Secondo te...
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Non capisco il capocchiam... cosa dovrebbero fare?
Pensi che tutte le proposte fatte dai 5 stelle invece siano state passate?
Mi sembra che il governo si guardi bene dal far passare qualcosa che venga dai grillini.
Il gioco politico non é quello... gli accordi si fanno precedentemente affinche ci sia un do ut des ed il voto per un qualcosa sia solo la stretta finale di un accordo che in italia é una spartizione di denaro pubblico.
Verdini docet.
Purtroppo credo che ci sia un grave problema di informazione...a me capita molto spesso di ascoltare i lavori d'aula...i grillini, a differenza di quello che pensano erroneamente i pragmatici del tcp, fanno delle proposte molto serie e concrete...mettendo quotidianamenete questa maggioranza giuliva e improvvisata davanti alle proprie gravi contraddizioni...li mettono in ridicolo quotidianamente perché a differenza di chi li dipinge come degli sprovveduti perditempo loro le carte e le norme se le vanno a leggere...e se poi spuntano gli aiutini/regali a questa o a quella lobby è proprio perché ci sono loro a smascherare questa immondizia...già solo questo (il fare opposizione puntuale e attenta a differenza degli altri che dormono o sono collusi) vale "il prezzo del biglietto"...questo al netto dei difetti politici organizzativi di comunicazione che anche loro hanno
infatti credo che siano molto utili in questa attivita
parimenti li considero inadatti, e financo pericolosi, a prendere le redini di una situazione cosi' complessa
con questo sono un fan di renzi e del pd?
no
e se dovessi votare domani , e scegliere fra renzi e i grillini?
sceglierei renzi, perche' scegliere i grillini, in una situazione nazionale e internazionale come questa, presenta rischi di gran lunga maggiori.
haug
....................intanto riporto un articolo del corriere:
Le prossime elezioni amministrative sono considerate uno spartiacque nella storia del Movimento 5 Stelle. La posta in gioco è alta, ma la creatura che fu di Beppe Grillo e di Gianroberto Casaleggio arriva male a questo appuntamento decisivo, avvolto nell’incertezza sulla strada da prendere nel futuro prossimo. Le inchieste giudiziarie che hanno colpito i sindaci di due roccaforti pentastellate come Livorno e Parma, entrambi accusati di reati connessi alla loro attività di amministratori, e le annesse polemiche sulla doppia morale di M5S, garantisti a casa propria, feroci altrove, evidenziano gli effetti di una mutazione in corso che rischia di fermarsi nella palude delle prese di posizione dettate dalla convenienza spicciola. Il troncare, sopire, sminuire le proprie contraddizioni operato in questi giorni da Luigi Di Maio e dagli altri membri del direttorio, equivale al mantenimento di una presunta rendita di posizione. Non muoversi, stare il più possibile fermi, far passare la piena per giungere senza troppi danni alle urne.
È una scelta anche legittima, ma di corto respiro, che evidenzia le crepe nel muro di M5S. Le ipotesi di reato che hanno raggiunto Filippo Nogarin e Federico Pizzarotti non rappresentano peccati mortali o infamanti. Sarebbero anche una ghiotta occasione per definire una volta per tutte cosa rappresenta davvero quell’enigma chiamato Codice etico, per rimodellare un estremismo giustizialista che al dunque viene declinato con gli avvisi di garanzia degli altri. Invece è stato scelto uno sterile gioco al rimpiattino con il Pd e le altre forze politiche sul rispettivo numero di acciacchi giudiziari, fingendo di scordare il fatto che oggi 13 delle 17 amministrazioni controllate da M5S hanno problemi con le procure. Al netto della presunzione di innocenza, per chi ambisce a governare l’Italia si pone un discreto problema di classe dirigente, confermato dal fatto che la seconda forza politica del nostro Paese schiererà solo 250 liste proprie su 1.300 Comuni che voteranno il prossimo giugno.
