E fai bene!
Vedi basta unire tt questi puntini e il disegno comincia a svelarsi
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il vero problema in Italia sono le feste in casa tra parenti/amici che si ritrovano di nascosto tra 4 mura. I miei vicini si radunavano spesso in 15/20 ogni pomeriggio tra familiari ed amici
i ragazzini dai 14 anni in su idem in centro o davanti al bar
il resto lo hanno fatto le scuole ed i mezzi pubblici
https://www.nicolaporro.it/becchi-e-...e-sui-vaccini/
@Fermissimo tu che pensi?
Regole (idiote) che imponevano di correre da soli (non in coppia).
Mi dispiace constatare che non viene mai letto tutto il discorso, solo la parte che interessa.
Quindi chi non può correre perché non può per ragioni fisiche deve stare in casa, chi può fa quel cazzo che vuole.
Giusto.
Se uno deve stare in casa, sta in casa!
Poi vabbè, in Italia il furbo comanda sui coglioni e fa quello che vuole.
Comunque andiamo pure avanti a difendere chi agisce al limite, se ne frega di tutto e di tutti.
Tanto i contagi sono a zero e i morti pure.
Ho scritto più volte dove sono le vere fonti dei contagi, ma anche lì è inutile, tanto non viene letto.
:sad:
1-si, sono i cittadini a non voler cambiare, e la politica, che invece di aprire la via, cerca il consenso, li segue.
2-cassandra aveva ragione...
3-difficile, credimi, almeno per me
4-se speri vuol dire che non lo pensi...io lo penso convintamente, ma chi ha dubbi , è giusto che dubiti. Lunica cosa è quella di satana &c....il dubbio vale anche su quello?
io non ci credo: aspetto che me lo dica duranti, altrimenti è solo cattiva stampa di regime, e mainstream asservito ai poteri forti
https://image.freepik.com/free-vecto...d_1100-295.jpg
Raccomandazioni e gride manzoniane
Una stretta, quella tedesca, che si è sostanziata come al solito in un mix di “raccomandazioni” e norme cogenti. Le prime, da noi, vengono bollate come paternalismo oppure come prive di presupposto giuridico, e come tali irricevibili. Ho più volte detto cosa penso di queste prassi e di questa normazione che non è tale ma che in alcune realtà riesce a ottenere risultati.
Il successo deriva dal contesto sociale e dal grado di di fiducia esistente tra istituzioni e cittadinanza. In assenza di quello, si è costretti a puntare a normazione e ipernormazione, con effetti diluiti, disfunzionali o grotteschi. Ovviamente, questo non significa che in Germania la popolazione penda dalle labbra del cancelliere pro tempore. Anche là esistono negazionisti e sub-culture, ma per ora il sistema resta a maggioranza in grado di preservare questa fiducia coesiva, anche grazie alla credibilità personale di Merkel.
Un paese che si riesca a governare per raccomandazioni è un paese che riesce a raggiungere gli obiettivi meglio e con minore costo sociale. Confrontate questo approccio con quello che vediamo in Italia dall’inizio della pandemia. La distanza dalle rime buccali nei “protocolli” per la riapertura delle scuole, le misurazioni ossessive dei centimetri, quasi come se vi fosse un determinismo feroce del virus: a 100 centimetri la salvezza, a 99 la dannazione.
Oltre alla ipernormazione, l’ossessione ritualistica per aspetti minori e non decisivi come rimozione della realtà, dove invece i problemi veri risiedono. La focalizzazione malata sui banchi a rotelle versus l’irrisolta questione dei trasporti pubblici, che nel breve termine non è per definizione risolvibile se non attraverso turnazione di accesso a scuole e uffici. Davanti al niet sindacale scolastico a queste ipotesi di riprogrammazione adattiva, meglio rifugiarsi negli aulici alti lai sulla violenza fatta alle nuove generazioni oppure ripetere ossessivamente che “il virus non è nelle scuole”. La forma è salva, la sostanza no
Fuori le prove
Ecco, anche questo è un aspetto tipico italiano: di fronte ad un tragico analfabetismo scientifico (e non solo), ci si rifugia nella ricerca di “prove” che tali non sono. L’aspetto più folle di questo approccio italiano è la ricerca di cariche virali statiche e localizzabili nei vari setting. Ci sono più virus sui mezzi pubblici o nei ristoranti? Nelle scuole o nelle famiglie? Orsù, chiamiamo un consulente tecnico d’ufficio e misuriamo il numero di cariche virali per millilitro di materia organica, ovunque!
Quando si è profondamente analfabeti, non solo di metodo scientifico, e si vive da sempre in contesti che sono giochi a somma nulla, dove vinco io e perdi tu anche se siamo sulla stessa barca danneggiata, questi sono gli inevitabili esiti.
