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Così si creerebbero delle liste d'attesa per il suicidio (cioè, se ti fan attendere per una biopsia, cioè qualcosa di urgente, 6 mesi, figurati un suicidio) ... non è grottesco?
E in attesa della tua dipartita che fai?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
MissTiger
Così si creerebbero delle liste d'attesa per il suicidio (cioè, se ti fan attendere per una biopsia, cioè qualcosa di urgente, 6 mesi, figurati un suicidio) ... non è grottesco?
E in attesa della tua dipartita che fai?
magari ti rompi e cambi idea
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Scusate, ma che differenza passa tra eutanasia e suicidio assistito?
Se ti vuoi suicidare puoi farlo benissimo da solo, ci sono mille metodi, basta fare una piccola ricerca su google, ma allora perché vuoi farti assistere? E sopratutto, perché ci sono associazioni che ti assistono nel suicidio?
Io spesso auguro a chi è cattivo di suicidarsi, ma non lo aiuterei mai a farlo! :)
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Citazione:
Originariamente Scritto da
MissTiger
Così si creerebbero delle liste d'attesa per il suicidio (cioè, se ti fan attendere per una biopsia, cioè qualcosa di urgente, 6 mesi, figurati un suicidio) ... non è grottesco?
E in attesa della tua dipartita che fai?
xbox!:biggrin3:
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Originariamente Scritto da
spitjake
scusa ma insisto, perchè?
Ma perché non è facile diamine. Ci sono molteplici fattori da considerare. Innanzitutto una cosa del genere non può farla un medico, poiché va (per certi aspetti) in contrasto con il Giuramento di Ippocrate. Vanno create delle strutture ad Hoc, ma a chi fa queste cose che preparazione si da?
Detto questo, archiviato il lato pratico della cosa, si passa al lato "umano". Come fai a decidere quanto sia attendibile la volontà di un individuo di farla finita, e quanto sia magari deviata da altri fattori derivanti dalla sua malattia? Per questo, in un malato terminale è un conto, nella depressione è un altro. La lucidità credo sia ben diversa nei due casi.
Vanno poi considerate la gravità e la curabilità del male in sè.
E non è tutto qua...
Al di là di tutto questo, mettila così. Supponi di essere il superpresidente Nazionale, tu puoi tutto e decidi tutto te. Ora, come legiferi in merito al suicidio assistito (partendo dal presupposto che vuoi fare una legge fatta bene, obiettiva e funzionale)?
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Originariamente Scritto da
Segy
il punto è........ i controlli....... suicidio assistito oppure omicidio compiuto da un terzo?
son pronto a scommettere che nei tribunali vi sarebbero parti in contrapposizione: A "ahhhh lui voleva morire" B "ahhh non è vero".
Bravissimo :oook:
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Strega Klà
Mettiamolo a pagamento....come per le medicine..denunciando la fascia di reddito d'appartenenza......
In fin dei conti....è una cura
No, non è una cura. Assolutamente no.
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Originariamente Scritto da
MissTiger
Così si creerebbero delle liste d'attesa per il suicidio (cioè, se ti fan attendere per una biopsia, cioè qualcosa di urgente, 6 mesi, figurati un suicidio) ... non è grottesco?
E in attesa della tua dipartita che fai?
è più assurdo sottostare ad una lista d'attesa per un trapianto che per morire, per dire....
visto che la vita è una gran rottura di balle... e non solo gioie... vorrei decidere della mia vita... poi se qualcuno mi vuol costringere ok... purchè tutto sia bellissimo, qualcuno lavori per me, paghi per me ecc... ecc...
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Citazione:
Originariamente Scritto da
streettissimo
No, non è una cura. Assolutamente no.
Hai editato il messaggio togliendo la parte in cui scrivevo
"un tantino più definitva" che qualificava il mio intervento sarcastico in merito alla definizione "cura"
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Citazione:
Originariamente Scritto da
streettissimo
Ma perché non è facile diamine. Ci sono molteplici fattori da considerare. Innanzitutto una cosa del genere non può farla un medico, poiché va (per certi aspetti) in contrasto con il Giuramento di Ippocrate. Vanno create delle strutture ad Hoc, ma a chi fa queste cose che preparazione si da?
Detto questo, archiviato il lato pratico della cosa, si passa al lato "umano". Come fai a decidere quanto sia attendibile la volontà di un individuo di farla finita, e quanto sia magari deviata da altri fattori derivanti dalla sua malattia? Per questo, in un malato terminale è un conto, nella depressione è un altro. La lucidità credo sia ben diversa nei due casi.
Vanno poi considerate la gravità e la curabilità del male in sè.
E non è tutto qua...
Al di là di tutto questo, mettila così. Supponi di essere il superpresidente Nazionale, tu puoi tutto e decidi tutto te. Ora, come legiferi in merito al suicidio assistito (partendo dal presupposto che vuoi fare una legge fatta bene, obiettiva e funzionale)?
Bravissimo :oook:
No, non è una cura. Assolutamente no.
ah ok! parlavi di pratica proprio! ok allora sono d'accordo, credevo parlassi della difficoltà morale o del danno provocato ai conoscenti...si si in questi termini sono d'accordissimo, se vuoi suicidarti arrangiati!
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Originariamente Scritto da
Segy
è più assurdo sottostare ad una lista d'attesa per un trapianto che per morire, per dire....
visto che la vita è una gran rottura di balle... e non solo gioie... vorrei decidere della mia vita... poi se qualcuno mi vuol costringere ok... purchè tutto sia bellissimo, qualcuno lavori per me, paghi per me ecc... ecc...
se consideri veramente la vita una gran rottura di balle ti saresti già suicidato...
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Originariamente Scritto da
spitjake
ah ok! parlavi di pratica proprio!
Decisamente sì :oook:
L'ho scritto più volte, si va oltre l'etica.. Quella è discutibile, casomai subentra dopo a livello individuale.. I problemi sono altri.
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Originariamente Scritto da
Strega Klà
Hai editato il messaggio togliendo la parte in cui scrivevo
"un tantino più definitva" che qualificava il mio intervento sarcastico in merito alla definizione "cura"
Scrivevi "è pur sempre una cura, solamente più definitiva". Il "solamente..." non esclude le parole precedenti.
Se c'era del sarcasmo, non l'ho colto, ma da com'era scritto, così andava presa.