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Citazione:
Originariamente Scritto da
peppone
Il casco deve passare un test. Come lo passa è irrilevante, dipende da come hanno deciso di progettarlo. Chi predilige una calotta più elastica ed il polistirolo più denso o chi il contrario. Ilcervello non sopporta comunque decellerazioni di un certo tipo e trovarsi con il casco intero e il cervello in pappa è pressochè inutile. Meglio cambiarlo spesso e pagarlo il giusto che pagare un patrimonio un casco che poi si tiene 6 anni al clado ed al freddo al sole e all'acqua sudandoci dentro. La calotta,può sembrare a posto ma l'espanso dentro è andato già al terzo anno. Poi lo fanno cadere dalla sella, lo guardano e dicono che non ha nulla... Del resto lo butti un casco da 600 euro perchè è caduto dalla sella.. Non sia mai! Un casco da 150 euro è normalmente un casco di un anno prima con i colori vecchi che costava 290 (vedi agv che avevo indicato.) il casco protegge da qualcosa che ti urta non dall'impatto contro l'auto. In quei casi sono le vertebre cervicali che saltano e li non sopravvivi. ( i test infatti fanno cadere un peso in un punto non sparano un manichino da 80 kg contro un muro.
Discorso interessantissimo il tuo, lo stesso che facevo con un mio amico giorni fa. Il punto è che un casco per superare la normativa ece deve superare un impatto pari a circa 28km/h. Ecco io penso che non sia un test proibitivo da superare e soprattutto se posso permettermi un casco che supera abbondantemente questo limite li spendo volentieri 150/200 euro in più. Questo è il mio ragionamento che magari si basa su interpretazione sbagliata dei dati.
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il discorso di peppone è giusto, i caschi non vengono fatti "antiproiettile" semplicemente perchè oltre un certo impatto si rompe il collo.
ormai ci sono le omologazioni, i buoni caschi però si vedono anche da altro.
ad esempio se si cade si può battere la testa più volte sullo stesso punto quindi è importante che il casco regga decentemente anche a urti successivi, (anni fa arai era l'unica ad avere una sua certificazione interna per questo scopo, ora mi auguro anche altri), poi si valutano la tenuta degli interni anche nel tempo, alcuni hanno utilissimi sistemi di sgancio dei guanciali dall'esterno che può essere fondamentale per consentire ai soccorritori di sfilare il casco dell'infortunato senza infierire sul collo, poi c'è il confort, le visiere ecc.
insomma il costo è dato da tanto altro rispetto ai test d'impatto.
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Quello che il mio HJC ha superato a Imola.....
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confort di calzata, rumorosità, qualità delle finiture e sistema di ventilazione son cose che alzano il prezzo del casco... insieme alla ricerca della riduzione del peso, del bilanciamento e dell'aerodinamica.
Ognuno è libero di spendere i soldi come vuole, ma personalmente, dato che faccio giri anche molto lunghi, preferisco avere un buon casco che mi faciliti alla guida e non che mi procuri fastidi come possono essere fruscii fastidiosi, appannamento visiera, scricchiolii, fragilità delle plastiche dei condotti di aerazione, arrossamento orecchie (perchè privo di sede a loro dedicata) ecc..
i casco non è fatto solo per proteggere la testa da corpi che possono colpirla come sostiene peppone.... tipo sassi, bulloni ecc.. il test lo fanno con dei pesi fatti cadere sulla calotta per generare un certo quantitativo di joule di energia concentrati su una deteminata area che devono essere dispersi, assorbiti ecc dalla struttura, senza che essa venga danneggiata irrimediabilmente. Questo modo permette di ridurre le variabili in gioco che avresti invece lanciando un manichino con casco contro ad un muro. Se sei pratico di meccanica la prova Charpy viene fatta con un provino di metallo di forma ben definita, ben fissato, e colpito da un pendolo di determinata lunghezza e peso. Non è che prendono il provino e lo lanciano contro un'incudine.
