Infatti ci ho tenuto a separare le due cose: contrasto verso i ministri da una parte e difficoltà nel credere dall'altra. :wink_:
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la pubblicità non c'entra
la benetton ha fatto di peggio!
L'Italia è un gran bel paese, peccato ci siano gli italiani :coool:
Winter 2009
Se il credente ha il diritto ad offendersi se sente dire pubblicamente che Dio non esiste perché chi non crede non deve offendersi quanto sente dire pubblicamente (e lo sente dire in continuazione) che Dio esiste?
Perchè qui la questione è di una banalità disarmante: o i credenti hanno più diritti dei non credenti, ed allora lo si dica apertamente (*), oppure hai torto.
Tertium non datur.
(*) e se ne prenda atto riscrivendo la costituzione, magari sul modello di alcuni paesi islamici…
Hai confermato che è un'offesa ai credenti. Tu ti senti offeso quando si sente dire che Dio esiste, perchè offendere chi crede dicendo il contrario? Perchè parli del "diritto" ad offendersi?
Visto che metti le due situazioni su uno stesso piano, di parità di diritti, mi permetto di girare la tua frase come segue:
Se il non credente ha il diritto ad offendersi quando sente dire pubblicamente (e lo sente dire in continuazione) che Dio esiste perchè il credente non deve offendersi se sente dire pubblicamente che Dio non esiste?
quoto chi si offende :D
Ma hai problemi con il periodo ipotetico?
Dunque:
se X allora Y
non significa che X è vera; significa che se X fosse vera, allora, come conseguenza, ne seguirebbe Y.
Ma certo che no!!! Che sono deficiente come alcuni credenti? Che me ne frega se credono nel Unicorno Rosa Invisibile o nel Flying Spaghetti Monster e lo vogliono raccontare a tutti! Contenti loro!
Sto solo dicendo che se loro possono sbandierare ai quattro venti le loro opinioni su quanto esiste e quant'è figo l'Unicorno Rosa Invisibile, voglio aver la stesso diritto di esprimere le mie opinioni su questo simpatico personaggio, compreso quella che sia un parto della fantasia.
Emb'è? E che hai risolto? Se è un'offesa, siamo sempre nella situazione in cui il credente offende e pretende di non essere offeso…
:noooo::noooo::noooo::noooo::noooo:
Senti, la parità di diritti consiste nel fatto che o tutti abbiamo il diritto di esprimere pubblicamente le nostre opinioni su Dio, Allah, Brahma, Zeus, Odino e Manitù, oppure questo diritto non l'ha nessuno.
Scegli te quello che preferisci, ma quello che preferisci, se vale per te, vale pure per me.
la libertà di espressione è sacrosanta , con questo credo ancora che si tratti di una grande cazzta quella del bus, chi si offende deve imparare a non offendersi altrimenti come diceva Bonni sterzo molte altre pubblicità "offensive" dovrebbero essere censurate
resta il fatto che se per i credenti Dio esiste , per gli atei esiste il Dio della ragione illuminista , entrambi si sentono offesi, un periodo di ricovero per entrambi non farebbe male:biggrin3:
E meno male!
I'm sorry, ma io non mi sento affatto offeso dai credenti che affermano l'esistenza nel Dio nel quale credono. Inutile che tu tenti di leggere questo in ciò che scrivo.
D'altra parte ho chiarito il mio pensiero oltre ogni ragionevole dubbio, e mi sono sinceramente rotto le palle di riscrivere per l'ennesima volta la stessa cosa. Mio malgrado, sono costretto a concludere che alcuni o preferiscono volutamente fraintendermi oppure non sono molto dotati di capacità analitiche. Anche stavolta, tertium non datur.