Ulteriore riscontro di questo modo di stare al mondo, è la reazione di molti in Italia davanti alla nuova stretta tedesca. “Ma loro hanno una stretta che è nettamente inferiore alla nostra, lo dicono i dati”. Citando studi che segnalano il grado di stringency dei singoli stati durante il lockdown come fosse la Tavola della Legge:
Covid Stringency Index 7 Dec 2020
https://i2.wp.com/phastidio.net/wp-c...ndex.png?ssl=1
Peccato che tale pur meritoria metrica soffra del tentativo di rendere oggettive e misurabili anche variabili soft; come le raccomandazioni, appunto. E comunque, rifugiarsi in questi aspetti formalistici anche davanti al grado di impegno delle strutture sanitarie e della mortalità è a sua volta tipico italiano. La forma sulla sostanza della realtà: il marcatore di un modo di stare al mondo che è tragicamente disfunzionale, per una comunità nazionale.
Interlocuzione col virus
Anche la continua modifica dei parametri, alimentata dall’ignoranza dei medesimi, è caratteristico di un paese dove la cultura del mercanteggiamento porta a credere di poter negoziare anche con una pandemia, allo stesso modo in cui si scrivono leggi elettorali o norme fiscali. A conferma, in pochi hanno notato che la nuova stretta “raccomandata” tedesca è figlia di una metrica dominante: il numero di contagi per centomila persone, in media mobile a sette giorni, con soglia di rischio a 50, per la gestione del tracciamento delle catene di contagio.
Noi invece, fedeli al nostro levantinismo, ci prepariamo a far diventare “tutta l’Italia zona rossa” nei giorni di festa, ma solo dopo aver dato il via libera alla circolazione nei piccoli centri contigui: quello dove vivono circa dieci milioni di italiani. Assembramenti paralleli, come le convergenze di morotea memoria. Non può che finire così, in un paese risolutamente anti-cartesiano.
E no, non dipende dal governo pro tempore, l’assenza di programmazione e pianificazione, e l’orientamento a norme e sanzioni come aspetto salvifico o più propriamente di scarico della responsabilità. Semmai, questo approccio è il prodotto tipico di una società minata da diffidenza, ultracorporativismo e approccio a somma nulla tra i gruppi sociali, che tali governi tende a produrre. Anche se è molto comodo pensare che la colpa risieda nel governo di turno e che le cose possano cambiare con esso.
copioincollato da phastidio
ancora co sta storia?
https://www.open.online/2020/05/18/c...-ci-riprovano/
https://www.hwupgrade.it/news/web/fa...lta_94595.html
Fili' ho postato questo e non i link sulla stessa cosa dei tuoi amici di radio radio:biggrin3:
Anche se è vero questo,.. io mi domando: qual è il fine ultimo degli antivaccinisti?
Ammalarsi o far ammalare il più possibile persone?
:biggrin3:
è un articoletto abbastanza sempliciotto, anche un po' impreciso a volte, che cerca di stiracchiare la realtà, a volte si percepisce la volontà di screditare il vaccino Pfizer/BioNtech a favore di quello AstraZeneca...a volte si cerca di far passare il messaggio che il 95% di persone non si ammalano e quindi il vaccino è inutile...diciamo che dal duo Becchi-Tarro voglio di più...molto di più!!!
..andiamo solo ad un punto, accettando che i giovani non si ammalano o si ammalano poco e muoiono solo i vecchi/malati/scarti di natura etc., al momento in Italia abbiamo 500.000 positivi e questo produce un certo numero di ospedalizzati ma soprattutto 2600 unità intensive occupate
questi 2600 posti sono proprio il limite massimo che consente al sistema sanitario di salvare capra (i malati gravi COVID) e cavoli (tutti gli altri malati gravi) in maniera appena decente, per carità, ma già preoccupante
il virus continua ad essere molto contagioso (e la variante inglese ancora di più) dunque allentando i cordoni si avrebbe facilmente una moltiplicazione dei numeri...per esempio per 2 milioni di positivi (numero ancora basso rispetto alle ipotesi più catastrofiste) si avrebbero oltre 10.000 pazienti in terapia intensiva che è un numero impossibile da gestire non essendoci nè posti nè personale...significa morire nelle ambulanze, nei corridoi, nelle sale da attesa etc.
è questo il problema enorme ragazzi...fate uno sforzo di immaginazione e pensate ad un sistema al collasso completo, con un numero di morti per COVID diretto ed indiretto enorme...vie di accesso agli ospedali intasate dalle ambulanze ed impossibilità quindi pure di portare con la nostra macchina un eventuale infartuato...i morti indotti cioè quelli per altre malattie acute già sono aumentati nel 2020 ma si avrebbe una impennata spaventosa...ma anche i morti per malattie non acute hanno avuto ed avrebbero un preoccupante aumento...con ospedali intasati come potrebbe accadere è difficoltoso anche consegnare i farmaci comuni, gestirli nella farmacia ospedaliera...
la fiamma adesso brucia ma non divampa ancora ed ogni sforzo va fatto, se non per salvare la vita al nonno 90enne, almeno per salvare dal disastro tutti noi nel caso avessimo bisogno di un intervento di qualunque natura...già lo dicemmo mesi fa, io non invito nessuno a vaccinarsi se ha paura/non gli va/non ci crede ma metto in guardia dal rischio di una catastrofe sanitaria se non accettiamo almeno altri 3/4 mesi di contenimento