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Originariamente Scritto da
peppone
Il casco deve passare un test. Come lo passa è irrilevante, dipende da come hanno deciso di progettarlo. Chi predilige una calotta più elastica ed il polistirolo più denso o chi il contrario. Ilcervello non sopporta comunque decellerazioni di un certo tipo e trovarsi con il casco intero e il cervello in pappa è pressochè inutile. Meglio cambiarlo spesso e pagarlo il giusto che pagare un patrimonio un casco che poi si tiene 6 anni al clado ed al freddo al sole e all'acqua sudandoci dentro. La calotta,può sembrare a posto ma l'espanso dentro è andato già al terzo anno. Poi lo fanno cadere dalla sella, lo guardano e dicono che non ha nulla... Del resto lo butti un casco da 600 euro perchè è caduto dalla sella.. Non sia mai! Un casco da 150 euro è normalmente un casco di un anno prima con i colori vecchi che costava 290 (vedi agv che avevo indicato.) il casco protegge da qualcosa che ti urta non dall'impatto contro l'auto. In quei casi sono le vertebre cervicali che saltano e li non sopravvivi. ( i test infatti fanno cadere un peso in un punto non sparano un manichino da 80 kg contro un muro.
anche le protezioni per la schiena ci son di diverso tipo... se prendiamo due tipologie diverse, tutte e due omologate livello 2, vedrai che hanno capacità di assorbire urti differenti... per esempio il forcefield arriva ad un valore che è meno della metà rispetto al massimo per l'omologazione livello due (non deve trasmettere al corpo più di 9000N di forza). Secondo il tuo ragionamento non cambia nulla, tanto non importa come superi la prova di omologazione. Ma ti rendi conto di che ragionamento hai fatto?
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bene, si stanno toccando argomenti interessanti, ho altre domande ;)
1- quanto è vera la storia dei materiali "andati" dopo 3 anni e quindi in generale la necessità di cambiare il casco dopo questo periodo di tempo? anche nel caso il casco non venga usato mai, e dico mai, sotto la pioggia e sempre con sottocasco?
2- quanto reputate importante e incisiva la tecnologia dello sgancio dei guanciali per l'acquisto del casco? in caso di sgrat sgrat è un fattore importante? ragionando in questi termini quali caschi, oltre a shoei, offrono questa funzione?
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Rispondo alla seconda domanda, alla prima non ho voglia .. [emoji1]
Oltre a shoei lo sgancio guanciali è presente nell'Arai GP..
E ovvio che è importante..
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i test sono diversi.
il test dei 28 km orari è quello di far cadere il casco con un peso (non ricordo la normativa) da 2,85 metri e l'accellerazione che ne deriva al peso (la falsa testa per capirci ) non deve essere superiore a 275 g i caschi nolan che ho visto testare sono sui 150 ampiamente sotto e non sono caschi da 600 eur ma sui 300 che poi son quelli scontati a fine stagione di 150 euro. al secondo test (che comunque è statisticamente improbabile che avvenga nello stesso identico punto durante la stessa caduta ) si ha un picco di 175.
ma la realtà è ben diversa. se ci metti il manichino da 80kg in verticale (dico il manichino ma mettiamoci il peso) e lo lasci cadere da 2.85 metri, muori sul colpo a causa dello schiacciamento delle vertebre. ed il casco non ti salva. il test simula qualcosa come un impatto della sola testa non della testa caricata dal peso del copro (ecco perchè ti ho detto che se lanci un manichino contro un muro a 28 km orari muori sul colpo).
ora, in pista un bel casco rigido magari ti salva dalla moto che ti finisce sulla testa mentre scivoli via, mentre nessun casco ti salva se a 28 km orari vai contro il marciapiede con la ruota davanti e vieni sbalzato verso una pianta colpendola con la testa e con tutto il corpo che grava sul collo da dietro.
quindi il test dei 28 km orari è molto gravoso. divpende da cosa ti succede.
