Triumph Thruxton Aurora II (articolo su moto.it)
Di special su base Thruxton ce ne sono tante ma questa balza subito agli occhi con un fascino discreto e un'eleganza
Ho un'officina/vendita (Motorpoint Rosignano Marittimo (Livorno) - Home) Aprilia, Piaggio,Vespa, ma con il mio collega Leandro, già da una decina d'anni, ci divertiamo a lavorare sulle moto di Hinckley. Avevamo già personalizzato moto per diversi clienti, ma non essendo "famosi" siamo sempre rimasti nell'ombra.
Che dire...la creazione di questa special, nasce dall'idea di rendere più sportiva e performante una Triumph Thruxton, senza comunque doverla stravolgere. E lo abbiamo fatto partendo da una moto sinistrata.
Special su questa base in giro ce ne sono a centinaia...Il difficile era fare qualcosa di originale, senza attingere dai numerosi cataloghi aftermarket, e rendere il lavoro finito alla portata di tutti. Ecco dunque che sono stati installati, nella quasi totalità, parti di serie di vari modelli Triumph: insomma, una moto, fatta di "tante" moto...
Il motore
Con l'aiuto di Leandro, abbiamo lavorato sul motore rinvigorendolo un pò, le parti adottate sono alberi a camme British Custom, kit carburatori dynojet con filtri Kn, molle e valvole by ORC, molle frizione by ORC, lo scarico 2in1 arriva da Zard, inoltre sono state lucidati i condotti di scarico e satinati quelli di aspirazione.
Per quanto riguarda l'accensione sono state semplicemente adottate candele Iridium e centralina programmabile Procom con innalzamento del limitatore di 800 giri/min.
La ciclistica
Il divertente è stato assemblare la parte ciclistica: il forcellone non voleva "accettare" il nuovo cerchio da 5,5 pollici (ex Tiger 1050) dunque siamo stati costretti a "pomparlo" un po’ aumentandone la larghezza. È stato realizzato un nuovo parastrappi in alluminio e teflon ed adottato un kit catena-corona-pignone da 520, per ridurre al minimo lo spazio necessario al movimento della catena stessa.
A questo punto, dovevamo allineare "perfettamente" la corona al pignone per far lavorare la trasmissione finale senza troppi sforzi e poter rendere la moto utilizzabile senza problemi (non solo presenza scenica da special, quindi, ma logicamente anche funzionalità per l’uso quotidiano). Il pignone è stato perciò spostato all'esterno di 0,6 mm con l'adozione di uno spessore ricavato da un "blocchetto" di acciaio e fermato sull'alberino di serie tramite il millerighe originale.
Davanti è stato trapiantato un avantreno misto Triumph Tiger 1050/Speed 1050, con una piastra superiore semiartigianale che alloggia le spie di folle e pressione olio. La strumentazione è stata ridotta al semplice contagiri.
Estetica
Per poter essere utilizzata tutti i giorni, la moto aveva bisogno di un'impostazione di guida comoda, ma quando Leandro ha avvicinato all'avantreno una "vecchia" coppia di semimanubri rispolverata da uno scatolone è stato subito amore.
Il serbatoio resta quello di serie, mentre tutto il resto è stato realizzato a mano dal mio caro babbo Denio, passionista di moto e plasmatore di vetroresina. Il telaio, riverniciato color oro/senape, richiedeva una colorazione delle sovrastrutture particolare. Talmente particolare che non riuscivamo a decidere...
I classici colori bianco o nero sarebbero stati sicuramenti belli, ma scontati: volevamo qualcosa di ancora più particolare.
Dopo giorni di indecisione, con mille idee in testa, non restava che un'ultima persona alla quale poter chiedere consiglio: mia figlia Aurora (3 anni).
Domanda: Aurora di che colora facciamo la moto? Risposta: Ossa...
Ossa?... Il colore più scontato, il rosso, non ci era proprio passato per la mente.
Adesso dovevamo solo verniciare il tutto. Alla carrozzeria Tecnocar chiedo di metallizzare il colore con un po’ di glitter oro come le scritte sul serbatoio e sui fianchetti. Potrei continuare a raccontare o dettagliare meglio tutto il percorso che mi ha portato ad assemblare questa special fino al T Day di quest’anno, dove, con non poca meraviglia, ho portato a casa il 1° premio la “Triumph + 2011”.
Sono proprio soddisfatto!
Dimenticavo: la moto è stata chiamata (un nome era d'obbligo) Aurora II, come mia figlia: senza di Lei probabilmente la moto sarebbe ancora in officina in attesa di deciderne il colore (che per sfortuna sul video non rende come dovrebbe).
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Fonte: Special: Triumph Thruxton Aurora II - News - Moto.it