La mancanza di chiarezza si traduce in un immobilismo dove ognuno dice la sua, creando danni ulteriori. I silenzi, gli imbarazzi, le polemiche appena accennate sulla tempistica della magistratura e le dichiarazioni sull’attacco delle procure, già sentite dall’intero arco costituzionale negli ultimi anni, non aiutano la rivendicazione della propria diversità. L’immobilismo appare oggi l’unico modo di tenere in equilibrio due anime inconciliabili tra loro, è un riflesso del contrasto interno tra ortodossi e governativi, che si riflette anche sul direttorio, il nuovo organo di autogoverno del movimento.
L’appartenenza alle diverse fazioni sembra avere un peso anche nella gestione delle proprie disavventure. All’ortodosso Nogarin indagato a Livorno, solidarietà e copertura garantista. Nei confronti di Federico Pizzarotti, il sindaco di Parma inviso alla base pura e dura, si registra qualche presa di distanza, qualche distinguo. E così la giustizia e il giustizialismo cavalcati nell’ultimo decennio diventano un’arma a doppio taglio, una insidia che va ben oltre l’esito delle prossime elezioni amministrative. La colpa di questa opacità, di un appannamento che confina con l’imbarazzo, ricade sui nuovi vertici del direttorio, chiamato a gestire la sua prima prova di maturità, finora con scarsi risultati. Gianroberto Casaleggio non c’è più, e si sente. Suo figlio Davide ha messo in chiaro il suo ruolo tecnico di gestore del software aziendale, Beppe Grillo appare sempre più distante. Nei momenti difficili, erano stati i due fondatori a dare sferzate, a prendere decisioni anche impopolari presso la base.
Quel M5S è finito. Adesso tocca alle giovani leve del direttorio. Ma per affermarsi come nuova e credibile classe dirigente, hanno il dovere della chiarezza, a cominciare dal tema della giustizia. Sono loro che devono spiegare cos’è oggi e cosa davvero vuole diventare il Movimento Cinque stelle, ai loro militanti, e magari anche al Paese, visto che è della seconda forza politica italiana che si parla. Anche a costo di cambiare rotta su alcuni principi fondamentali. La professione dell’onestà può essere conciliata con una svolta se non garantista almeno di maggiore equilibrio. Naturalmente professata con tutti, non solo con se stessi. Non c’è niente di male nel cambiare idea. Specialmente se quelle di prima, per quanto applaudite, erano sbagliate.
Ah ok, infatti Zuckember per dirne uno ha 60 anni, vero?
Se le idee sono buone, puoi sfondare ogni barriera, e la dimostrazione di questo la vedi ogni giorno: in Italia, invece, l'eta' avanzata e' un benefit e simbolo di CAPACITA' ... Infatti si vedono sempre piu' i risultati.
Quando si parla di nuovo che avanza, poi, meglio non citare i vari Renzini, Boschini o simili .... Uno splendido prototipo di paraculaggine di un certo livello.
Che vuoi che sia, l'importante e' spalare merda.
Infatti che leggi ad capocchiam chi le sta facendo ? I 5Stelle?
Tanto per dirne una, l'altro ieri e' stata rigettata una proposta di legge per escludere dal pubblico tutti coloro che sono stati beccati con le mani nei soldi pubblici per loro interessi personali.
RIFIUTATA, ovviamente.
Del resto, meglio tenerli i ladri, cosi' quei 4 onesti in croce lavoreranno meglio no? O magari imparano qualcosa anche loro, tipo FREGARSENE dei cittadini e mangiare finche' ce n'e'.
Non sono d'accordo sull'analisi...e quindi anche sulle conclusioni...si descrive l'obbiettivo di onestà che si sono dati i grillini come un male...una cosa sbagliata...una cosa non realizzabile e per questo propedeutica per alimentare gli attacchi delle parti politiche opposte...
