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Ti critico perché certe situazioni le ho vissute e le vedo con alcuni parenti molto stretti. La legge dice che devi mantenere il figlio fino a che non sia autosufficiente (quindi mancanza di lavoro). La mancanza di voglia di lavorare, invece , non è tutelata. Il genitore deve preparare un figlio ad affrontare la vita da solo, visto che un giorno il genitore non ci sarà più. Tu pensi di poterlo mantenere a vita? E poi? Sei immortale?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Railspike
Ti critico perché certe situazioni le ho vissute e le vedo con alcuni parenti molto stretti. La legge dice che devi mantenere il figlio fino a che non sia autosufficiente (quindi mancanza di lavoro). La mancanza di voglia di lavorare, invece , non è tutelata. Il genitore deve preparare un figlio ad affrontare la vita da solo, visto che un giorno il genitore non ci sarà più. Tu pensi di poterlo mantenere a vita? E poi? Sei immortale?
In linea di principio avresti anche ragione ma se non ricordo male ci sono già state almeno due sentenze che hanno dato torto a genitori in situazioni nelle quali era chiaro che in difetto era della prole: una di un figlio che aveva studiato giurisprudenza (se non ricordo male) e rifiutava qualsiasi professione che non fosse quella di avvocato. Fermo restando che puoi fare l'avvocato quanto ti pare, se non riesci a ricavarci abbastanza da vivere non è detto debba essere babbo a mantenerti, vai e affianchi al lavoro di avvocato, che so, un serale da cameriere e raggiungi la cifra che ti permette di campare..... Ma, tant'è il giudice diede torto al genitore......
L'altra sentenza verteva su quanto dovesse essere il fuoricorso tollerabile (e lì era in ballo un fuoricorso biblico)......
Ricordo che in casa ci chiedevamo se non fosse proprio che il genitore dovesse, per sentenza, diventare un higlander
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Così non ci arriva in fondo. E poi i genitori non sono eterni. Prima o poi moriranno. E i figli come faranno? Altri escamotage per sopravvivere?
E poi, ripeto, mio figlio facesse così sentirei di aver fallito come genitore. Gli avrei insegnato ad essere un parassita, a vivere sulle nostre spalle. I miei genitori mi hanno insegnato ad essere autosufficiente sin da piccolo. E grazie a questo ho trovato molte meno difficoltà rispetto a tanti amici e conoscenti.
Poi, Ovvio che se non riuscisse a farcela lavorando lo aiuterei. Ma non lavorare per scelta puó andare a vivere sotto un ponte.
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Della Valle, altra bordata: «John Elkann un imbecille»© Ansa
TORINO - Dopo le discoteche, i posti di lavoro, i giovani che non si impegnano, il calcio che fa contorno. Continua la guerra verbale, e non solo, tra Diego Della Valle, il patron della Tod's e della Fiorentina, e John Elkann, l'azionista di riferimento di Fiat-Chrysler e quanto si voglia nella galassia degli affari della famiglia Agnelli, Juventus compresa. Siamo al terzo round, o giù di lì. «Il poveretto di Jaki non perde mai tempo di ricordare agli italiani che è un imbecille», le sue parole riferendosi alle dichiarazioni di John Elkann sui giovani. «Dovremmo fare un referendum - ha aggiunto - e chiederci se lo vogliamo ancora in Italia. John Elkann è uno che appartiene ad una famiglia che ha distrutto una quantità industriale di posti di lavoro e, di conseguenza, anche le speranze di molti giovani. È una vergogna che uno degli Agnelli dica che oggi in Italia i giovani hanno i posti di lavoro. Uno che si permette di dire che i ragazzi stanno a casa perché non hanno voglia di lavorare, perché il lavoro c'è, è un imbecille - ha continuato - lo tengano a casa, lo tengano un po' a riposo, vada a sciare».
QUOTO DELLA VALLE
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Ma santa Madonna dico io, non bastava già uno di nome Lapo anche le stronzate di questo John adesso.
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Uno come DDV che quando Berluska c'aveva l'Italia in pugno non si fece alcuna remora nel dargli del matto in Confindustria con tanto di ticchettìio del dito alla tempia, si puo' permettere anche di dare dell'imbecille ad Elkan :biggrin3:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Railspike
Ti critico perché certe situazioni le ho vissute e le vedo con alcuni parenti molto stretti. La legge dice che devi mantenere il figlio fino a che non sia autosufficiente (quindi mancanza di lavoro). La mancanza di voglia di lavorare, invece , non è tutelata. Il genitore deve preparare un figlio ad affrontare la vita da solo, visto che un giorno il genitore non ci sarà più. Tu pensi di poterlo mantenere a vita? E poi? Sei immortale?
accetto le critiche è non posso che darti ragione,
ma certe situazioni bisogna viverle in prima persona e non vederle dall'esterno o per sentito dire,
come genitore penso di aver fatto il mio dovere nei confronti dei miei due figli,
se poi il destino a voluto loro, due strade diverse, uno diventare diretore di un ipermercato e l'altro diventare un bamboccione io non posso farci nulla,
avrei potuto caccialo di casa, legge o non legge permettendo, ma il pensiero di un gesto insano da parte sua,
" e la cronaca nera ne è piena,di suicidi e quantaltro,"
avrebbe distrutto la mia vita per il rimorso,
non camprero in eterno ma spero, prima di morire di vedere mio figlio sistemato e lo auguro a tutti quelli che sono nella sua stessa situazione..................................................
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Ti auguro si sistemi tutto. :oook:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
GSRocco
accetto le critiche è non posso che darti ragione,
ma certe situazioni bisogna viverle in prima persona e non vederle dall'esterno o per sentito dire,
come genitore penso di aver fatto il mio dovere nei confronti dei miei due figli,
se poi il destino a voluto loro, due strade diverse, uno diventare diretore di un ipermercato e l'altro diventare un bamboccione io non posso farci nulla,
avrei potuto caccialo di casa, legge o non legge permettendo, ma il pensiero di un gesto insano da parte sua,
" e la cronaca nera ne è piena,di suicidi e quantaltro,"
avrebbe distrutto la mia vita per il rimorso,
non camprero in eterno ma spero, prima di morire di vedere mio figlio sistemato e lo auguro a tutti quelli che sono nella sua stessa situazione..................................................
di lavorare col fratello?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Fermissimo
di lavorare col fratello?
Il paradossale in certe aziende che due fratelli non possono lavorarci se non son distanti almeno di 50 Km
Come quando son entrato in Telecom Italia, qualche anno dopo avevano chiamato mio fratello, accortasi della parentela gli hanno detto che non potevano assumerlo, la motivazione che due fratelli non potevano essere assunto nello stesso posto di lavoro
In base ad alcuni regolamenti aziendali
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