Infine, giusto per puntualizzare, la maggior parte degli illuministi, come Voltaire o i padri fondatori degli Stati Uniti d'America, erano deisti e non atei, ovvero credevano in un progettista divino dell'universo, che, dopo averlo creato, s'è "ritirato nelle sue stanze" sbattendosene altamente dei successivi accadimenti.
geniale, veramente geniale, mi piace proprio, abolire tutte le religioni
la religione è sempre esistita e sempre esisterà, non esageriamo.
Al mondo ci sono fior fior di teologi, atenei, manuali, dottrine...non è pensabile.
Non è la religione che crea danni ma l'estremismo,basterebbe essere più tolleranti,non solo nel caso della religione,e tutto andrebbe bene.Il problema non è la religione ma la mente "malata" delle persone.
Ogni dogmatismo prevede l'abbassamento della ricerca della spiritualità. Si entra in una fase dove il senso di colpa frena la propria ricerca e la religione é di per se pragmatica, anche le più aperte. Penso che l'uomo dovrebbe preoccuparsi maggiormente della propria spiritualità che non della propria appartenenza a questo o a quell'altro credo.
secondo me avete ragione tutti.
Una cosetta vorrei dirla, però.
Qui si sono proprio cannati il messaggio. L'originale (che sta facendo il giro dei bus del mondo già da qualche anno, in diverse lingue) è più o meno su questo tono
"Probabilmente Dio non esiste: non ti crucciare goditi la vita" tutt'altra cosa rispetto al supposto slogan italiano "La cattiva notizia è che Dio non esiste; quella buona che non ne hai bisogno". Anche senza essere fini lingusti si capisce subito che le intenzioni sono diverse ma su queste avete già detto tutto. Come saprete la concessionaria per la pubblicità sui bus di Genova ha poi rifiutato il messaggio con un compèlicatissimo panegirico su 3 o 4 articoli del codice di autoregolamentazione della pubblicità in Italia. Plaudo. Non tanto per lo scuorno degli atei (ma un pò si: ma che caspita di ateo sei se poi fai "religione" e tenti proseliti per il tuo "gruppo" di senza dio? bah...) ma perchè è stata battuta l'arroganza: personalmente sono stufo di pubblicità aggressive che pretendono di dirmi cosa devo fare e come per sentirmi come loro. Per di più si sono cannati la prima regola (art. 1 codice di autoreg. pubblicità: la pubblicità dev'essere veritiera e corretta): non avevano proprio speranza di pubblicazione. Secondo me torneranno alla carica e, se tradurranno tramite interprete anzichè con il filtro della rabbia mi farà piacere vedere sui bus della mia città un invito ala riflessione sulla trascendeza. Tiè
Secondo me non ne usciamo perchè la religione, per un credente, non è un argomento come un altro e il diritto di ciascuno di esprimere le proprie opinioni vale fino a un certo punto, è facile sfociare nell'offesa, forse da non credente ti riesce difficile da concepire. Se a me piace il tiramisù e uno mi dice che in realtà per lui è una merda, io mica mi offendo, magari mi faccio una risata. Diverso è se si parla di religione. La cosa mi sembra talmente ovvia e lampante che anche il solo doverla sottolineare mi fa capire che parliamo da due mondi diversi. Meglio se io e te parliamo di calcio o di figa, senti a me! :tongue: Per quanto mi riguarda chiudo qui.
Guarda che questo lo so benissimo, ed infatti proprio questo è il punto dove voglio (o dove si vuole) arrivare.
Tu pensi che le idee religiose debbano godere di uno status diverso da tutti gli altri tipi di idee, status per il quale, a differenza di tutte le altre, non deve essere possibile giudicarle e/o criticarle.
Io ritengo che questo dipende dal fatto che i credenti sono sotto sotto consapevoli del fatto che le loro "credenze" sono indifendibili, ragion per cui ritengono necessaria una "protezione" speciale. Altrimenti l'atteggiamento non si spiega. Ma questa è una mia opinione personale che lascia il tempo che trova.