Non credo sia questo il punto...lo stesso Grillo disse fin da subito che era impossibile garantire che tra gli eletti non si formasse mai una mela marcia...come fai a garantirlo?...era un fatto prevedibile e che era stato messo in conto da subito...ma credo che rispetto al passato (quello in cui gli indagati rimanevano al loro posto anche dopo essere stati condannati in via definitiva) quello che fanno quelli del m5s è molto differente...d'altronde la stessa base non vorrebbe i furbacchioni nei luoghi di potere...cosa molto diversa per gli elettori degli altri schieramenti che alla fine non vedono con profondo sdegno i trafficoni visto che poi insistono nel volerli e nel votarli
... "gente conosciuta...di esperienza!!!"....
e infatti io parlavo di casalinghe in politica. nelle aziende vale chi vale.
non credo proprio che potere significhi nevessariamente intrallazzo e latrocinio. questo tentativo di dipingere i grillini è una delle strategie di disinformazione ai loro danni.
non mi stancherò di fare un esempio che avvalora la mia idea. il sindaco della mia città è al terzo mandato. durante la sua amministrazione mai e poi mai lui o componentidella sua giunta si sono macchiati di reati. nessun aarrestato, nessun indagato, nessuna accusa davanti ai magistrati contabili. nulla, neppure una piccola macchia. perché? Perché la sus stella polare è l'onestà nell'amministrazione della cosa pubblica. la scelta di persone oneste nella giunta. la totale e incolmabile distanza dai potentati, dai delinquenti, dai lobbisti.
e lo ammetto nonostante io non lo abbia votato e che non condivida molte delle sue posizioni politiche.
aggiungo solo che proprio per questa sua intransigenza nei confronti degli zozzoni ha il partito democratico all'opposizione. e non solo, ma tiene lontani anche i soliti voltagabbana buoni per ogni governo.
Pizza e Fico
13/05/2016
massimo gramellini
I politici non sono geneticamente ladri. Non più di quelli che li votano e che al loro posto si infilerebbero nelle stesse trappole e subirebbero le stesse tentazioni. Il giorno in cui si accetterà questa umile premessa, si comincerà a combattere davvero la corruzione. Nell’unico modo possibile, che non consiste nel cambiare la natura umana o sostituire un politico con un altro, ma nel ridurre i passaggi burocratici che favoriscono mazzette e raccomandazioni. Invece i Cinquestelle si illudono che basti mettere Di Maio al posto di Renzi e «Dibba» a quello della Boschi per avere una classe dirigente senza macchia e senza paura. La realtà si sta incaricando di contraddirli, facendo piovere avvisi di garanzia sulla schiena dei sindaci del movimento. Cosa abbiano fatto di male non è chiaro nemmeno a loro: prendere decisioni, in questo Paese, significa spesso compiere atti al limite della legalità.
Sarebbe ora che i pentastellati lo riconoscessero, invece di continuare a gridare «Onestà onestà» e intanto intestarsi tutte le posizioni in campo. A destra sui migranti ma a sinistra sui diritti, contro la finanza ma a cena con la Trilateral, nemici degli estremisti ma alleati in Europa con un arnese come Farage. Fino al capolavoro degli avvisi di garanzia. All’inizio sostenevano che bastasse riceverne uno per doversi fare da parte. Adesso l’avviso non basta più, se riguarda un sindaco ortodosso come Nogarin. Mentre se casca sui piedi del ribelle Pizzarotti, il triumviro Fico auspica il passo indietro. I Cinquestelle stanno diventando tutto e il contrario di tutto. La condizione ideale, in Italia, per vincere le elezioni.
Hanno appena provveduto alla dimenticanza, e col solito pretesto già utilizzato a Quarto. Grave danno di immagine! :risatona:
M5S: Pizzarotti sospeso da cinque stelle. Grillo, hai nascosto avviso a Di Maio - Politica - ANSA.it
Quanto lavoro per poter dire che non sono megli degli altri:wacko: