che tristezza...
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che tristezza...
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Mi spiace ma non sono d'accordo.
Qui non c'entrano i mondiali di Rossi, anche il motociclismo si e' evoluto tanto, piste enormemente piu' sicure, abbigliamento tecnologicamente avanzatissimo, assistenza medica immediata. In passato si moriva molto di piu'.
Pero' la componente di rischio c'e' sempre, minore ma c'e'. Fa parte di tutti gli sport "pericolosi" e il motociclismo non fa' eccezione.
Semmai bisognerebbe discutere della consapevolezza del rischio a certe eta' e forse un contesto come quello di Indianapolis e' eccessivo per dei ragazzi cosi' giovani in sella a moto comunque molto veloci.
Pero' ci sono migliaia di ragazzini che corrono in tutto il mondo e una disgrazia non deve far perdere di vista il contesto piu grande.
Muoiono molti piu' ragazzini di 14 anni coi motorini per strada ma ormai fanno meno notizia.
Nelle foto sembrava davvero felice. Buone pieghe, ovunque tu sia ora.
Per carità,ognuno è libero di pensarla come vuole.
Io credo che se muore una persona non è "statistica",un incidente che ci può stare su un numero enorme ma una disgrazia.Ok,si sono evolute piste e protezioni ma si muore lo stesso a 13 anni.Evidentemente le protezioni sono poche,le moto potenti,le piste non adatte...non so.So che a 13 anni non si può morire così.Riguardo agli altri sport,non credo che facciano fare apnee estreme,scalate senza corde,paracadutismo in solitaria,ecc a ragazzi di 13anni.La moto è uno sport estremo e come tale va trattato.DOvrebbe bastare un solo caso come questo per stravolgere i regolamenti e non aspettare che "il destino" diventi sempre più casistica
Notte a tutti :)