https://www.gazzetta.it/Passione-Mot...53997939.shtml
è mai possibile che non ci siano imprenditori nostrani in grado di subentrare?
Visualizzazione Stampabile
https://www.gazzetta.it/Passione-Mot...53997939.shtml
è mai possibile che non ci siano imprenditori nostrani in grado di subentrare?
Troppe tasse in Italia.
Conviene metter su la “ fabbrichetta” in Croazia o in Romania.
:sad:
dipende da quanto e' costata l'operazione
attualmente in Italia non c'e' nessuno in grado di spendere quei soldi
e comunque
In teoria non cambia nulla: l’ad Enzo Panacci è stato confermato alla guida, così come l’intero top management. L’intenzione del fondo francese è quella di tutelare il made in Italy, i marchi e i posati di lavoro. Il segno tangibile di questo è che la produzione resterà nello stabilimento di Brembate. Con 150 milioni di euro di entrate e 1.000 dipendenti, il neo-costituito gruppo, i cui prodotti sono distribuiti in più di 80 Paesi in tutto il mondo, sara uno dei leader mondiali nei dispositivi di protezione per i mercati delle motociclette e degli accessori outdoor.
Era da tempo che cercavano alleanze, sono troppo piccoli (come d'altronde altri italiani, Airoh, AGV....) per restare competitivi. Se si pensa al colosso LS2, spagnolo formalmente ma cinese di fatto, con stabilimenti in Asia, Spagna e USA, un enorme potenziale economico e l'immenso mercato asiatico alle spalle....
Shark però porterà tutte le attivita di R&D in Francia
Non ho letto tutto l’articolo, ho solo scritto quello che accade di solito alle aziende che operano in Italia.
Era solo una costatazione.
Senza aiuti, spesso gli imprenditori si trovano costretti a spostare la produzione all’estero.
Per me ogni “salvataggio” di una azienda che opera sul nostro rterritorio è un bene, forse a parte Alitalia che continua ad essere una fogna di debiti.
Hanno salvato la Marzocchi, e se la nuova alleanza servirà a salvare Nolan Italia, a prescindere dalle politiche che ci sono dietro, bene, benissimo.
Ma come in ogni fusione/alleanza, anche Nolan (essendo la parte acquisita) dovrà sottostare alle regole commerciali della casa francese.
:oook:
P.S. Un esempio la USAG, che ora fa parte della StanleyBlack&Decker assieme alla francese FACOM.
mi pare una buona cosa
ottima cosa :oook:
Vabbè, non ho tempo per ste cazzate...
Sto facendo anche altro.
Discutetene voi e divertitevi
nessuno ha tutti quei soldi?
:risatona::moneyyy:
https://www.italiaoggi.it/news/il-ce...12021050103440
https://www.wallstreetitalia.com/la-...agli-italiani/
due cosine a caso prese al volo ma c'è molto di più dettagliato
avere le spalle coperte da un partner economico robusto , può essere un bene sicuramente .
Nolan produce caschi davvero ottimi , confortevoli e versatili , e spero che lo standard rimanga alto , se non addirittura che migliori .
Così come mi auguro che l' azienda rimanga fortemente localizzata in Italia e non comincino , magari tra pochi anni , a smembrare la produzione fino a smantellare tutto in favore di Paesi economicamente più vantaggiosi , mantenendo qui da noi solo una facciata di italianità .
se non puoi sconfiggere il tuo nemico, fattelo "amico"
delle due cosine prese al volo non ce ne sta una che ci azzecchi una fava con quello che ho affermato io, scusa eh, che gli italiani amino il contante in banca si sa, che esistano investitori capaci di investire,forse qualcuno, che esista un fondo d'investimento dedito alla crescita aniche alla speculazione, sorry ma in italia non ce ne sta manco l'ombra
Non è matematico ma in genere il passaggio di propietà non è molto favorevole ai dipendenti , in merito di mantenimento dell'occupazione e salariale.
Voglio sperare che non sia così per Nolan , ma di questi esempi negativi è pieno.
io proprio 2 settimane fa mi sono comprato un N90.2, spettacolare
quindi secondo te sarebbero solo i fondi d'investimento che cacciano i soldini per creare sviluppo e investire?
https://it.wikipedia.org/wiki/Nolangroup
Allora questo signor Lander Nocchi è stato un coglione o cosa?
