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è un virus nuovo ed i nostri sistemi immunitari sono abbastanza differenti uno dall'altro...per qualcuno è una blanda influenza per qualcun'altro è una polmonite interstiziale...ci sono casi di meningite fulminante tra gli adolescenti quindi ci possono essere anche giovani predisposti che ci tirano le cuoia...
data la alta variabilità non ho una fiducia enorme nel vaccino a breve o a medio termine...isolamento è la soluzione
ma c'è un ma...ci siamo fatti trovare impreparati a livello di mascherine che non sono sufficienti nemmeno ai medici ospedalieri stessi...a bocce ferme questo non lo dovremo perdonare
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Originariamente Scritto da
carmelo23
A questa qui che c..zo le frega di noi feccia Italiana .. basta che non si tocchi la Germania e la Francia ..
l'asse franco-tedesco arriva...arriva anch'esso e ci doppia nei numeri...la Germania sta scommettendo sul suo sistema sanitario (efficiente per carità) pensando di farcela...glielo auguro di cuore ma temo che questo rischio gli sfugga di mano
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Non so se qualcuno l'ha trovato ma non vedo un dato delle fascie di età per i ricoverati e le terapie intensive.
Perchè essere contagiati è un conto. Come reagisce il corpo un altro. Quasi metà dei casi sono in isolamento domiciliare che significa sintomi assenti o lievi..
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Giusto, ma il problema è che un giovane infetto può propagare il virus ad un anziano, che è molto più a rischio.
Per cui la “pericolosità” è la stessa, a prescindere dalla età.
:sad:
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ho paura a dirlo...ma se oggi arriviamo a non oltre i 18.000 casi sarei contento
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Il problema non é il contagio che avviene in tutte le fasce di età ma le complicazioni dell'infezione... ossia la polmonite atpica bilaterale. Sui giovani é più frequente un decorso benigno, piú si sale con l'età e più questa é frequente. Quindi nessuno eccetto gli adolescenti é bambini é escluso variano le percentuali.
Intanto dai dati anamnestici dei malati si suppone questo:
Coronavirus. Uso di ACE inibitori è correlato a casi gravi di COVID-19? - Quotidiano Sanità
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Citazione:
Originariamente Scritto da
navigator
Il problema non é il contagio che avviene in tutte le fasce di età ma le complicazioni dell'infezione... ossia la polmonite atpica bilaterale. Sui giovani é più frequente un decorso benigno, piú si sale con l'età e più questa é frequente. Quindi nessuno eccetto gli adolescenti é bambini é escluso variano le percentuali.
Intanto dai dati anamnestici dei malati si suppone questo:
Coronavirus. Uso di ACE inibitori è correlato a casi gravi di COVID-19? - Quotidiano Sanità
sticazzi io sono a rischio allora:sad:
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ecco
https://www.repubblica.it/esteri/202...C12-P8-S2.4-T1
basta applicare un modello matematico e il problema è risolto :bravissimo_:
contenti loro
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Vi linko un interessante articolo che ho trovato ieri mattina in rete, tradotto nella serata di ieri, si riferisce a dati raccolti fino all'11 Marzo, è uno studio matematico statistico molto approfondito e che a distanza di soli due giorni sta già manifestando la sua esattezza.
https://medium.com/@tomaspueyo/coron...a-bd6c02ee0785
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facciamo un po di FANTASCIENZA tipo Isaac Asimov
COVID-19 ha un vettore di contagio tra 1,5 e 2,5, cioè 3 volte superiore all'influenza. Il che implica che la sua diffusione è geometrica: 1-2-4-8-16-32-64-128-256 ... ma la cosa peggiore di tutte, a differenza dell'influenza e della SARS, è stata l'ultima Epidemia di coronavirus del 2003, questa si diffonde anche durante le due settimane di incubazione, prima ancora di avere sintomi. Per quanto riguarda la morbi-mortalità, è la seguente. Una cosa deve essere chiara: SIAMO TUTTI INFETTI DA COVID-19 nei prossimi tre mesi. Ora, ogni 1000 persone, 900 lo passeranno in modo asintomatico, compresi bambini e giovani. 100 mostrerà i sintomi. Di questi 100, 80 lo attraverseranno come un'influenza molto incasinata: tosse secca, mal di testa e muscoli, cioè due o tre settimane a casa peggiori di un cane. Dei rimanenti 20, 15 svilupperanno polmonite bilaterale con difficoltà respiratorie, che richiederà il ricovero ospedaliero per la somministrazione di broncodilatatori, corticosteroidi e ossigeno. I restanti 5 svilupperanno fibrosi polmonare che richiederà l'ammissione immediata in terapia intensiva con respirazione assistita. Di questi 5 moriranno.
Dei 60 milioni di italiani, solo 10 milioni avranno sintomi. Di cui 6.200.000 avranno una brutta influenza a casa. 2.000.000 avranno bisogno di un ricovero ospedaliero con ossigeno, 900.000 avranno bisogno di terapia intensiva. Il problema è che in Italia ci sono, tra i sistemi sanitari pubblici e privati, solo 300.000 letti ospedalieri e 6000 letti in terapia intensiva. Vedi il problema? Il vero problema non è la malattia stessa, nonostante abbia una morbilità e una mortalità significative, ma, a causa delle sue caratteristiche epidemiologiche, arriva di corsa infettando un'intera popolazione che non ha alcuna immunità in 2-3 mesi, COLLAZIONANDO IL SISTEMA SANITARIO ... !!!! Ciò significa che quando i letti d'ospedale sono pieni, sarà necessario applicare ciò che è noto come Medicina di guerra , ovvero quando per ogni letto libero ci sono 7 persone in attesa, i professionisti dovranno decidere a chi sono già presenti che vengono rimandati a casa dicendo che invieranno loro un medico e una bombola di ossigeno, che non arriveranno mai perché anche loro saranno finiti. Tale decisione verrà presa in base all'età e alle condizioni generali. Cioè, verrà scelto il più giovane, che avrà maggiori possibilità di sopravvivenza, e moriranno i vecchi, la parte piu inutile e pesante per la economia di un governo per il carico sanitario e pensionistico che comporta.
Pero cosi no sara solo la Italia sara tutto il mondo,, allora la riduzione massiva di popolazione mondiale a tenuto effetto positivo,, quanti ci saranno andati ???
Ma sara solo frutto della mia mente FANTASISTICA o po darsi alla fine qualche realtà salta fuori
TONY le magnific