:wub:
grazie!!!
ci provero' ma l'e' dura mi sa.
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Il mio Etna day è stato quello dei "Temerari" ,quelli che si sono fatti tutto il giro previsto :blink:
L'evento per me ra iniziato molto tempo prima , ho dovuto programma questa giornata importante con netto anticipo facendo combaciare impegni familiari e lavorativi , quindi la sera prima ho dormito poco emozionato per la fantastica giornata che mi aspettava.
Alle 0630 mi alzo del letto che ormai sembrava fatto di chiodi :biggrin3: mi preparo , casco con visiera scura più occhiali da sole ( uso quello anche la notte :tongue:) giubotto di pelle , jeans e stivali, niente tuta antipioggia che non possiedo , ma poi avevo letto le previsioni del tempo e dava pioggia dopo le 1700" chi se ne frega se mi bagno mentre torno a casa"
Appuntamento alle 0815 con Massimiliano ( bonneville) amico che insistentemente invitato assicurandogli una giornata tranquilla di divertimento
( che "giornata" :cry: )
Arrivati puntuali in Piazza Duomo trovo un po di amici dello staff , ma il grosso deve ancora arrivare.
Il gruppo si ingrandisce e a orario previsto si parte , ( grazie a Rio per le autorizzazzoni )riusciamo a percorre la via Etnea, il lungo serpentone si snoda per le vie della città verso la scogliera e poi acicastello acireale giarre, tutto sembra perfetto anche perchè poi iniziano le curve.
Come al mio solito cerco di stare avanti perchè non mi piace la guida in gruppo e qualcuno mi segue nella guida "creativa" :rolleyes:
Prima sosta tutto regolare , caffe sigaretta chiacchiere e si riparte, arrivato alla Mareneve inizia la mia personale visione di questa giornata.
Inizia piovere , seguo da vicino diligentemente Andrea35 che fa strada ad andatura lenta , l'acqua mi inizia a bagnare i Jeans , "poca cosa" penso e poi se non sono attrezzato e colpa mia.:wacko:
Arrivato in vetta smette di piovere, am ci accorgiamo che siamo solo in 12/13 moto,non riusciamo a capire con Andrea dove possa essere il gruppo , il telefono non prende e non abbiamo notizie , dopo 15 minuti decidiamo di proseguire verso Linguaglossa.
Strada asciutta e belle curve ci invitano a piene che fanno riempire tutta la gomma , un vera goduria .
Convinti che il peggio sia passato e avendo notizia che il gruppo aveva cambiato giro per la pioggia decidiamo di fare il tragitto programmato e ci dirigiamo verso bronte .
E qui comincia l'odissea , inizia a piovere sempre piuù forte , sento l'acqua scivolare dal serbatoio attraversare i pantaloni e bagnarmi pure le mutande , ma ormai eravamo in ballo e non si potava tornare indietro.ù
L'acqua diventa grandine e quindi fondo ghiacciato e viscido, che mi tradisce e a bassa velocita mi fa partire il posteriore , cerco di contorstrezare un paio di volte ma la moto si mette di traverso e cado.
http://img148.imageshack.us/img148/2677/dscf0076.jpg
Leva della frizione idarulica rotta , rialzo la moto sotto un pioggia che sempre più insistente e inziamo a cercare di risolvere il problema , con frero filato e tanta inventiva , il tutto mentre le mie bestemmie sembravo dare forza alla pioggia.
Quando tutto sembra ok faccio per accendere la moto, ma lei non ne vuole sentire , si cerca di spingerla niente , poi alla fine si mette in moto con il sollievo mio e di tutti quelli che erano con me .
Da li iniziano 100 e passa kilometri di acqua e freddo , con un guida attenta che prevedeva il minore uso possibile della frizione .
Intanto l'acqua faceva il suo sporco lavoro entrando anche negli stivali dove permaneva creando un acquitrino.
Arrivati a nicolosi in 7/8 , ci guardiamo in faccia e Andrea mi dice che si deve arrivare al rifugio sapienza , ormai avevo le mani congelate tutto bagnato ed ancora mi aspettava di salire in quota , come in uno stato di trnca non ho detto un parola e ho ingranato la marcia per gli ultimi e peggiori 20 kilometri , tra freddo neve e visibilità quasi zero , complice la visiera del caso nera e appannata.:cry:
Arrivato in cima ho messo i piedi fuori a mo di sci , si alzavano onde di neve di mezzo metro, la moto scappava da tutti i lati , rallento talmente tanto che la moto si spegne .
Non avevo la forza e la sensibilità per schiacciare il pulsante di start ancor meno spingere la moto , quindi l'ho mollata per strada è ho fatto gli ultimi 300 metro a piedi :blink:
Credo di essere stato l'utimo ad entrare , ho visto scene di panico ma llo stesso tempo ridicole , gente in mutande e altri che venivano soccorse , non sapevo se ridere o piangere, "ce l'avevo fatta !" :coool:
Se non fosse stato per gli indumenti bagnati si sarebbe stato possibile anche riscendere e evitare di lasciare lo moto su che tra l'altro recupereremo domani :wink_:
Ed hai lasciato la moto a 300 metri sulla strada? O l'hai "posteggiata" dove potevi?
scusate...mi riferivo a rocket68....hai lasciato quindi la moto per strada 300 metri prima di arrivare al ristorante?
Cmq mi spiace per l'accaduto...immagino te mentre imprechi dopo la caduta...non ti conosco ma come motociclista capisco la sensazione.