ilc asco quindi è progettato per proteggerti durante un solo incidente nei limiti che si prevedono che tu possa sopportare per non avere danni cerebrali, ma tutto il resto del copro certe solecitazioni non le sopporta . quindi , considerando che un casco dopo 5 anni è pattume puro perchè la parte interna non può più svolgere il suo compito, sappi che avere uno shoei di 6 anni pagato 1000 euro è come non avere nulla ed è di gran lunga meglio uno da 150 che costava 300 uin saldo cambiato ogni due anni
mia vete inserito due mess.. la risposta era per street
[QUOTE=Ary675;6873947]bene, si stanno toccando argomenti interessanti, ho altre domande ;)
1- quanto è vera la storia dei materiali "andati" dopo 3 anni e quindi in generale la necessità di cambiare il casco dopo questo periodo di tempo? anche nel caso il casco non venga usato mai, e dico mai, sotto la pioggia e sempre con sottocasco?
il polistirolo dopo 5 anni di sudore , prodotti per capelli, shampoo , umidità pulizia degli interni capelli umidi bauletto a 80 gradi o 60 sotto il sole (casco nero), sbalzi termici va cambiato anche se la calotta è perfetta.
un casco lasciato nella sua scatola e mai usato e vnduto dopo 5 anni è ancora come nuovo)
la calotta che prende un urto cadendo dalla sella della moto , in base almateriale che la compone, è da sostituire.
il polistirolo non ha effetto memoria. se cadi poi in quel punto resta schiacciato e non assorbe più tutta l'energia che dovrebbe.
cambia casco ogni due anni e prendi quello in saldo!
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allora vedi che arrivi comunque a caschid a 300€?? io prima ho specificato prezzi di listino... lascia stare che dopo un anno o con forte promozioni puoi comprarli la 150€... perchè se guardi ste cose allora possono pure regalartelo per Natale.
Intendevo dire che IO nn prenderò mai caschi che di listino sono di fascia economica sui 100-150€... perchè anche se omologati per esere venduti, di sicuro non sono come i caschi a cui sono abituato.
Anni fà avevo il classico NAVA anni 80... poi lo affiancai con un bieffe Key B8.. casco di altra categoria... molto più confortevole, bilanciato e comodo.
Ora i caschi son mediamente fatti meglio che in quegli anni.. non si discute, ma anche adesso c'è casco e casco. HO visto come vengono fatte le prove sui caschi ed il tuo ragionamento sul fatto che la spina dorsale può non reggere in alcuni impatti è più che ovvio. Ma chi fa caschi pensa a preservare la testa.. non al resto del corpo. E comunque, un casco che assorbe di più un urto, trasmette anche meno energia alla colonna vertebrale con tutti i benefici del caso. Per esempio se ti metti un elmetto di metallo e sbatti contro ad un muro, tutta l'energia generata dall'urto passa alla spina dorsale ed ovviamente non ne uscirai vivo. Se su quell'elmetto ci metti un bel cuscino... esso dissiperà parte delle forze in gioco e MAGARI avrai più possibilità di sopravvivere.
Per questo dicevo che ci son caschi e caschi...un pò come le protezioni per la schiena.....
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Originariamente Scritto da
gixxer73
Rispondo alla seconda domanda, alla prima non ho voglia .. [emoji1]
Oltre a shoei lo sgancio guanciali è presente nell'Arai GP..
E ovvio che è importante..
perchè alla prima non rispondi? :D
più che "fattore importante" avrei dovuto dire "fattore essenziale".
quindi un'ipotetica indecisione tra un rpha10+ e un rx1100 (prendo questo perchè in linea di massima il meno costoso) non ha senso di esistere? :cipenso:
letto ora il messaggio di peppone:
allora il mio ha già 3 anni quindi è anche inutile che mi metta li a limare il polistirolo col taglierino se tanto devo buttarlo, no? :cipenso: