La moto dovrà essere competitiva e vincente... ma moderatamente... :wacko:
Visualizzazione Stampabile
La moto dovrà essere competitiva e vincente... ma moderatamente... :wacko:
Superstock is the new Superbike!
Dal punto di vista del progresso tecnico in effetti nulla di buono, ma quello che è successi in questi anni è un po' contrario a quello che dovrebbe essere lo spirito del campionato SBK nel quale dovrebbero correre moto strettamente legate a quelle che si comprano in concessionaria. La RSV4 dei titoli mondiali era di fatto un prototipo evoluto quasi come le MotoGP.
Lamps
Per forza, se no arriva il primo pilotino e dà il fumo a tutti senza neanche sudare il casco. La formula non è più confronto tecnico, che ormai ha superato il fattore umano e la possibilità di comprensione dello spettatore medio, oltre che di quello smaliziato. E' diventata spettacolo, che c'era anche prima ma come risultato (spurio e forse nemmeno cercato) del confronto di mezzi ampiamente castrati da gomme e tecnica primordiali. Ripeterò fino alla noia: La 851 si elaborava perché di serie aveva 102 cavalli, per "derivarne" una cosa con cui poter correre un po' più che sull'autostrada, bisognava intervenire. Oggi le moto di serie vanno già troppo (la RC211v 5 cilindri è nata con 220cv... per dire) e l'elaborazione non può che consistere nella ragionata castrazione dei picchi di tecnica. Non ci sono più grossi traguardi tecnici da inseguire, sul prodotto di serie è già stato riversato tutto il riversabile fino a sconfinare nella ridondanza tecnologica. Oggi abbiamo il doppio di quello che ci serve, nel 1987 avevamo la metà. Per questo la SBK di oggi non può rispecchiare lo spirito di quella originaria.
Vi ricordo che l'indimenticabile duello Bayliss/Edwards vedeva la VTR-SPw del texano senza nemmeno le pinze dei freni ad attacco radiale...