le società ricche??????????????????????????????
di quale campionato stiamo parlando.... inglese??
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le società ricche??????????????????????????????
di quale campionato stiamo parlando.... inglese??
ma sticazzi ....no?!
Sulcis per tutti quei bambascioni ignoranti! Poi vedi se pensano ancora di fare sciopero! ;)
Luca Serafini
Lo sciopero che i calciatori di serie A minacciano da mesi, molto diverso nei contenuti da quello della Liga, non può suscitare soltanto frasi populiste come quella secondo cui, in un momenti di crisi economica e di recessione così grave che attraversa il mondo, la serrata dei milionari è indecente. Ci siamo chiesti perché ultratrentenni con il conto in banca gonfio come Tommasi, Gattuso e Oddo si diano tanto da fare e ci è venuto il sospetto che si battano per una causa che non riguarda loro, ma colleghi meno abbienti. Ci siamo chiesti se nel nostro calcio, i ricchi che sprecano, sbagliano, ci assordano con le loro incoerenze e le loro arie di infallibili prepotenti, buttano soldi nello sciacquone come se fossero mozziconi di sigaretta, siano i giocatori appunto, o i presidenti. Rispondiamo che sono i presidenti. Sono loro, che allestiscono rose di 30 e più giocatori e poi vogliono metterne qualcuno fuori rosa senza giusta causa. Sono loro, che strapagano i contratti e poi se ne pentono. Sono loro, che cacciano gli allenatori in agosto e ne tengono a libro paga anche 3 in una sola stagione. Sono loro, che litigano in Lega, che si avventano sui diritti tv, che accumulano debiti, che non riescono a riempire gli stadi e a coltivare campi da gioco decenti, che si disinteressano dei tifosi ma sono complici delle frange più violente, che gestiscono la quinta azienda italiana come se fosse il loro personalissimo Luna Park. Nella sua conferenza stampa di presentazione, il DG della Roma Sabatini a fine maggio disse che Borriello era un problema per la Roma. Perché dopo tre mesi lo hanno fatto giocare 10 minuti in Europa League, precludendosi da soli molte opportunità di mercato? Chiedete a Galliani come mai in un Paese che lui sbandiera sempre come privilegiato nel calcio per i regimi fiscali, esistano società sull’orlo del fallimento e che non pagano stipendi, non onorano i contratti, mandano a rotoli la Liga. Chiedete a Galliani perché in Italia la gente non va allo stadio, il marketing non sfiora nemmeno i fatturati inglesi, ma in Germania il Bayern Monaco impone ogni giorno a due suoi giocatori di fermarsi a firmare cartoline, magliette e fare fotografie con i tifosi comuni che li aspettano fuori dal campo di allenamento.
Bisogna leggere nelle pieghe di questo sciopero annunciato, non fermandosi in superficie: questo sciopero non è per i miliardari viziati né contro i presidenti, ma per normative sbagliate. E’ comunque uno sciopero che si ritorce contro di loro, contro i veri ricchi arroganti, supponenti, che sono i presidenti e non i giocatori. Già solo per questo, è uno sciopero giusto. Giustissimo.
e piantatela di fare demagogia, populismo e retorica spicciola
si inculino con lo spuntiglio...(per chi mastica meccanica sa di cosa parlo)...