Ora, questa "pretesa" sarebbe pure accettabile se i credenti si limitassero a ritenere le loro credenze un fatto personale, e non qualcosa di universale valevole per tutti ("cattolica", ad esempio, significa proprio "universale"). Invece non è affatto così, e dunque i credenti non solo pensano sia giusto usare le loro idee religiose per fissare limiti o stabilire regole relative alla vita ed alle libertà di tutti (e tutti comprende anche i non credenti o i diversamente credenti) ma pretendendo pure che le idee dalle quali queste imposizioni derivano non si debbano poter criticare!
E questo non lascia affatto il tempo che trova! Mi riesce anzi difficile immaginare qualcosa di meno democratico.
Inoltre, l'immediata conseguenza di questa linea di pensiero è che quando qualcuno critica le idee religiose, si deve reagire. Da qui il passo è breve a ritenere comprensibile, ad esempio, che gli islamici facciano saltare in aria le ambasciata danesi nei loro paesi se un giornale danese pubblica una vignetta che raffigura Maometto, o che gli autori delle vignette, a causa di questa idea, debbano vivere sotto scorta, o che debba vivere sotto scorta S. Rushdie, in quanto rei di avere una diversa opinione nei riguardi dei loro amici immaginari.
In altre parole, pretendendo l'incriticabilità delle proprie idee religiose, i credenti moderati finiscono per creare un "ambiente" nel quale il fanatismo può prosperare.
Ovviamente tutto questo, per te, è giusto.
A me invece fa vomitare, e, che ti piaccia o meno, farò sempre tutto il possibile per denunciare la cosa.
Il calcio non mi interessa. Resta la figa… ma sai, di solito quelli che parlano di figa son proprio quelli che non la praticano…
:risate2::risate2::risate2::risate2:
Premesso che quello è uno spot e non un trattato di filosofia, io trovo assolutamente incredibile la capacita che hanno i credenti di (s)ragionare a senso unico.
Mi va benissimo, anzi convolo rapidamente a nozze con l'idea che la pubblicità debba essere assolutamente veritiera e non si possa mai affermare nulla di non assolutamento certo.
Te vieni a fare un discorso simile agli atei, che sono assoluta maggioranza nel mondo della scienza, e che di criteri di verificabilità "vivono"! Prendi l'elenco dei premi nobel assegnati dal 1900 fino ad oggi (i premiati saranno quasi un migliaio), e conta quanti fra loro credono in una religione rivelata. La dita delle tue mani sono sufficienti… (e già che ci sei, magari domandati anche com'è che proprio coloro che meglio comprendono la natura ritengono non necessario introdurre l'ipotesi "Dio" per spiegarla).
Mi rotolo dalle risate a sentire un credente sostenere un simile argomento…
Ammesso e non concesso che non sia veritiero dire che le divinità non esistono, per ragioni molto più forti di questa si può senz'altro dire che non è veritiero neanche dire che esistano Dio, Allah, Manitù, Odino, Brahma, etc… etc… Questo implica che tutti gli spot, tutti i simboli, etc… pubblicamente esposti che in qualche modo implicano l'esistenza di una qualche divinità devono essere immediatamente rimossi, in quanto non veritieri!
E questa cosa forse ti può far capire perchè lo spot è stato concepito in quel modo, cosa che è stata riconosciuta anche negli altri peasi, come una rapida visita al sito di Richard Dawkins ti potrà confermare: a loro è piaciuto di più il nostro.
Mi pare che l'unica cosa che i credenti vogliono (non tutti, qualcuno sano di mente in circolazione c'è), è il diritto di usare due pesi e due misure nel senso che loro preferiscono.
Guarda che basta dirlo apertamente…
Ovviamente sono sempre disposto ad entrare nel merito: visto che si parla di affermazioni "veritiere", possiamo tranquillamente confrontare gli argomenti disponibili a sostegno dell'esistenza di una divinità a tua scelta con quelli disponibili a sostegno dell'esistenza del drago invisibile che ho in garage.
per i credenti , il rispetto delle idee è unidirezionale