Originariamente Scritto da
flag
come spesso succede, mi sono spiegato male: non ho detto che berlusconi non abbia sostenuto qualcosa di simile, ma la paternita' della questione certamente non e' sua, ma e' cosa risaputa da qualsiasi economista, tanto e' vero che sempre di piu' discutono di economia, gli economisti, appunto, gli esperti di finanza, i sociologi e gli psicologi.........del resto l'economia reale si basa sulla volonta' di rischiare il capitale in un'impresa, volonta' che dipende da ragionamenti razionali, ma non solo (anzi, spesso pochissimo)
sull'aumento delle disuguaglianze, ci sono tesi contrastanti, molte delle quali vedono, in definitiva, l'italia come uno dei paesi in cui le disuguaglianze sono inferiori rispetto alla media. bisogna considerare aspetti come la proprieta' della casa, che nel belpaese e' diffusissima, la quota dei pensionati e la rivalutazione delle pensioni rispetto al reddito da lavoro dipendente, ecc. ecc.
e' vero che in italia la quota delle famiglie "a rischio di poverta'" e' in aumento (secondo dati e stime che comunque vorrei vedere con attenzione), ma da qui a farci passare per un paese di poveri.................
non voglio fare quello che "tutto va bene , madama la marchesa"......., tutt'altro
noto come crescano molto piu' di noi alcuni paesi per i quali tu e molti altri qui avete cantato il requiem a causa delle omicide politiche europee ecc. ecc.
o ricordo male ?