La mia osservazione è proprio indirizzata al sig. tal dei tali alias collega del Lander Nocchi che invece di tenere i soldini sotto al cuscino (leggasi "paradiso fiscale",magari) potrebbe subentrare e tenere TUTTO in Italia, faccio un nome a caso che mi viene in mente... il Tronchetto per esempio, il Benetton, il Della Valle, il Del Vecchio .....
Beh, insomma, forse qualcuno dei nomi che citi non calza proprio a pennello...Benetton Group, precursore della delocalizzazione nell'abbigliamento (nota personale, alla fine anni 80 ho abitato in Cina per qualche tempo, mi compravo là a 4 soldi le loro camicie in seta) ha sede legale e logistica da noi, ma di produzione in Italia ne ha mantenuta pochina, principalmente si occupa di immobiliare (E autostrade). Della Valle ne ha chiusi anche lui di stabilimenti, Tod's e Hogan producono principalmente in Vietnam. Del Vecchio: con l'accordo (e i guai che ne sono derivati ultimamente) con Essilor (lenti) Luxottica ora si chiama EssilorLuxottica, holding di diritto francese, sede a Parigi, quotata alla Borsa di Parigi, delisting del titolo da Milano un mesetto fa. Per fortuna il sig. Leonardo ha mantenuto il pacchetto di controllo della società e ne é presidente esecutivo, così riesce a mantenere gli stabilimenti dell'agordino e i posti di lavoro in Italia. Ma noi che ne siamo i vicini di casa e lo conosciamo sappiamo che non durerà per sempre, purtroppo
Poi nei caschi c'è la famiglia Locatelli - Airoh, che da buoni bergamaschi testardi non mollano, pur piccolissimi, investono quanto possono in ricerca, fanno eccellenti prodotti con materiali migliori dei blasonati Arai et similia. Ma non se li caga quasi nessuno, e industrialmente sono dei dinosauri destinati all'estinzione come gran parte dell'imprenditoria storica italica
È la globalizzazione, baby :lingua:
Dissento...io ho uno Shoei e un Airoh...tendo ad utilizzare di più l'Airoh perché essendo un modello "modulare" (tipo integrale ma con mentoniera basculante) in alcune occasioni è più pratico...però ad essere onesti quando calzi lo Shoei la differenza di qualità dei materiali...finiture assemblaggi ecc è ben evidente...
Dissento...:biggrin3: ti garantisco che quanto a materiali impiegati e processo produttivo di calotte esterne e interne (ciò che conosco) ci sono marchi migliori di Shoei per carbonio e carbonio + aramidiche, Airoh è uno di questi. Per il termoplastico, se non è PC lexan non lo vuole nessuno, è uguale per tutti....per esempio sulla lavorazione del carbonio, dopo gli anni 90 (prima c'erano gli inglesi) in Italia c'è know how di punta, in Giappone si concentrano più sull'industrializzazione del processo produttivo, ancora molto costoso causa forte manualità. A fare i pezzi automotive "rognosi" per esempio vengono in zona Torino....
Poi comfort, vestibilità, cura delle imbottiture interne, estetica, lì ognuno vuole il suo e non metto becco
va bè allora ti do' un altro esempio: Brunello Cucinelli
mi dirai che va a prendere i bottoni in culo alla luna, amen.
Erano esempi per dire che che di imprenditori o pseudo che l'Italia vanta (sigh!!!) ce ne sono a iosa ma soprattutto che hanno risorse economiche di un certo rilievo che potrebbero "trattenere" nei confini nazionali molte piccole/medio aziende nostrane.
