Originariamente Scritto da
Don Zauker
Hai fatto un esempio sulla sanità.
Adesso ti spiego cosa succede nella mia città, e in Emilia in generale .
Allora, tu sai benissimo che le ASL sono enti autonomi, ergo hanno una autogestione di bilancio.
Benissimo, a Reggio Emilia dagli anni '50 siamo aumentati sì e no del 10%.
I posti letto negli ospedali sono però PERLOMENO decuplicati.
Considera che oggi si lavora quasi ovunque per microchirurgia, e che i tempi di ricovero rispetto al passato si sono ridotti di tantissimo.
Come spiegare allora questo fenomeno?
Semplicissimo, basta guardare CHI sono i ricoverati.
La maggior parte sono meridionali, e di questi in stragrande maggioranza arrivano dalle regioni politicamente "sorelle" del sud (Calabria e, da quindici anni a questa parte, in maniera sempre più massiccia, napoletani).
Ora, questa gente viene qui a curarsi perchè da loro il sistema non funziona, gravando sui costi della Asl locale.
Asl che, ovviamente, richiede rimborso alla Asl d'origine del malato, presso cui è iscritto; considerando che questa è in mega passivo da sempre, si vengono a generare crediti inesigibili.
Questo fa sì che, a fine bilancio, la Asl cittadina abbia buchi evidenti in bilancio.
Secondo te chi paga?
Voglio dire, lo stato italiano convive da anni con una evidente disparità di sviluppo.
[COLOR="rgb(255, 0, 255)"]convive con un modo di pensare irresponsabile , prova ad immaginare se i soldi spesi dalle regioni debbano venire soprattutto dalle tasche dei cittadini del posto e che gli amministratori competano tra loro, le cose cambierebbero alla svelta. L'errore sta nel continuare ad attriubuire le colpe dei problemi del sud agli altri , il potere ha bisogno di essere localizzato per avere maggior moralità pubblica (guardare la Svizzera) e meno tasse. E' fuor di dubbio che l'unità politica, economica e fiscale ha fatto male al Sud e anche al Nord[/COLOR]
Un articolo di "La Repubblica" (non L'Eco del Ticino) riportava una analisi, fatta da non ricordo più quale agenzia economica internazionale, secondo cui il PIL procapite italiano, Campania esclusa, sia uguale a quello francese; senza il sud, uguale a quello tedesco.
Tutta questa tirata per dirti che oggi, concretamente, un fisco regionalista in uno stato ITALIANO è impossibile.
Sarebbe guerra civile, come lo fu per la ex-Jugoslavia.
La via più percorribile è e rimane quella della LEGGE, uguale per tutti.
Togliere il nero, aumentare i controlli fiscali, mettere regole certamente non utopiche ma FARLE RISPETTARE.
Giocare tutti allo stesso gioco, finalmente senza bari.
giocare tutti allo stesso gioco, questa fa davvero ridere se presa
seriamente da te. La politica è il mezzo per nascondere i costi individuali
costi però che sono enormemente costosi per la collettività, pensa alla ferrovia
che costano molto poco, metà di quello che costano in Germania, ma sono gestiti da
un'azienda pubblica con un deficit mostruoso che se non fosse pubblica sarebbe
fallita da tempo, tutti vogliono tanti servizi e lo Stato li fornisce , in realtà viviamo in
un sistema inefficiente che toglie spazio al mercato(molto più efficiente perchè
decentrato) Quindi tante tasse richieste altrimenti il debito cresce ancora di più ,
debiti che nessun elettore dovrà pagarli a differenza delle tasse . Se lo Stato fa un debito
per me i ne ripagherò una piccola parte , il debito viene pagato da tutti e soprattutto
dalle generazioni future che non votano :D.
Sinceramente non credo basti, non credo NULLA basti, per tutti altri motivi, ma questa è una canzone che ho già cantato (troppe?) altre volte.
Rimane comunque l'unica scelta MORALE, ma mi rendo conto che questa è solo una mia opinione.
Per il resto del tuo post, ti ricordo come, per dire "oggi sorge il Sole", il grande Moravia scivesse "oggi sorge il Sole".
Miei 2 cents.