 19, subito dopo il servizio militare.
Sono titolare di due aziende, ho quasi 20 dipendenti (10 anni fa ne avevo 30).
La vita è dura per tutti, le regole del gioco sono cambiate e ti assicuro che se non mi fossi adeguato alle nuove regole avrei già chiuso.
Ho concorrenza da tutte le parti : Nord Africa, Oriente, Est Europa…. ma continuo. Vado avanti e il poter scrivere MADE IN ITALY mi salva ancora.
Quando non funzionerà più? Magari tra 20 anni magari tra 1... Qui da me cottimisti o rumeni o roba del genere non ce n'è. E se scrivo quello che ho scritto è perché negli ultimi 4/5 anni ho fatto parecchi colloqui con questa nuova generazione di fenomeni, e appena nomini 1 ora di straordinario o dici che si lavora il sabato… scappano a gambe levate, senza contare che manco sanno cosa dovranno fare e la loro prima domanda è : quanto mi dai?
Se ha aperto delle attività non posso far altro che elogiarla. Dobbiamo metterla sul chi c'è l'ha più grosso? Lavoro da 34 anni, 17 edilizia 17 fabbrica a 3 turni, Lei scrive: tra qualche anno chiudo fregandomene dei dipendenti, bello il ragionamento. Io la pensione spero di raggiungerla, ancora di più ora che l'azienda per cui lavoro (siamo quasi 500 operai) è stata ceduta a Continental.
Comunque Le ho scritto per raccontarle il rovescio della storia che sostiene lei. Nell'edilizia gli straordinari ai miei tempi si facevano anche volentieri perchè venivano retribuiti in nero ( se sia ancora così non lo so, mio fratello a vote li prende in busta a volte in nero). In fabbrica sono tutti tassati, non li vedi nemmeno, mentre l'imprenditore il guadagno lo vede eccome. Se vuole un altro esempio, mi suocero con moglie e figlia(mia moglie) ha attività di pasticceria, piange sempre, però ogni tot anni quando si compra il bmw nuovo lo paga in contanti. Io per permettermi una moto da 8000 € ho dovuto aprire un finanziamento, così per l'auto, cosi per la casa, quest'ultima non ho ancora finito di pagarla, forse lo farà mio figlio se troverà da lavorare. Come scrive Lei tutti facciamo fatica a stare al mondo, l'imprenditore ha sicuramente molti più pensieri per la testa, ma non ha l'introito di un operaio.
Potrei raccontarle che ho provato a mettermi in proprio con mio fratello, Sabati e Domeniche passate a fare lavori in proprio per cercare di crearci la clientela e aprire partita IVA. Fine settimana buttati via perchè con i nuovi super eroi rumeni, albanesi ecc. che lavoravano a metà prezzo ammazzando il mercato, il sogno di diventare lavoratore autonomo è svanito nel nulla. Dopo il passaggio dei barbari( i nuovi super eroi) chi aveva commissionato il lavoro veniva a cercarci per sistemare i disastri fatti dai barbari. Io personalmente ho mandato a quel paese tutti, mio fratello (più furbo o più fesso?) invece, da qualcuno a sistemare c'è andato. Mio fratello non è diventato imprenditore, è rimasto un umile operaio come me.
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https://www.raiplay.it/video/2019/11...f399797d1.html
Il tema della discussione nn erano i percorsi personali e le capacità specifiche di ognuno di noi ...in base alle ns capacita,alla ns volontà, ognuno di noi è riuscito a fare nella propria vita cio che ha voluto e cio che meglio ci è capitato, cercando, ognuno, di cogliere le migliori opportunità per noi e per chi ci sta attorno....
Ora ho inserito il link della trasmissione di rai 2....petrolio...di venerdì scorso....incentrata su amazon...non che sia una mia fissa....ma è la realtà che forse tutti più conoscono...chissa quelle che non si conoscono ma cmq ci sono....magari qualcuno l avra vista....chi avrà voglia...su rai Play può rivederla.....si intitola ..PETROLIO..L'ALGORITMO DI NATALE...
Il mio e' un interrogativo....aperto a tutti.... è sulla direzione che sembra che la società o meglio alcuni gruppi di persone vogliano far intraprendere alla società....
Io nn sto dicendo che sia giusto o sbagliato....
