:ph34r:
Ducati Progetto 1408: la più potente sportiva bicilindrica di sempre - OmniMoto.it
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beh......la prossima Ducati la chiameranno LANDINI
:madoo:
ma n'do cazzo ce devono anna' co quea robba
...e che due maroni!
Cmq non credo che la cilidrata sarà 1400cc, sarebbe ridicola.
ennesima versione supermegaleggerasolounpelocara della 1299....son curioso di saperne il costo
No comment...
cmq tanto di cappello al markething ducati; riescono a spacciarla per l'avvenimento top dell'EICMA....
....il trucco è sempre che in questo modo, e con il sensazionalismo, anche l'ultima panigale la fanno apparire come una motorella inadeguata...
Avevo capito che sarebbero passati al 4 cilindri, ah ah, e invece quello ce lo sbatteranno sul muso al prossimo giro!!:laugh2:
la sigla 1408 indica che è l'ottavo progetto del 2014
il motore è sempre quello della 1299 forse con migliorie per limitarne il peso ed aumentarne la potenza
stessa strada presa per il resto della moto: forcello, telaio, scarico...ecc.
dovrebbe scendere sotto i 155kg della panigale superleggera
155 kg, 210 cv, elettronica raffinatissima. 3 mappe motore: Warp 1, Warp 2, Warp 3.
:lingua:
Ma serve?
La domanda vera è questa.
È molto probabile che la faranno (se la faranno) in una serie limitatissima, dedicata esclusivamente ai ricconi multimiliardari che vogliono aggiungere un altro gioiello al museo privato di moto (e auto) d'élite.
:wacko:
serve a vendere tutte le altre Ducati
Sicuramente 1408 e legato al progetto, comunque tutto stò parapiglia per 5 cv in più e 10 kg di meno rispetto alla precedente top di gamma? Bravissimi però...
Alcune foto dal sito top secret
http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...281bd3ce22.jpg
http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...210442491e.jpg
Si parla di circa 150 kg per circa 220 cv.
Lamps
esercizio di stile non certo finalizzato ai grandi numeri di vendita.
del resto anche le ferrari non le progettano per vendere a vagonate
la voglio...ma non l'avrò:cry:
Con tutte le parti in carbonio e titanio che hanno usato, non ci devono essere dubbi sul peso basso del mezzo. Vorrei ben vedere il contrario!
Per i 5 cavalli in più, partendo dai 205 del modello attuale, non si sono di certo spremuti tropo le meningi.
Uno scarico decatalizzato, un filtro aria sportivo e magari un air box modificato/maggiorato, il tutto accompagnato da una mappatura ad hoc, ecco che i 5 cavalli saltano fuori facili facili.
:oook:
P.S. Se continuano ad aumentare le cilindrate, il prossimo step sarà l'adozione del turbodiesel....:laugh2:
I 155 chili saranno come al solito senza anche l'aria delle gomme... :dubbio:
Sarà la nuova arma per la SBK? Non c'è altra finalità sportiva, oltre questo rimarrà solo il gioiello fatto dai genietti dell'R&D per il riccone.
Io invece credo non sia per niente facile riuscire a trovare 5 cv in piu' rispetto al moto precedente. I motori sportivi di oggi sono estremamente raffinati sia come progettazione che come realizzazione meccanica, le velocita' medie dei pistoni sono ormai elevatissime. Chiaro che dipende da dove li vai a cercare - 5 cv "teorici" piazzati in alto si trovano facilmente aumentando leggermente il numero di giri motore ma, appunto, parliamo di un bicilindrico a v di 1200 cmc... Pistoni grossi, pesanti, con una corsa relativamente lunga rispetto ai 4 cilindri.... Non pensate sia tutta elettronica, perche' le forze sui pistoni valgono al quadrato della velocita', e tirare 500 rpmin piu' sono sollecitazioni notevolissime che si aggiungono a quelle esistenti che non sono solo meccaniche, ma anche termiche: pistoni e valvole devono anche essere in grado di sopportare le temperature provocate dall'esplosione della miscela, se non ricordo male le valvole di scarico sono investite dai cas caldi a temperature comprese tra i 450 ed i 600 gradi.
E, tra le altre cose, non sottovalutate nemmeno i turbodiesel. Quelli moderni sopportano anche loro sollecitazioni pazzesche a livello di pistoni, bielle e albero motore e calore. Tanto per dire, le bronzine di banco in un moderno turbodiesel sopportano pressioni che vanno a superare i 1000 kg per cm quadrato ovviamente con una distribuzione tutt'altro che uniforme dovuta alle variazioni di carico imposte dal movimento angolare delle bielle. Moltiplicate tutto per i 350-500.000 km di durata di un motore turbodiesel automobilistico che, in teoria, a parte la manutenzione non dovrebbe mai dare problemi. Non e' affatto semplice!
a cosa serve?
