Se fossimo sempre tutti d'accordo il mondo sarebbe un posto noioso...
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scusa tormento io non volevo mandare il messaggio a te ma a GABRI620 devo ancora imparare ad usare il forum ca...
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http://img188.imageshack.us/img188/7404/stfolgore.jpg
« Fra le sabbie non più deserte
son qui di presidio per l’eternità i ragazzi della Folgore
fior fiore di un popolo e di un Esercito in armi.
Caduti per un’idea, senza rimpianto, onorati nel ricordo dello stesso nemico,
essi additano agli italiani, nella buona e nell’avversa fortuna,
il cammino dell’onore e della gloria.
Viandante, arrestati e riverisci.
Dio degli Eserciti,
accogli gli spiriti di questi ragazzi in quell’angolo di cielo
che riserbi ai martiri ed agli Eroi. »
(Epigrafe davanti al cimitero della Folgore a El Alamein)
FOLGORE!
ONORE AI CADUTI!
la differenza sta in alcuni semplici fattori.
1) il soldato sta là a rappresentare l'Italia, l'operaio, il camionista e il pescatore no
2)Per l'operaio, il camionista e il pescatore, l'incidente è una fatalità, un caso fortuito, più o meno probabile a seconda dei casi ma certamente non voluto da nessuno, per il soldato invece c'è qualcuno (il nemico) che lo vuole morto, e lo vuole morto ad ogni costo. Naturalmente anche il soldato è soggetto ad inccidenti, come l'operaio il camionista e il pescatore, dato che va in giro in auto/camion, va per mare, maneggia macchine pericolose (non foss'altro che le armi) ecc.
Nel caso specifico la parola eroi è sbagliata, perchè non c'è eroismo nel normale lavoro del soldato in zona d'operazioni, ma c'è certamente un coraggio, una forza d'animo, la dedizione ad un dovere (pericoloso) che meritano tanto tantissimo rispetto e i funerali di Stato perchè quei caduti sono morti in rappresentanza dell'Italia intera. Quei caduti sono i NOSTRI soldati, sono NOSTRI connazionali , mandati la in NOSTRO nome. (e anche in nome di chi non vuole, di chi non ha votato chi li ha mandati...visto che in democrazia le cose funzionano in un certo modo).
Ecco quali sono le differenze, e non sono cosa da poco.
Il che non toglie nulla , ma proprio nulla, al doveroso rispetto per i morti sul lavoro.
no, mi spiace deluderti ma non sono un no-global.
La morte di un uomo (e qui sono più di uno) è un dolore lancinante che devasta tutta la società.
Morire in quel modo, lontano dalla propria famiglia, è straziante.
E' altrettanto straziante morire quando si fa qualsiasi altro mestiere: in un cantiere, in una fabbrica, ma anche il povero polizioto ucciso dalla mafia o dal delinquente qualsiasi...
Tutta la nazione deve stringersi attorno alle famiglie di tutti i caduti, in guerra come sul lavoro.
Non è il caso, però, di accostare il terimine "eroe" alla morte di ogni militare ed i ltermine "incoscienza" o "negligenza" alla morte di una qualsiasi altro lavoratore.
E se posso, qualche pensiero deve andare anche ai 20 morti civili afghani, che avevano le stesse colpe dei nostri ragazzi: trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato
Vero non si tratta sempre di eroi, nel senso strettamente tecnico del termine.
C'è un bel pò di retorica sui militari, posso anche convenirne.
Ma..mentre nella stragrande maggioranza dei casi di morte sul lavoro c'è proprio la negligenza alla base dell'incidente, nel cso dei militari e dei poliziotti c'è il dolo..la volontà omicida del nemico, del terrorista, del malvivente, del matto, ecc ecc
E c'è la differenza che mentre il lavoratore lavora (in genere) per se stesso, gli uomini e le donne in divisa lavorano per la comunità, in nome di TUTTI gli Italiani.
Non sono differenze da poco.
Poveracci anche gli Afghani che si sono trovati lì per caso, vittime dei loro stessi connazionali, ma è altra cosa.... loro stavano lì per caso, i nostri in missione.
concordo.
E' brutto fare certe considerazione, lungi dal me il voler associare un valore diverso alla morte di diversi individui, ma i parà morti in Afghanistan non erano eroi, quelli ad El Alamein si.
il lavoratore investito da un camion non è un eroe, quello che muore salvando un suo compagno lo è.
Non fraintendetemi
Per quelli di El Alamein in senso generale valgono le stesse considerazioni che per quelli attualmente morti a Kabul.
Per intenderci: il Tenente Paglia , ferito in Somalia, al check point Pasta "dopo aver sgomberato con il proprio veicolo corazzato alcuni militari feriti, di propria iniziativa si riportava nella zona del combattimento e, incurante dell'incessante fuoco nemico, coordinava l'azione dei propri uomini, contrastando con l'armamento di bordo l'attacco nemico. Per conferire più efficacia alla sua azione di fuoco si sporgeva con l'intero busto fuori dal mezzo esponendosi al tiro dei cecchini che lo colpivano ripetutamente. "
Questo è un atto eroico.
Ma pur non essendo eroi in senso tecnico, sono comunque uomini animati da coraggio e dal senso del dovere . Coraggio e senso del dovere che meritano il più alto rispetto, e quando , purtroppo, ricorre il caso meritano , oltre il rispetto, l'onore e la riconoscenza della Nazione, anche le esequie di Stato.