Bo...a me lo Shoei da più un senso di "granitico"...anche la zona visiera
...quella dello Shoei quando è chiusa fa ermetico...con l'Airoh se prendi 2 gocce d'acqua sei sempre lì a cercare di forzarla un po' a chiudere se no ti fa lo spruzzetto dentro...c'è da dire che l'Airoh mi è costato esattamente la metà dello Shoei per cui che ci sia una differenza qualitativa è normale...non è stata una cosa inaspettata
No, ti dico che penso sia una buona cosa che investitori stranieri siano interessati e acquisiscano le nostre piccole aziende, se danno loro sinergie, struttura, forza economica e manageriale, capacità di svilupparsi e di fare ricerca. Credo sia un grave problema quando investono per acquisirne il know how poi non ritengono conveniente restare in Italia e se le portano via, vedi elettrodomestici. O, ben più grosso problema, quando le aziende italiane che "possono" delocalizzano e basta o si spostano altrove per ragioni fiscali, di mancanza di infrastrutture, di giustizia lenta, di burocrazia, di nessuna propensione al rischio d'impresa.....vedi Benetton
Più che cercare il nome di un potenziale investitore italiano (te lo dò io l'esempio: ti pare logico che Givi si ostini a vendere pochi caschi di fascia economica invece di chiudere l'accordo di collaborazione con Nolan in discussione tempo fa?) è arduo trovare qualcuno qui da noi che abbia voglia di investire capitali sull'industria, più remunerativo nel breve dedicarsi alla speculazione finanziaria o alla gestione di servizi. Quindi, gli stranieri comprano facilmente le nostre aziende valide mentre nessuno dei nostri, tranne rarissime eccezioni, fa altrettanto all'estero
per me il giudizio su questa vendita si puo' dare sapendo come va il gruppo nolan all'estero. In italia mi sembra che vada bene, in ogni negozio di abbigliamento in cui sono entrato c'erano i loro caschi, e il loro ottimo rapporto qualita' prezzo e' noto.
Se invece all'estero non hanno questa reputazione e non sono molto presenti, potrebbe essere che vogliono sfruttare la presenza di shark per lanciare i nolan/xlite, e magari terranno davvero la produzione in italia.
maronnnn che palle con sta menata .... Come se i vari Alpinestar e co siano made in Italy .......
Axo ha appena chiuso i battenti qui nel trevigiano e stanno delocalizzando, Nolan adieu, Airoh manca poco ormai.
Come dice qualcuno, la globalizzazione ha molti pro e tanti contro...... Ma e' il brand che tira avanti la baracca, e personalmente, Nolan non mi ha mai ispirato come qualita' costruttiva e calzata ( quest'ultima ovviamente soggettiva )
Eh certo, tipo?
Credo che Angelicone qui sotto abbia gia' risposto a sufficienza.
Adoro quando sei cosi CIRCONCISO. :P
Francamente preferisco un prodotto fatto anche in culonia ma fatto bene, piuttosto di mantenere un prodotto pseudo scadente ma "made in italy".
Ormai siamo e saremo sempre i migliori nelle eccellenze ( che una volta erano questa, ora non piu' ), non nelle produzioni di massa.
E sappiamo tutti il motivo.
Ergo,
RIP Nolan e ciao.
ps. al momento stavo controllando qualche casco qua e la' , e finora HJC e' un ottimo compromesso... E non lo fanno in Italia, ma in Corea cazzo.
Ti diro' : un amico ha preso il top di gamma Xlite come modulare e si trova da dio.... Ma a quei soldi avrei preso uno Schubert a poco di piu' / SHOEI ( la seconda serie del Neotech sembra molto buono - a differenza della schifezza del primo in mio possesso ).
Ma non ti nego che proverei il QV dell'Arai...... Mi sta frullando come regalo di compleanno ( i caschi in mio possesso hanno oltre 6 anni cazzarola )
ho appena pensionato un xlite 602 per uno shark spartan che ho preso a un super prezzo (casco da esposizione), sennò a parità di prezzo avrei preso sicuramente l'xlite 661. se hai il budget per arai ok, ma se vuoi un casco da 200-300 euro di listino, xlite per me è il top.
Bene,pare che siamo in caduta libera; X-Lite è scomparsa insieme al brand economico Grex, dando un occhio ai modelli 2024 Nolan vedo poca scelta con la conferma di modelli già presenti in catalogo.
Dopo la vendita ai franzosi anche la contrazione e accorpamento dei marchi.
ma non hanno anche HJC loro? mi pare di si e mi pare pure che stiano puntando molto a quel marchio
se il problema e X-lite e Grex , mi spiace, ma non è che sia una gran perdita come prodotti
Bhe i top di gamma di X-Lite erano tanta roba.
Comunque se ben ricordo HJC non ha nulla a che vedere con Nolan e la proprietaria Shark, mi pare sia azienda a se stante.
Lamps