Ciao SuperSic.....
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Ciao SuperSic.....
Ciao grandissimo uomo
Son passate 24 ore e sono piu' triste di ieri. Non avevo mai provato nulla di simile per qualcuno che non conoscevo personalmente. Ma davvero uno come lui ci manchera' da morire. Ora, ovunque sia, spero possa mettere una mano su ogni motociclista che sta scivolando, su ogni perdita di aderenza, facendo quello che sapeva fare lui, sfidare la fisica, superare i suoi limiti, ogni giorno un po' di piu', salvando altri motociclisti temerari come lui.
Se in ciascuno di noi ha lasciato un vuoto del genere, non voglio pensare alla sua famiglia, e a Vale che se l'e' ritrovato sotto le ruote. Altro che Desmosedici, questa sara' la sua sfida piu' grande, accettare e superare questo dolore.
Mettero' un piccolo 58 sulle mie moto, per ricordarlo sempre e perche' ci metta anche il suo ginocchio, quando in piega a pochi cm dall'asfalto, avro' bisogno di un aiutino "extra".
Ciao Marco, spero che da dove ti trovi tu possa vedere quanto bene la gente ti voleva. Anzi, ti vuole e ti vorra'.
:cry:
Ciao Marco, sei ancora uno di noi, hai sempre avuto nel cervello il sogno di una moto per cavallo...ti ricorderemo per sempre come una grande stella.:angelo:
rip
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Caro Marco,
ci sono uomini e donne che nascono con una spiccata inclinazione naturale verso qualcosa: le moto, le macchine, il pianoforte, la canoa, etc. Quando senti dentro di te certe pulsioni così forti, quando il pianto di sgorga dal profondo del cuore, quando la gioia esplode nei tuoi occhi, vuol dire che sei nato per fare quella cosa. Tu eri così, come tutti i piloti di moto, che hanno nella moto il prolungamento del loro corpo e della loro anima. I piloti sono fusi nella moto, vivono per e nella moto. I piloti di moto sono uomini con la “u” maiuscola, hanno valori e principi granitici. I piloti di moto si incazzano di brutto se non riescono a guidare come vogliono, come sanno. Non si incazzano per tante cose, ma quando non guidano si imbestialiscono. Così come sono al settimo cielo quando riesce il giro perfetto, quando vincono e quando vanno forte pure se non vincono. I piloti di moto godono quando sanno che il loro talento ha trovato forma in una gara ben fatta, in un giro al top, in una stagione da incorniciare. I piloti di moto esprimono l’essenza dell’uomo: velocità, riflessione, coraggio, calma, lucidità, freddezza, lungimiranza, prudenza, sacrificio, dedizione, onestà, trasparenza, condivisione. I piloti di moto provano emozioni che molte persone non provano mai in tutta la loro vita. E le provano in 10 curve, non di più. I piloti di moto vivono in costante prossimità del senso della vita: l’espressione del proprio talento. Per questo, più di molti altri essere umani, sono superiori, sono ad un altro livello e, soprattutto, vivono. Perciò quando arriva la morte si assiste ad uno scontro epocale: da un lato la massima espressione della vita, dall’altro il suo esatto contrario. I piloti di moto non sono solo quelli che si vedono la domenica in TV. I piloti di moto sono anche migliaia di giovani e meno giovani che avrebbero voluto trasformare il proprio talento nel loro mestiere e non hanno potuto farlo. Ed anche per queste persone, che vivono costantemente con la mentalità dei piloti pur non essendo tali per professione, quando muore un pilota muore un amico, un caro amico. Perché non serve essersi conosciuti di persona per capire che si è molto simili, che si hanno affinità così grandi che l’amicizia è pressoché innata. Ed è per questo, caro Marco, che ti abbraccio, perché ieri è morto un mio amico.
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Di nuovo ciao Marchino.... ci hai lasciato facendo quello che + amavi...
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