Per tornare un attimo alla faccenda dei 5 cavalli, parliamo pur sempre di un motore stradale, non da competizione.
Tutti i motori moderni sono progettati per erogare una potenza superiore a quella "finale", cioè la potenza che verrà omologata per l'utilizzo su strada.
Le rimappature delle centraline sfruttano questo surplus, in modo da sfruttare a fondo tutte le potenzialità del motore.
Io ci scommetto un pelo pubico che in Ducati (per trovare quei 5 cavalli) non hanno fatto altro che "aprire" un po' le limitazioni.
:laugh2:
La Ducaudi sforna moto come se fossero biscotti.
Non sono d'accordo, il motore della Panigale (come peraltro quello della RSV4) è nato per correre, precisamente per fare da base al motore destinato alla SBK. Ha molti cavalli già di serie, per correre ne trovano altri ma al prezzo di revisioni che su un mezzo stradale non si possono accettare. Trovare 5cv in un motore sfruttato a metà delle sue potenzialità è una cosa, trovarli in uno che parte dalla fabbrica per girare su strada tirato al 90% è ben altro.
Non confondere l'affidabilità con le prestazioni. I motori moderni sono affidabilissimi e molto prestazionali. Se sopravvivono a decatalizzazione e centraline varie è quasi sempre perchè chi lo fa non è in grado di sfruttare realmente nemmeno l'80% del motore in configurazione normale. Inoltre, una centralina aggiuntiva non fa altro che variare leggermente il titolo della miscela immessa in camera di scoppio ad un determinato regime ed accordare di conseguenza l'accensione. Un po di carico in più su pistone e biella, ma i problemi a livello meccanico sono determinati più dall'aumento del regime di rotazione che altro. Quello che sfruttano è l'affidabilità meccanica di pistone, biella e albero motore, non certo una ipotetica potenza inespressa.
Ancora, le limitazioni: non si possono aprire a comando. Le limitazioni sono valori imposti per legge e come tale devono essere rispettati, sia a livello di emissioni che di rumore. Anzi, questo motore uscirà euro 4, quinid soggetto a restrizioni ancora più consistenti. A maggior ragione si deve parlare di gran lavoro di ducati nel riuscire a progettare una unità così prestazionale.
Quasi tutti i motori che sono stati aggiornati ad EURO4 hanno guadagnato cavalli e coppia massima.
Di sicuro hanno lavorato di fino sul flussaggio delle teste e nei condotti, ma altrettanto sicuramente è stata introdotta una nuova ECU nettamente più moderna e performante rispetto a quella, che definirei arcaica, montata sui modelli EURO3.
L'elettronica delle moto è vecchia di 10-15 anni rispetto a quella delle auto, questo dobbiamo sempre tenerlo a mente.
Comunque sono d'accordo su ciò che avete scritto.
Il mio sospetto è che Ducati, configurando questa nuova moto, abbia avuto un occhio di riguardo alle prestazioni più che alle normative antinquinamento, anche perché sa benissimo che non circolerà mai su strada pubblica.
:oook:
Non sono d'accordo e anche i dati ti smentiscono. Quando va bene passando a E4 la moto mantiene la potenza, molto spesso perde cavalli e trattabilità e le case sono costrette ad intervenire. Per non parlare degli scarichi.
Anche qui non concordo, le E3 hanno già potenza di calcolo superiore a quella che gli americani usarono per andare sulla luna. Le E3 sono indietro, non arcaiche. Il flussaggio si usa da decenni e le simulazioni al computer c'erano da prima della Panigale.
Idem come sopra, 15 anni fa parecchie auto avevano ancora il cavo dell'acceleratore... le moto di oggi hanno dotazioni elettroniche di controllo del motore che non hanno nulla da invidiare alla vettura media moderna. Di certo non hanno la luce plafoniere col colore a scelta ma non mancano le mappature e i controlli. Altro discorso è che il compito dell'elettronica sulla moto sia più facile, visto che le ruote sono solo due, il peso è un quarto o un quinto di una vettura, non ci sono porte e cofani e non c'è bisogno di climatizzazione e servoguida. Perfino il cambio a doppia frizione ci ha messo meno di 15 anni ad arrivare dall'auto popolare alla moto.
pare che costerà 80.000 euro.
si può fare.