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Originariamente Scritto da
Marco Manila
Perchè no? Il software si occupa di stabilire cosa hai comprato e cosa no e anche di incassare i soldi direttamente dal tuo conto senza possibilità di errore, non vedo dove possa stare il problema...
E perchè? E solo progresso...
Si ok però altri posti di lavoro che vengono tagliati,mi riferivo a quello
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Originariamente Scritto da
maxsamurai
Si ok però altri posti di lavoro che vengono tagliati,mi riferivo a quello
Il mondo cambia, da sempre. Lavori che ci sono oggi anni fa non esistevano, lavori che ora esistono tra 10 anni non esisteranno ma ne nasceranno altri. ;)
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No, secondo me non ne nasceranno molti altri... perché già oggi paghiamo (e che paghe...) tanta, troppa gente perché faccia nulla. Già oggi abbiamo una buona percentuale dei lavori nata da bisogni non reali ma indotti e con scarso collegamento a cause o risultati fisici, vedi consulenti/commercialisti/promoter/relatori/ecc.
Per me siamo andati già oltre (oltre il sopportabile da una società strutturata come la nostra, intendo...) e ancor più avanti in questa direzione non vedo nulla di buono. Il rapporto tra chi lavora producendo beni fisici e tutti gli altri non può spostarsi più di tanto dal (di caso in caso) accettabile. Non possiamo essere tutti programmatori, né tutti avvocati o fabbri. La società avanza quando avanzano tutti, quando si alza la media, non quando 1.000 scalmanati danno 20 anni a tutti gli altri. Col debito pubblico targato BAA2 (a 2 gradini dalla spazzatura) e un italiano su quattro che vive al limite della povertà (a sua volta ad un passo dalla miseria...) che bene volete che faccia, qui da noi? Può essere solo l'ennesimo sollazzo di chi già può fare quasi tutto quello che gli garba.
Siamo la sesta potenza industriale del mondo e spendiamo 5 miliardi all'anno in maghi e fattucchiere... siamo genietti dove ci comoda e imbecilli completi dove non ci comoda. Siamo fondamentalmente pigri, con poca voglia di imparare cose che non ci cadano/vengano gettate addosso (e devono anche piacerci, eh), piuttosto inclini al (cit.) lento e apatico scivolare verso gli affari facili. Tanti bei paroloni ma succo veramente poco, inventando una app non si campa. Se ne dovrebbe inventare una molto ma molto buona -e succede 5 volte all'anno in tutto il mondo- altrimenti ne va inventata una al mese... e non è facile perché in giro per il mondo oggi ci sono milioni di inventori di app. Spesso molto più svegli di noi. E allora finita la sbornia e passati per un TG andiamo avanti giorno per giorno, magari con la pensione di nonno, che faceva il ciabattino. Ma oggi le scarpe si buttano, o peggio ancora si mettono da parte perché non alla moda, anche se sono costate 200. Cifra che per inciso al nonno sarebbe bastata per comprare una vitella.
Quindi, va bene che il progresso non si può fermare (ma io un giro in -tre nomi a caso- Cina, Turchia e Polonia lo farei... a vedere quale/quanto progresso è consentito in altre nazioni) ma lasciarselo passare sulla testa mi pare, a livello di principio, senz'altro deleterio, come peraltro ritenersi esterni o immuni alla circolarità della vita.
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Originariamente Scritto da
valterone
No, secondo me non ne nasceranno molti altri... perché già oggi paghiamo (e che paghe...) tanta, troppa gente perché faccia nulla. Già oggi abbiamo una buona percentuale dei lavori nata da bisogni non reali ma indotti e con scarso collegamento a cause o risultati fisici, vedi consulenti/commercialisti/promoter/relatori/ecc.
Per me siamo andati già oltre (oltre il sopportabile da una società strutturata come la nostra, intendo...) e ancor più avanti in questa direzione non vedo nulla di buono. Il rapporto tra chi lavora producendo beni fisici e tutti gli altri non può spostarsi più di tanto dal (di caso in caso) accettabile. Non possiamo essere tutti programmatori, né tutti avvocati o fabbri. La società avanza quando avanzano tutti, quando si alza la media, non quando 1.000 scalmanati danno 20 anni a tutti gli altri.
Faccio un paio di considerazioni usando un paio di grafici (Eurostat) sul periodo 2008-2015.
1) Il mercato del lavoro in Europa si sta spostando dal manifatturiero ad altri settori. Questo significa che si stanno creando nuove professioni o che perlomeno alcune professioni giá esistenti stanno diventando piú strategiche.
Allegato 227022
2) Questo non é necessariamente un male tant'é che passata la fase peggiore della crisi il trend ha ripreso a puntare verso meno disoccupazione e piú posti di lavoro disponibili.
