La pena di morte non è mai stata affare di giustizia, ma di promozione politica!
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Spiegati meglio. Mi rendo conto che ora aprirò un bel botta e risposta; ma non è assolutamente mia intenzione fare "polemiche" ma parlare di Fatti! Quello che ho scritto stà a sottolineare il fatto che bisogna riconoscere le persone che come lui hanno contribuito a liberare il nostro paese dall'occupazione nazista e dalla dittatura fascista.
Non ha contribuito un granchè visto che è diventato magistrato sotto il fascismo (nel 1943 per la precisione)
Diventa antifascista (come molti italiani) dopo il 25 Aprile 1945 e chiede di entrare nei tribunali speciali dove, rappresentando l'accusa ottiene alcune condanne a morte.
Poco dopo termina la sua carriera attiva in magistratura in quanto viene eletto deputato nelle liste democristiane.
Naturalmente maturerà , del tutto legittimamente, tutti gli avanzamenti di grado previsti e relativi emolumenti che si cumuleranno con quelli di parlamentare.
Lascio ad altri commentare come possa il sentimento cristiano coniugarsi con la richiesta di pena di morte.....
Il presidente Scalfaro verà anche ricordato per un imponente elogio della Madonna.....e per l'episodio cosidetto del "prendisole" avvenuto nel 1950 in un noto ristorante romano.
Infine non meno importante è il famoso "non ci sto" con cui respinse ogni insinuazione (ma mai spiegando) sui 100 milioni di lire dei fondi segreti del Sisde che avrebbe ricevuto ogni mese quando era ministro dell'interno. Fondi di cui non è mai stata presentata rendicondazione. Così come nebulosa è la vicenda dell'arch. Salabè, legato al Sisde e alla figlia Marianna....
Ci sono poi ancora altri "piccoli" particolari che meriterebbero di essere ricordati ma forse entriamo ancor più in questioni squisitamente politiche attuali.... ed è meglio sorvolare......
In cosa quindi egli possa aver contribuito a debellare la tirannide fascista, avendo egli giurato al fascismo fedeltà ed essendosene allontanato solo dopo il 25 aprile, non è dato saperlo.....
Oh si badi bene... questi sono fatti...non illazioni.....
Da ragazzo, fa parte dell’Azione Cattolica, a cui partecipa attivamente proprio nel periodo in cui l’organizzazione viene presa di mira dai fascisti. Quando scoppia la lotta partigiana, Scalfaro prende contatto con l’ambiente antifascista......Quando entra a far parte dell’Assemblea Costituente (formatasi per i lavori della Carta Costituzionale), il suo impegno per l’abolizione della pena di morte nella legislazione italiana si fa molto forte.
Poi, sostenendo il fatto che togliere la vita ad altre persone, è profondamente sbagliato, non dimentichiamo che si usciva da anni dove il "vicino di casa" ti denunciava perchè eri ebreo oppure antifascista o semplicemente non la pensavi come volevano i gerarchi e ti massacravano la famiglia! Quindi (comunque non penso sia il caso di Scalfaro), il sentimento di "vendetta" era molo forte, comprensibile ma non giustificabile!
Fine.
Quoto tutto... senza dimenticare che il famoso "Non ci sto" mi è sempre parso una presa per i fondelli: non che necessariamente fosse implicato con i fondi neri Sisde, ma non esiste che l'uomo ai vertici istituzionali si accontenti di dire 'sta frase e poco altro, senza chiarire mooooolto approfonditamente la sua posizione.
Né mi ha mai convinto la sua gestione della situazione ai tempi del ribaltone.
Non il mio campione di limpidezza, per niente.
Suggestiva ma più folkloristica, da giovane magistarto, la famosa sceneggiata fatta a una signora troppo "scollata" in un locale pubblico, da pefetto baciapile reazionario. EDIT :biggrin3:: letto dopo: già, il prendisole!
Non c'è molto da spiegare, mi sembra di essere stato chiarissimo.
Ti invito a riflettere sul fatto che Scalfaro ha lavorato alacremente per ottenere delle condanne a morte assecondando i desideri di vendetta dilaganti nel dopo guerra e solo successivamente contro la pena di morte, guarda caso dopo essere entrato in politica.
Avrà seguito i propri principi o ciò che il suo potenziale elettorato avrebbe voluto in quel momento?
Per entrare in politica è necessario essere ambiziosi, questi meccanismi esistono tutt'ora nei paesi in cui la pena di morte è ancora praticata.
Strano che tra tutti gli anziani che ho conosciuto, e che hanno vissuto la propria giovinezza nel pieno del ventennio, non ci sia nessuno che abbia affermato di essere stato fascista! Sono stati tutti partigiani!! Eppure di italiani intorno a Palazzo Venezia ad inneggiare al Duce nei documentari LUCE se ne vedono molti!!!
Ti invito ad approfondire, "l'impegno" profuso dal nostro ex-presidente nell'ottenere queste condanne è ampiamente documentato.
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Certo....anche fino all'altro giorno nessuno votava Silvio, eppure era al governo!
Poi, ci sarà stato pure qualcuno che ha combattuto il fascismo, oppure si è annichilito da solo???
Ti ricordo che i film propaganda dell'istituto Luce riprendevano immagini di folle nelle piazze, immagini reali! Peccato che quando c'erano i comizi del sig. Duce, le fabbriche chiudevano e gli operai, i contadini e il popolo in genere era costretto ad andare ai comizi.