Come scriveva @tonylemagnific....il mondo cambia sempre...è sempre cambiato....alcuni lavori sono spariti...altri ne sono nati... la capacità di adattamento ai cambiamenti hanno sempre distinto chi meglio ha saputo leggere i tempi ....cambiando in funzione dei nuovi orizzonti che si aprivano....la storia lo insegna....
Ma questo finora....è più o meno sempre successo in una misura non dico a capacità di singolo individuo...ma comunque in modo che le persone piu dotate..intellettualmente...con spirito d inventiva...ecc ecc avevano la possibilità di leggere i cambiamenti e adattarsi progressivamente a questi per sopravvivere e magari migliorarsi e migliorare le proprie attività.... ora di fronte a questo velocissimo cambiamento epocale che sembra stia per avvenire....il singolo individuo che possibilità ha di potersi adattare?
Prima magari il confronto poteva essere uomo contro uomo....o gruppo contro gruppo.....ora come si potrà competere ?
Quale futuro ci potra essere se finirà che controlleranno l individuo ancor prima della nascita?
Chi e come si beneficerà di questo cambiamento....visto che per ora cio che determina questo sono coloro che in parte ne subiscono gli effetti?
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Non ho letto la discussione ma ciò che ho letto secondo me non corrisponde esattamente alla verità delle cose.
- I negozi fisici la fanno ancora da padrone. Purtroppo ho dei dati solo per quanto riguarda i millenials e Gen Z, e solo con quelli siamo sul 70% fisico vs 30% online. Se consideriamo tutta la popolazione sono certa che quel 70% diventa più di 80% (se non sbaglio l'online pesa 12-16% sul totale)
- Non è ASSOLUTAMENTE vero che l'online non ha le spese di un negozio fisico. Ok, non hai l'affitto di un megastore, ma hai l'affitto di un ufficio e di un magazzino. Non hai le spese dei commessi, ma hai quelli che il negozio online lo devono gestire, chi ti fa l'analisi dei dati, le persone che si occupano della logistica, le spese per esserci su Amazon, il fotografo che ti fa il catalogo dei prodotti (nel caso dell'abbigliamento), spese del sito e della sua manutenzione. E il marketing, ovviamente
- La grande differenza tra l'online e il negozio fisico lo fa il target. Se un negozio fisico può servire (sparo un numero a caso) 100 persone che abitano o bazzicano nei pressi, l'online ha un target a livello potenzialmente mondiale, QUINDI può guadagnare di più.
- i trend però sono due, e in entrambi i casi negozio online e fisico sono imprescindibili:
1) si cerca online, si compra nel negozio fisico. Che si evolve in: si cerca e si compra online e si va a ritirare nel negozio fisico.
Perchè?
Perchè online trovi molte più informazioni sul prodotto, non solo dalla casa produttrice ma anche da chi l'ha comprato e provato. Le recensioni sono una fonte più affidabile da parte di persone che non vogliono venderti il prodotto ma vogliono solo condividere la loro esperienza d'uso rispetto a un commesso che recita il depliant e alla fine comunque il prodotto te lo vuole vendere (generalizzo, lo so che non è sempre così).
Ma le persone vogliono ancora avere una relazione col negozio e con i commessi, dove magari possono fare le ultime domande sul prodotto, qualche consiglio, o provarlo nel caso dell'abbigliamento. Quindi preferiscono il ritiro in negozio.
2) Si prova in negozio e si compra online.
Due ragioni. Costa meno e ti da il tempo di pensarci senza dover tornare fisicamente nel posto.
Mi spiace ma il progresso è questo e chi non si adegua rimane indietro. Se anzichè far i piagnina, i negozianti facessero qualcosa per evolversi (si, fare l'eshop, o rendere un miglior servizio, un qualcosa che che li faccia diventare protagonisti della scelta dei consumatori), starebbero in piedi tutti.
Io sono un consumatore e SCELGO come spendere i miei soldi.
Se online costa meno, lo compro lì.
Se mi fa piacere prenderlo in negozio perchè c'è qualcosa che mi spinge a farlo al di là del valore economico, lo compro lì.
Aggiungo anche che se la gente comprasse online anzichè nel negozio fisico, Milano sarebbe vivibile anche nei periodi natalizi.