Allegato 227023
Secondo me l'Italia dovrebbe cercare di puntare su questo mutamento del mercato del lavoro, anziché subirlo.
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Hai ragione ma per me quelli del terziario sono posti "falsi", si mangia Parmigiano e io non voglio vedere italiani che passano alle consulenze sul nulla e cinesi che arrivano qua a farmi il Parmigiano o peggio un clone. Terziario che peraltro si porta la precarietà nel nome, oggi servono analisti, domani tutti a casa perché il mercato chiede broker o quant'altro. Io rimango fedele alla manifattura, quelli che spostano aria e mi chiedono pure soldi per farlo, mi stanno antipatici. Quando dovessero essere troppi, garantito che mi salgono sui testicoli. Anche perché poi sono i primi a disquisire -a sproposito nella gran parte delle occasioni- di quanto valga il mio, di lavoro... e di di cosa dovrei prepararmi a fare nel futuro per poter sopravvivere in un mondo grondante terziario.
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Originariamente Scritto da
Marco Manila
Perchè no? Il software si occupa di stabilire cosa hai comprato e cosa no e anche di incassare i soldi direttamente dal tuo conto senza possibilità di errore, non vedo dove possa stare il problema...
Se il problema non c'e di certo gli Italiani lo inventano....senza contare poi la caciara che si farà fuori o dentro al negozio il giorno in cui il software farà cilecca a danno di qualcuno.:biggrin3:
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Originariamente Scritto da
valterone
Hai ragione ma per me quelli del terziario sono posti "falsi", si mangia Parmigiano e io non voglio vedere italiani che passano alle consulenze sul nulla e cinesi che arrivano qua a farmi il Parmigiano o peggio un clone. Terziario che peraltro si porta la precarietà nel nome, oggi servono analisti, domani tutti a casa perché il mercato chiede broker o quant'altro. Io rimango fedele alla manifattura, quelli che spostano aria e mi chiedono pure soldi per farlo, mi stanno antipatici. Quando dovessero essere troppi, garantito che mi salgono sui testicoli. Anche perché poi sono i primi a disquisire -a sproposito nella gran parte delle occasioni- di quanto valga il mio, di lavoro... e di di cosa dovrei prepararmi a fare nel futuro per poter sopravvivere in un mondo grondante terziario.
Il problema è che si è rovesciato il valore delle cose...a tal punto che automaticamente si è rovesciato il valore del lavoro...il settore primario e secondario in questo paese è stato fagocitato da quello dei servizi...ma i servizi hanno un senso se asserviti e proporziati alla domanda dei settori produttivi...
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Originariamente Scritto da
Marco Manila
Il mondo cambia, da sempre. Lavori che ci sono oggi anni fa non esistevano, lavori che ora esistono tra 10 anni non esisteranno ma ne nasceranno altri. ;)
Vorrei avere il tuo stesso ottimismo,ma per quanto riguarda l'italia,in genere la situazione non la vedo così florida.
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Originariamente Scritto da
Stinit
Il problema è che si è rovesciato il valore delle cose...a tal punto che automaticamente si è rovesciato il valore del lavoro...il settore primario e secondario in questo paese è stato fagocitato da quello dei servizi...ma i servizi hanno un senso se asserviti e proporziati alla domanda dei settori produttivi...
Quoto al 100%.
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Originariamente Scritto da
valterone
Hai ragione ma per me quelli del terziario sono posti "falsi", si mangia Parmigiano e io non voglio vedere italiani che passano alle consulenze sul nulla e cinesi che arrivano qua a farmi il Parmigiano o peggio un clone. Terziario che peraltro si porta la precarietà nel nome, oggi servono analisti, domani tutti a casa perché il mercato chiede broker o quant'altro. Io rimango fedele alla manifattura, quelli che spostano aria e mi chiedono pure soldi per farlo, mi stanno antipatici. Quando dovessero essere troppi, garantito che mi salgono sui testicoli. Anche perché poi sono i primi a disquisire -a sproposito nella gran parte delle occasioni- di quanto valga il mio, di lavoro... e di di cosa dovrei prepararmi a fare nel futuro per poter sopravvivere in un mondo grondante terziario.
condivido in tutto,non riesco a esprimermi bene a parole come sai fare tu,ma la penso nello stesso modo.
La cosa che mi mette veramente paura è che in questo paese,siamo in pochi ad avere questo punto di vista.
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Originariamente Scritto da
Stinit
Il problema è che si è rovesciato il valore delle cose...a tal punto che automaticamente si è rovesciato il valore del lavoro...il settore primario e secondario in questo paese è stato fagocitato da quello dei servizi...ma i servizi hanno un senso se asserviti e proporziati alla domanda dei settori produttivi...
stracondivido.